why should I lie?

why should I lie?

Tuesday, April 30, 2013

ELOGIO DELL'ONESTA' ovvero
"Le banche prendono le distanze dagli evasori fiscali"

Forse pochi sanno che in questi giorni a Monaco di Baviera è in corso il processo  per evasione fiscale a carico di Uli Hoeness, Presidente del FC Bayern.
Le banche prendono sempre più le distanze dai clienti disonesti.
"L'evasione fiscale è un atto criminale e perciò non può essere accettata" ha dichiarato Juergen Fitschen codirettore della Deutsche Bank durante un'intervista a Radio Deutschland.
"Non è giusto, non è accettabile." La banca tedesca ha avuto questa "tolleranza zero". Nel dubbio la banca  deve chiedere ai clienti della banca la prova della tassazione del denaro.
"Non appena vi è anche la minima indicazione che un cliente - ancorché legittimamente - voglia trasferire il suo  patrimonio ad una nostra filiale all'estero, verifichiamo che qui i beni siano stati tassati parlandone al cliente."

La più grande banca federale, UBS  non vuole più fare affari con gli evasori fiscali più incalliti, come ha detto il Presidente del Consiglio di Amministrazione Axel Weber, al "Business Week". 

Anche la rivale di UBS, Credit Suisse, vuole eliminare gli evasori fiscali tedeschi dalla lista dei clienti - i clienti dovrebbero, secondo il "Business Week", rivelare le coordinate del loro ufficio delle imposte. Per questo, la banca svizzera attualmente invia un modulo ai loro clienti tedeschi per autorizzare la Banca a comunicare le informazioni dettagliate alle autorità fiscali, la rivista ha riferito.

"Ohh..quanto siete buoni Lei!"  
Solo Uli Hoeness è il brutto cattivo!



Saturday, April 27, 2013

Non sempre il doppio lavoro...


In fondo nessuna legge proibisce il doppio lavoro. Se poi le due o più attività  svolte vengono riconosciute contribuire allo sviluppo dell'economia del Paese, nel senso della creazione di nuovi posti di lavoro o di produzioni nuove e redditizie per la collettività,  il doppio lavoro viene osannato da tutte le autorità, dalle correnti politiche, da noi tutti.
Purtroppo la tipologia di doppio lavoro più diffusa nel nostro paese è quella che può essere definita "quadratura del bilancio famigliare". Tipici esempi? La prof o il prof che danno lezioni private a casa o il ragionier Bianchi che, nel tempo lasciato libero dal lavoro al ministero, si dedica alla contabilità di condomini e di piccoli negozi di quartiere. Aggiungiamo l'inquilino del quinto piano dell'edificio accanto, bravissimo nel riparare serrande, e il corniciaio all'angolo capace di riparare rubinetti meglio d'un idraulico.
Non parliamo invece del doppio, triplo o quadruplo lavoro degli amministratori delegati di fondazioni bancarie, assicurazioni, organizzazioni statali o para! Siamo più o meno nello spirito del ragionier Bianchi di cui sopra, solo che il giro del quattrino collegato a queste doppie, triple e multiple attività ha, in questi casi, abbandonato il normale livello terrestre per trasferirsi nell'olimpo dei "grandi".
Anche in questi casi  il doppio lavoro è accettato, e da tutti. Anzi, diventa il fiore all'occhiello dei vari Passera, Geronzi, Profumo, Benetton etc. Tipi come loro li ritroviamo AD di qualche cosa, sindaci di qualcos'altro, consiglieri con o senza gettone d'una fondazione bancaria o assicurativa. 
C'è  una sola condizione comune a tutti questi doppi lavori?
C'è. E' quella che tutti paghino regolarmente le tasse relative agli introiti registrati.
Qui la situazione è più variegata e indefinita:
- il prof probabilmente pensa che con lo stipendio che percepisce, sul quale ha già pagato tasse e contributi, ha assolto i suoi obblighi versi il fisco. Quelle poche ore di lezioni private!...
- il ragioniere ha già più strumenti a disposizione per cavarsela con il minore dei danni. Con ciò non sostengo che cada necessariamente nell'evasione. Credo piuttosto che sia in grado di valutare con una grande accuratezza la convenienza del secondo o terzo lavoro prima di impegnarsi ad accettarlo.
- forse i grandi capi della finanza sono tra i più corretti nell'amministrazione dei fondi personali. In fondo, il fatto di percepire due milioni o tre milioni l'anno non gli cambia la vita. Probabilmente non ricordano neanche se quei due o tre milioni percepiti vengono da una banca o da un'altra, o se gli accordi presi siano 'tasse pagate o lordi'. Il difetto di alcuni di loro è che, per abitudine acquisita con la propria attività, dimentichino talvolta la nazionalità dell'istituto nel quale sono stati accreditati alcuni dei pagamenti.
E il doppio lavoro non c'entra quando si parla di:
- liberi professionisti. Questi sono da tempo sotto accusa. Il famoso "con fattura?" è diventato il simbolo di tante professioni; ma anche di molti mestieri, aggiungerei. E qui non parliamo di scontrino al bar, anche se quello è sacrosanto. Parliamo invece di tasse vicine al cinquanta per cento del non fatturato.
- quando poi risulta che chi ci frega è magari anche un ministro? Beh! allora c'è veramente da incazzarsi. La gogna la ricordate? Messo alla gogna fin quando non ha sputato fino all'ultimo centesimo di quanto dovuto. E la gogna non prevede i domiciliari.
Concludendo: viva il secondo lavoro solo raramente confinante con qualche illegalità.

