Dell'ILVA non si parla più da parecchio. Sembra che il tutto abbia perso d'importanza. Eravamo rimasti al sequestro dei prodotti immagazzinati, prodotti che, su specifico ordine della magistratura italiana, non potevano essere inviati ai normali utenti, tra i quali la stessa ILVA in Liguria, in quanto costituivano corpo d'un reato.
Nel frattempo abbiamo appreso che il koenig...ma che koenig!.. il kaiser dell'acciaio la Thyssen Krupp tedesca era in crisi profonda; che varie acciaierie francesi e belghe non sapevano a chi vendere i loro prodotti e chiudevano gli altiforni.
Sospetto: non è per caso che bloccando i prodotti dell'ILVA abbiamo dato, certo non volontariamente, una mano a quelle organizzazioni che erano in crisi profonda?
Probabilmente c'è dietro un discorso più complesso.
Supponiamo che esista una direttiva europea relativa all'inquinamento. Supponiamo pure, e non è solo una supposizione, che l'ILVA non rispetti i parametri imposti da detta direttiva. Supponiamo pure che, se il problema fosse rimasto a livello italiano non si sarebbe scoperto quel vespaio che è venuto fuori. Supponiamo però che una delle centinaia di commissioni europee abbia sollevato il problema prendendo anche in considerazione le condizioni precarie (commercialmente parlando) in cui versavano altre acciaierie europee. E, continuando a supporre, troviamo che gli utilizzatori abituali dell'acciaio ILVA hanno dovuto rivolgersi ad altri produttori europei. E, continuando a supporre, risulterebbe che noi italiani abbiamo dato un po' di respiro a società in difficoltà, e supponendo ancora che si prevedono forniture colossali per il gasodotto del sud e, scandalo SAIPEM permettendo, forniture per il collegamento sottomarino tra Algeria e Sardegna...e non continuo a supporre, ma chi ci rimette in questo caso è l'ILVA.
Ma più indecenti sono gli articoli di certi giornalisti, ad esempio: "I tubi dell'ILVA passano sotto una scuola!" titolo che più correttamente doveva essere forse "Qualche palazzinaro ha costruito una scuola nell'area dove passavano i tubi dell'ILVA".
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