No...Contrordine! Non è sempre così!

BundeswehrAktive Soldaten arbeiten illegal für Sicherheitsunternehmen

ovvero:
Soldati in servizio attivo lavorano illegalmente in compagnie di Sicurezza
 ·  Nach Recherchen der Frankfurter Allgemeinen Sonntagszeitung arbeiten dutzende Bundeswehrsoldaten in ihrer Freizeit illegal für militärische Sicherheitsunternehmen in Kriegsgebieten. Verteidigungspolitiker äußern sich entsetzt. Sie verstoßen damit gegen das Soldaten- und das Beamtengesetz. Wie Recherchen der „Frankfurter Allgemeinen Sonntagszeitung“ (F.A.S.) ergaben, waren in den vergangenen Jahren mehrere Dutzend aktive Soldaten für deutsche und ausländische Firmen in Afghanistan und anderen Kriegsgebieten oder auf Handelsschiffen am Horn von Afrika tätig.
27.04.2913. Secondo una ricerca dell'edizione domenicale del Frankfurter Allgemeine, decine di militari tedeschi lavorano illegalmente nel loro tempo libero per società di sicurezza militari in zone di guerra. I Politici della difesa ne parlano inorriditi. Si viola la legge militare e la legge civile!
Come dimostrato dalla ricerca del "Frankfurter Allgemeine, edizione della domenica", diverse decine di soldati in servizio attivo hanno lavorato per imprese tedesche e straniere in Afghanistan o altre zone di guerra o a bordo di navi mercantili nel Corno d'Africa negli ultimi anni.
 Si tratta chiaramente di doppio lavoro teutonico, bismarckiano, con una leggera punta di romanticismo hitleriano! (quante fregnacce ho scritto in una riga!)

Friday, April 26, 2013


Così Romano potrà continuare a giocare con i soldatini.

Gli basterà per consolarsi della bruciante sconfitta romana?

Mali : l'ONU approuve le déploiement d'une force de sécurité 


Une résolution mise au point par la France a été adoptée à l'unanimité par le Conseil de sécurité de l'Organisation des Nations unies, jeudi 25 avril, ouvrant la voie au déploiement de douze mille six cents casques bleus au Mali dès le 1erjuillet. Cette force de maintien de la paix sera chargée de stabiliser le nord du pays, après l'intervention française contre les islamistes qui contrôlaient cette région.


ovvero: 

Mali: l'ONU approva lo spiegamento d'una forza di sicurezza

Una risoluzione messa a punto dalla Francia è stata adottata all'unanimità dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite giovedì 25 Aprile, risoluzione che apre la via al dispiegamento di dodicimilaseicento caschi blu nel Mali a partire dal 1° Luglio. Questa forza di pace avrà come compito quello di mantenere stabilità nel nord del Paese, dopo l'intervento francese contro gli islamisti che controllavano questa regione.







Il lupo perde il pelo ma non il vizio

DschihadFriedrich: Deutsche Extremisten kämpfen in Syrien

 ·  Am Aufstand in Syrien beteiligen sich auch Dschihadisten aus Deutschland. Das bestätigte Bundesinnenminister Friedrich (CSU). Er zeigte sich besorgt, dass diese Kämpfer nach ihrer Rückkehr in Deutschland Anschläge verüben könnten.

Jihad
Friedrich: Estremisti tedeschi combattono in Siria
Alla rivolta in Siria  partecipano jihadisti dalla Germania. Lo ha confermato il ministro dell'Interno federale Friedrich (CSU). Egli ha espresso la preoccupazione che questi combattenti potrebbero effettuare attacchi dopo il loro ritorno in Germania.

Bravi guerrieri: tenersi in esercizio non guasta!


Anche io,anche io!


StädtetagMerkel will Privatisierung von Wasserwerken verhindern
Während Bundeskanzlerin Angela Merkel (CDU) gegen eine Privatisierung der Wasserversorgung kämpfen will, warnt der Münchner Oberbürgermeister Christian Ude (SPD) vor hoher Armutseinwanderung. Ein Blick auf den Städtetag in Frankfurt.

città e paesi
La Merkel vuole impedire la privatizzazione degli acquedotti

L'attuale Cancelliere Federale Angela Merkel (CDU) lotterà contro la privatizzazione della fornitura dell'acqua, avverte il supersindaco di Monaco di Baviera Christian Ude (Partito Socialdemocratico) di fronte all'immigrazione di elevata povertà. Uno sguardo al comune di Francoforte.

Ma la famosa norma europea relativa alla distribuzione dell'acqua dove ce la mettiamo? 
O piuttosto: dove intendono mettersela i tedeschi?
In Italia il referendum "anti" quali risultati ha avuto?

Monday, April 22, 2013



Anno 1981 Abrogazione  del reato di plagio  
(pene molto gravi sono state eliminate: da 5 a 15 anni per chiunque sottoponesse "una persona al proprio potere in modo da ridurla in totale stato di soggezione")
Anno 1984 Revisione del Concordato stato-chiesa 
(e qui si capisce il perché della cancellazione del reato di plagio. Con il concordato rivisto e corretto, non essendo più la religione cattolica considerata "religione di stato", detta religione sarebbe esposta ad accuse di plagio in quanto largamente adottata dalla società per la formazione dei bambini e ragazzi del Paese).
Negli ultimi anni si parla di reintroduzione del reato di plagio
ma i legislatori esitano e nicchiano in quanto non hanno ancora trovato una buona soluzione per il problema posto dalla religione cattolica, problema che si è amplificato a seguito dell'aumentata presenza di altre religioni. Alcune di queste, in alcuni casi, possono essere addirittura più coercitive nei confronti dei loro adepti.
Come la mettiamo?




Saturday, April 20, 2013

Il Grillo canta al tramonto. Noi cicale rompiamo le balle in pieno sole.

La Cigale, ayant chanté
Tout l'été,
Se trouva fort dépourvue
Quand la bise fut venue :
etc.etc. 
(La Fontaine)


La famosa formica Angela, antipatica e saccente,  oculata amministratrice delle sue risorse, contrariamente a quanto previsto da La Fontaine,  che la rappresentava  come una specie di "Batto l'accumulatore" di d'annunziana memoria, ha preteso di ergersi a maestra d'una scolaresca indisciplinata e rumoreggiante chiamata Unione Europea. 
Immaginatevi la sorpresa, presto trasformatasi in sospetto e finalmente in potente incazzatura, di tutte quelle cicale che, non più nel "sol dell'avvenir" bensì nel "sol della precaria abbondanza", si sono improvvisamente trovate davanti quella specie d'uccellaccio del malaugurio che, non contenta di predicare le peggiori sventure per le cicale indisciplinate, cioè tutte, voleva dare un esempio di sculettante contenimento di spese e consumi.
"A una cicala? Eeeh...Risparambio? Eeeh? A mia? Eeeh? Ci contammo? Siamo proprio tante. E quella formicuzza che vuole? Che rimettiamo a noi i nostri debiti e ci liberiamo dal male? Ma chi crede di essere? Blasfema!".
Ma...mentre noi si cantava, si cantava, si cantava, la formica Angela, che doveva aver studiato il relativo proverbio cinese, si era disposta sulla riva del torrente Spread e aspettava di vedere i corpi esanimi di noi, sconsiderate cicale, passare  trasportati dalle acque limacciose. 
Ecco che siamo al tramonto. Subito quell'antipatica della formica Angela s'inguatta nella sua tana-bunker e si dedica ai lavori di ragioneria per controllare le risorse disponibili. Le divide secondo i preventivi di spesa, fino all'anno 2033. Calcola ovviamente le perdite prevedibili, l'aiuto sociale alle consorelle meno abbienti, gli investimenti, e mette tutto a bilancio.
Noi cicale vedendo che l'atmosfera sta cambiando, ma sempre nel quadro d'una certa indisciplina, decidiamo di smettere di cantare. Ovviamente poche alla volta, in base a un vago concetto di libero arbitrio.
E qui? Sorpresa. Timido all'avvio...in un crescendo pauroso poi, il cri-cri del grillo si afferma. Combina un casino che la metà basterebbe. Ogni tanto s'arresta per verificare che un uditorio si sia ben costituito. Molti considerano l'intervento del grillo uno dei tanti rompiballe cui noi cicale siamo fatalmente e continuamente esposte. Lo stamo a sentì e nun capimo 'na mazza.
Ma per lo meno 'sto grillo parla. Fregnacce ne dice, come tutti l'esseri parlanti. Sempre mejio però de la formica Angela, che nun dice "a" e vo' solo comannà.



Friday, April 19, 2013

Il COMUNISMO E' MORTO, e pure da parecchio.
I COMUNISTI ITALIANI NO.
Per sopravvivere hanno inventato il cattocomunismo ed altre amenità. Nel Partito Democratico, talora della Sinistra, sono confluiti i personaggi più disparati, anzi direi più 'sparigliati'. Quelli di chiara militanza cattolica hanno giocato sporco, nel senso che si sono dichiarati pronti a studiare ed elaborare tutti quei provvedimenti che fossero ispirati alla loro interpretazione della giustizia e della fratellanza, della salute dell'ambiente, del 'volemose bene' evangelico, anche se molto teorico.  E' strano però che abbiano resistito oltre vent'anni prima di cadere nella trappola che si sono costruiti da soli accettando di partecipare a progetti che, riportati al loro periodo di militanza democristiana, li avrebbero fatti crollare inceneriti da strali fanfaniani. 
Il primo colpo micidiale lo avevano già accusato nel 1994, quando tale Silvio Berlusconi gli aveva tolto di sotto le chiappe il comodo cuscino del "politichese". In quel periodo reggevano ancora gli slogan creati da tali Lenin and Co. per suscitare l'entusiasmo dei rivoluzionari del 1917 prima, dei politicanti cattocomunisti poi.
L'ingenuo Occhetto ne fece le spese. Certo non poteva immaginare che quell'industrialotto lombardo, capace solo di parlare di problemi legati all'economia, parlandone per di più in modo chiaro e convincente, potesse fargli il sederino a pois. Fu subito detto: "Certo! Ha le televisioni!" Perché, lo stato no? aggiungerei.
Ma questo resterà uno dei misteri della storia moderna, comparabile solo con quello tuttora costituito da tale Annibale che, con l'aiuto di qualche elefantiaca trovata, ci fece trovare tutti impreparati a fronteggiare un'impresa aggressiva e originale. (Silvio! Ringraziami per il paragone!)
E i famosi ozi? Questa era l'unica speranza che restava a quell'assemblea d'illusi che resistevano nello spirito di "E' vero! siamo diversi tra  noi. Forse siamo un'accozzaglia di dilettanti. Ma che ci frega? Lui ormai è immerso nei suoi ozi. E poi il Viagra non funziona in politica!"
Sorpresa! 


Wednesday, April 17, 2013

Non esportiamo solo Equitalia!
Esportiamo anche "cartelle pazze"
(Politiken Copenhagen 17/4/13)

Skat ville hæve indkomsten for penge, som borgerene aldrig har modtaget.


"Skat" si scusa:
Un errore di sistema nelle cartelle inviate a 19.000 pensionati.
"Skat" voleva prelevare tasse su soldi che cittadini (pensionati) non avevano mai ricevuto.
Tempesta di telefonate ai centralini di "Skat"!!!


Monday, April 15, 2013


La grandeur teutonica è un po' strafottente o sbaglio? 

Frankfurter Allgemeine 16/4/2013
A causa del deficit di bilancio la
Francia sta studiando di vendere la sua argenteria
Il governo francese ha bisogno di tenere il debito sotto controllo.
"Contrordine compagni! L'Unità non lo dice!"

I  giovani non sono certamente in grado di ricordare la battuta (Giovanni Guareschi?) che settimanalmente introduceva le vignette anticomuniste. L'Unità era allora l'organo ufficiale del Partito Comunista Italiano.


A conclusione della trasmissione di domenica 7 aprile la Gabanelli, che, detto tra noi, io considero la migliore giornalista italiana, annunciò che nella trasmissione seguente avrebbe trattato in dettaglio l'argomento "Casamonica".
I Casamonica sono una "famiglia" di rom o sinti che a Roma, secondo quanto annunciato dalla stessa Gabanelli, controlla un certo numero di attività non sempre legali. Pare che i Casamonica possano contare su un patrimonio immobiliare che lascia sbigottiti. 
A questo punto sembra proprio che sia arrivato il contrordine.
"Come? Noi abbiamo fatto votare i rom e/o sinti alle primarie per la scelta del candidato a sindaco, in quanto li consideriamo a pieno titolo cittadini romani, e adesso ci mandi in onda un'intera trasmissione che mostra gli aspetti più deteriori di quella/e comunità? Siamo proprio autolesionisti?"
E così la trasmissione di domenica 14 aprile ha fatto solo un fugace accenno all'impero dei Casamonica. Quindi? Promessa non mantenuta e rispetto di quelli che potrebbero somigliare a ordini di scuderia. 
La trasmissione ha trattato per oltre il novanta per cento del tempo rogne e problemini relativi alla gestione Alemanno del Comune di Roma. Siamo in campagna elettorale: perché non approfittare della disponibilità di RAI 3?
Il fatto che Alemanno abbia poi querelato la Gabanelli non mi interessa.  Ciò che mi interessa, e che tengo particolarmente a sottolineare, è il cambiamento di copione.

Saturday, April 13, 2013

ARMONIA  DEGLI OPPOSTI

Siamo tutti d'accordo sul fatto che essere definito "nazista" suona insulto. E questo per molte ragioni: 
- prima fra tutte il razzismo. 
Prescindiamo dal fatto che un fregnetto, dotato di minibaffetti e di capelli incollati di traverso sulla fronte, difficilmente può essere eletto a simbolo della razza ariana. Qualora si insistesse nel farlo, si dimostrerebbe una ben scarsa considerazione per la  razza stessa. Chi lo facesse, dimostrerebbe un forte disturbo mentale, disturbo che impedirebbe di classificare nel modo corretto esempi atletici ed estetici, quali Goering, Himmler etc. 
Seconda ragione per cui dovremmo risentirci nel caso fossimo definiti nazisti: il comportamento d'una popolazione intera che ha creduto  e, sottolineo, creduto senza se e senza ma, a tutte le fregnacce relative a divinità nordiche, superiorità della razza (razza rappresentata sempre da: a-un fregnetto con baffetti; b-un panzone pieno di sé; c-un quattrocchi con faccia da spiritato). 
La maggioranza di questa popolazione ha: 
a- veramente creduto;
b- accettato il principio che gli altri popoli erano una merda o giù di lì;
c- accettato di massacrare a comando;
d- accettato di farsi massacrare.
"Bei coglioni!" diremo noi. 
"Sì. Ma noi avevamo Mussolini!" mi risponderebbe il vecchio partigiano "e Mussolini non era da meno!"
"Ma senza 'sta cazzata da'a razza ariana! Noi che quanno facessimo er passo romano strusciavamo cor culo pe' tera! Credi che nun ce ne rennessimo conto? Che quanno ce distribuivano 'a razione de tabacco nun sapessimo classificarla come Merda Italiana Lavorata In Tubetti, ovvero MILIT? ... che abbozzavamo tutti perché se stava mejio quanno se stava peggio...che quanno c'hanno mannato en guera ce semo  cagati tutti sotto? Che nun ce 'o  sapevamo che ce avrebbero fatto un culo come 'na capanna? Che poi Mussolini ha fatto le leggi razziali perché lui stesso se cagava sotto?"
"Bella figura!" dice il nostalgico del ventennio.
"Bella figura!" dice il vecchio partigiano.
"Bella figura!" dico io "ma noi se ritrovassimo qua! Guarda quei fregnoni de nazisti! Ne so' morti 'na carettata"
"Perché li comunisti de Stalin erano meijo?"
"No. Ma a loro je semo annati noi a rompe li cojoni dentro a casa loro!"
"E sì! Perché li comunisti nostri dentro casa nun ce l'avevamo puro noi? Ché li nostri èreno mejio?"
"Sì...anzi no...solo che oggi se a uno lo chiami fascista quello te denuncia. Se je dici comunista nun te pò dì niente. Perché de li comunisti russi ch'anno ammazzato più de ventimila polacchi a Katyn neanche er presidente da'repubblica nostro ye chiede perdono?..e a li comunisti, se ne parlano, je fanno 'n culo così?..che è ancora proibito dinne 'na parola!.." 
"Sì...ma li fascisti!.."
"Li fascisti hai da lascialli perde! Che s'hanno ammazzato  cinquanta o centomila persone, campagna de Russia compresa, è già tanto. Li nazisti n'hanno fatti fori più de dieci milioni. Li comunisti? Più de sessanta milioni!..Come la mettemo?"
"Mo sta' a vede che è come giocà a plerge. Nun è questo; è che chi è fascista è fascista. Sempre carogna rimane. Er communista invece cià li princìpi: ar ricco je famo er culo e er proletariato ha da comannà. Guarda quer fregnone de Renzi: puro li sordi deì finanzieri internazionali s'è fatto dà solo p'annà a rompe li cojoni a quer poveraccio de Bersani!"
"Nun m'hai mica risposto: perché se te chiamo zozzo comunista tu me denunci e cuanno tu me dici zozzo fascista te danno puro er premio? Dateve n'po' na raddrizzata de cervello! Io te dico: forza Fini!"   
"Beh, ma allora... indipendentemente dar fascismo, te devi fa dà na raddrizzata alla capoccia!"







Svenska dagbladet 11/4/2013

Meditate, gente, meditate!

Soros: ”Bättre att Tyskland lämnar eurozonen”

Soros: "Meglio che la Germania abbandoni la zona dell'Euro"


Om Tyskland vägrar införa euroobligationer, är det bättre att landet lämnar eurozonen. Övriga euroländer kan då tjäna gå att gå vidare på egen hand. Det säger finansmannen George Soros. Enligt honom är det nuvarande läget ohållbart. Hela unionen står på spel.

Dato che la Germania rifiuta di introdurre le euro-obbligazioni, è meglio che quel Paese abbandoni la zona Euro. Gli altri Paesi di Eurolandia possono così meritare di proseguire sulla loro strada, indipendentemente dalla Germania.

Många är skyldiga till den eurokris som nu successivt förvärrar läget i Sydeuropa. Men det land som måste ta ansvar, sätta sig vid rodret och styra upp situationen är Tyskland. Det hävdar finansmannen George Soros, som uppmanar Tyskland att visa ledarskap. Även att Tyskland lämnar eurozonen kan vara bättre än kaotisk upplösning.

Ci sono molti colpevoli per la crisi dell'Euro che successivamente ha causato il peggioramento delle certezze in Sud Europa. Ma il Paese, che più di tutti ha la responsabilità, si mette al timone e gestisce la situazione: la Germania. E' quello che sostiene il finanziere George Soros, che invita la Germania a mostrare la propria leadership. Anche l'uscita della Germania dall'Eurozona può essere meglio d'una dissoluzione caotica.
– Det är Tyskland som bestämmer om landet vill acceptera euroobligationer eller ej, men landet kan inte stoppa de djupt skuldsatta länderna om de för att rädda sig från misär går samman och ger ut euroobligationer, säger George Soros, som rest till Frankfurt för att i ett stort tal övertyga tyskarna om deras ansvar. Talet återges på engelska i tidningen The Guardian.

- E' la Germania che decide se il Paese accetterà o meno euroobbligazioni, ma il Paese non può arrestare che i Paesi profondamente indebitati si uniscano per salvarsi dal disastro ed emettano obbligazioni in Euro, dice George Soros che si è recato a Francoforte dove ha tenuto un discorso per convincere i tedeschi della loro responsabilità. (Il testo del discorso è riportato in inglese nel "The Guardian")
Enligt den kände finansgurun är det mycket svårare för ett land som Italien att lämna eurozonen än för Tyskland. Italien skulle inte klara av att betala sina skulder eftersom de är upplånade i euro. Om Italien tvangs lämna eurozonen vore resultatet italiensk kollaps med svåra följder för hela världsekonomin.

Secondo il celebre guru finanziario è molto più difficile per un Paese come l'Italia lasciare l'Eurozona che non per la Germania. L'Italia non ce la farebbe a ripianare il suo debito poiché è stato basato su un prestito in Euro. Se si costringe l'Italia ad uscire dall'Eurozona il risultato sarebbe un collasso italiano con pesanti conseguenze per tutta l'economia mondiale.
Det mest uppseendeväckande scenariot är att Tyskland kan lämna eurozonen. Såväl Tyskland som resten av Euroland kunde komma relativt väl ur en skilsmässa, eftersom de svagare ekonomierna återvinner sin konkurrenskraft när euron kraftigt faller i värde, samtidigt som Tyskland kan stå på egna ben.

Lo scenario più sorprendente è quello consistente nella possibilità che la Germania abbandoni l'Eurozona. Sia la Germania che il resto d'Eurolandia potrebbero uscire relativamente bene dal divorzio, in quanto le economie più deboli recuperano la propria capacità di concorrenza  allorché l'Euro perde di valore, nel tempo stesso in cui la Germania può reggersi sulle proprie gambe.
– Euroobligationer som ges ut i en eurozon utan Tyskland och likasinnade euroländer skulle vara väl jämförbara med statsobligationer från USA, Storbritannien och Japan, säger George Soros.
- Gli Eurobond emessi nella zona euro senza la Germania e negli altri Paesi europei che la pensano nello stesso modo, sarebbero ben paragonabili a titoli di Stato degli Stati Uniti, Regno Unito e Giappone, dice George Soros.

Thursday, April 11, 2013




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EZB-UmfrageDeutsche sind die Ärmsten im Euroraum

I Tedeschi sono i più poveri nell'area Euro
 ·  Das Nettovermögen der Masse der deutschen Haushalte ist nach Daten der Europäischen Zentralbank niedriger als in jedem anderen Euroland. Das Medianvermögen beträgt hierzulande 51.400 Euro – in Zypern 266.900 Euro.
Il patrimonio netto della massa delle famiglie tedesche, secondo i dati della Banca Centrale Europea indicati di seguito, è più basso di quanto risulta per qualsivoglia altro stato in Eurolandia. Il patrimonio medio nel nostro Paese è stimato in circa 51.400 Euro - in Cipro 266.900 Euro.
© F.A.Z.Vermögensverteilung im Euroraum     Distribuzione del patrimonio nell'area Europea.Quelle: F.A.Z. COMMENTO: A - i Tedeschi tengono i loro soldi sotto il materasso, B - la Banca Europea non sa fare le indagini statistiche,C - la Germania ha realizzato il comunismo perfetto: lo Stato è proprietario dell'enorme ricchezza del Paese e il cittadino lavora per il trionfo della Rivoluzione!"Ma mi faccia il piacere!" direbbe il nostro.

Saturday, April 06, 2013

hanno scoperto l'acqua calda ai Caraibi!


Hanno scoperto che 120,000 miliardi di dollari sono stati opportunamente trasferiti  in quel dei Paradisi Fiscali dei Caraibi. Oh, oh!..Meraviglia!!!
Ma guarda! Addirittura le banche! Che sorpresa! Pensavamo che le banche fossero state inventate per prestare i nostri soldi a qualcun altro o a noi i soldi di qualcun altro. Che in questi movimenti le banche ci guadagnassero il dovuto e che i vari stati prelevassero le tasse dovute sugli utili e, spesso, anche le tasse inventate. E pensavamo anche che i gestori delle banche fossero persone dedicate a curare i quattrini come fossero "creature"!
Ma le banche hanno anche clienti, anzi Clienti, un po' più di riguardo. Cosa? Il due e mezzo per cento? Alla settimana, vorrai dire! No? E' quello annuo, dopo che lo stato ha prelevato la sua quota di tasse! Ma siete matti? Però, però, pensandoci...qualche cosa si può fare. Vediamo, vediamo. Sì si può, anzi si deve!
E così questi soldi perdono per strada il nome del padrone. Ma è una novità? 
E' vero: andando in ferie nei paradisi del pianeta. Sole, mare con acqua cristallina, cielo azzurro.
I supermiliardari a rischio? Sì! Se scivolano per caso da bordo dello yacht durante una battuta di pesca agli squali!

Vediamo cosa ci dice la legge svizzera.
Ogni persona ha il diritto di creare una società in un paese di sua scelta, senza obbligo di stabilirci la sua residenza fiscale. L'interesse consiste nel collocarci delle somme di denaro e a realizzare delle operazioni finanziarie che saranno tassate di meno di quanto lo sarebbero nel Paese d'origine. Si supera la linea di demarcazione dell'illegalità quando le somme versate su questi conti sono frutto d'una attività nel Paese d'origine e non dichiarate al fisco dello stesso. Si tratta allora d'evasione fiscale.
Cosa si rischia in caso di frode fiscale?
La legge svizzera prevede una pena in prigione e fino a 30,000 franchi di multa per qualsiasi persona fisica che venga condannata per frode fiscale.

Da noi le leggi diranno cose tremende: non le conosco. Forse si arriva fino all'impiccagione per i santissimi attributi. Ma commercialisti e fiscalisti, se non ne sanno una più del diavolo, almeno una più dello stato la sapranno!
E quando si tratta di capitali inesistenti? (leggasi riciclaggio)


Friday, April 05, 2013

la grande riforma 
ovvero 
dalle panzerdivisionen ai maestrini

Il segretario di D'Annunzio, Tom Antongini, era a sua volta uno  scrittore abbastanza conosciuto. Una delle sue opere s'intitola "L'immorale testamento di mio zio Gustavo". Non ho mai letto questo libro (lo immagino molto divertente anche se, probabilmente per i tempi in cui è stato dato alle stampe, scandaloso). Quando però mi viene in mente questo titolo, l'associo automaticamente al periodo dell'occupazione nazista. L'unica spiegazione che trovo è che, in quel periodo, l'Italia era stata divisa dagli occupanti esattamente a metà tracciando la linea difensiva "Gustav". Che questa andasse da Gaeta fino all'Adriatico passando per Cassino era, nella mia mente, un dettaglio secondario, anche perché le mie nozioni di geografia erano in quel tempo limitate. Quello che mi impressionava era il nome altisonante, anche se buffo: "Gustav".
Ci eravamo abituati al passaggio sferragliante delle panzerdivisionen che dal nord si dirigevano verso le postazioni della linea "Gustav". E questo sferragliare è durato a lungo.
La "Grüne Linie","Gotenstellung" o "Linea Gotica", tentativo finale d'arrestare le armate del "chewing gum" delle "bionde" e del "corned beef", ha definito, anche se con una certa approssimazione, quella che in seguito sarà chiamata abusivamente "Padania". 
Anche qui lo sferragliare delle panzerdivisionen è durato a lungo. 
Poi...che sollievo! 
Le panzerdivisionen sono definitivamente scomparse. Quando si parlava dei vecchi occupanti, veniva in mente  Paolo Villaggio con il suo "...tedesco di Germania!" Pensavamo alla cortina di ferro e, in seguito, al muro, con tutto il simbolismo comunista che ne conseguiva. 
Il giorno in cui il muro ha dato gli inequivocabili segni di stanchezza, tutti noi siamo stati contenti. Tutti noi, che l'avevamo conosciuta, l'occupazione, ci siamo commossi nel vedere i primi  "orientali" traversare il confine verso il benessere e la libertà. Tutti noi abbiamo contribuito, anche economicamente, alla rinascita della nazione tedesca.
Avevo conosciuto una Germania divisa in zone d'occupazione. Avevo negli occhi l'impressionante distesa di rovine. Conoscevo l'ersatz che, ancora negli anni '50, veniva servito al posto del caffè. 
Ma tutto cambiava; con impegno e determinazione.
Ricordo un breve pranzo nella Berlino occidentale del 1989. Era maggio...e il muro era ancora lì. Indescrivibile la sensazione di oppressione quando svoltavi in una strada che finiva proprio lì: contro il monumento alla follia.
Dico: "Non so cosa ne pensi...ma, da come vanno le cose a livello internazionale, ho l'impressione che le due Germanie si riuniranno a breve."
"No! Per favore...non pensarlo neanche! Immagini cosa sarebbe per noi essere sommersi da un'orda di morti di fame?..."
Quella volta ho evitato di commentare ma, tra me e me "o cazzo! Un tedesco che parla così di altri tedeschi!..Non c'è più religione!"
Avrei dovuto pesare con più attenzione le parole del mio interlocutore.
Anno 1999. Una persona di alto livello professionale, proveniente dalla ex Germania Est, ma operativa a Francoforte, mi dice: "...certo, ma con i limiti dovuti a..."
D'altra parte, penso, anche la Merkel si è laureata a Lipsia. Perché lei no? Perché è stata lanciata nella politica dall'artista della riunificazione tedesca? Perché in fondo è nata ad Amburgo? 
Ma forse tutto questo non c'entra.
Le uniche cose che mi sento di riassumere sono:
- che l'Europa, così come è nata, è un aborto. L'Euro...peggio!
- che chi ha lavorato, per sopravvivere prima e per eccellere dopo, si sente in diritto di prevalere sugli altri meno allineati e coperti.
- che lo spirito delle panzerdivisionen non è morto. Si manifesta sotto altre forme.
- e che chi questo non lo capisce verrà messo in linea. Già stiamo istruendo i maestrini che li prenderanno in cura.
- e che se una linea "Siegfried" è ancora identificabile sulla carta verso ovest, tocca crearne un'altra verso il sud, dove le tracce della "Gotenstellung" vengono ora utilizzate da quegli inetti solo per uso interno.
- che non ci resta che ripetere con Paolo Villaggio: "...tedesco di Germania! Ja! Perché ?Perché ..." Ma questo lo pensiamo solo, noi.


Thursday, April 04, 2013

 Harald Schmidt
 eleganza e distinzione

un consiglio:

Dopo i casini che stanno venendo fuori con la Deutsche Bank, perché non chiedi alla tua musa ispiratrice di cambiare il nome di quell'organizzazione in Italiänische Bank?
I cari resti di quella grande e corretta (o corrotta? non ricordo come si dice...) organizzazione potrebbero essere comunque d'aiuto a noi poveri italiani morti di fame. 
Nel frattempo, se ti capita di pensare prima di parlare, puoi tentare di catalizzare un gemellaggio con il nostro Monte dei Paschi di Siena. Le due banche, nonostante la differenza d'età, avevano collaborato qualche tempo fa.
Ah...dimenticavo: una risata! In fondo ti spacci per comico.