why should I lie?

why should I lie?

Sunday, March 25, 2007

Chi li finanzia?

Lo schieramento si sta delineando in tutta la sua forza e la sua ipocrita doppiezza.
In avanscoperta è andato Mastella, uomo di capacità non eccelse (una per tutte: l'indulto, realizzato seguendo comunque precise istruzioni del Vaticano: Giovanni Paolo II a Montecitorio), ma capace d'attizzare malumori all'interno dell'Unione.
A dargli manforte è arrivato il primo dei voltagabbana: Follini. Questo è un politico di livello più alto, capace di parlare con lingua biforcuta e di programmare manovre traumatiche senza lasciar filtrare le sue intenzioni se non al momento opportuno. E ora tocca agli altri. Casini scalpita. Buttiglione non conta più una mazza. Altri ex democristi attendono lo squillo di tromba dell'onorevole Ruini che, immagino, libero da impegni ufficiali, si dedicherà con tutta l'anima alla ricostruzione d'una vera Democrazia Cristiana, vecchio stile, baciapile e fedele. Ammiro in questo Casini che, autodefinendosi peccatore che ha infranto le direttive religiose e che dice più lui d'un DICO, attira nell'ammucchiata indecisi e compromessi.
Ci troveremo perciò di fronte a uno schieramento che si propone:
a - di far fuori, almeno in parte, Rutelli & Co., che politicamente non contano se non come raccoglitori di voti della gente, che sì teme ancora i comunisti che mangiano i bambini, ma odia Berlusconi.
b - di porsi in alternativa al cosiddetto Partito Democratico (leggi: partito dei riciclati comunisti più alcuni coraggiosi transfughi da Rutelli).
c - di limitare i danni introdotti dai Rossi Irriducibili, siano tali con lo scopo di rifondare siano invece nostalgici del comunismo "dolce" alla Berlinguer-Moro.

Secondo me (ma la mia opinione non conta una beata fava), a tirare le fila di questa riunificazione in nome e per conto del Vaticano, non può esserci che una persona: il famoso Grande Vecchio, ora molto meno grande (si è molto "arronchiato"), ma sempre più vecchio e sempre molto lucido. Da sempre rappresentante degli interessi politico-religiosi-fiscali del Vaticano presso lo Stato Italiano. Riuscirà nei tempi consentitigli dal suo Creatore e Signore a realizzare il sogno di ripristinare un ordinamento rispettoso dei principi, ma soprattutto dei dettami religiosi?
Ma la domanda principale è: chi sta tirando fuori i soldi per questa operazione?
Sappiamo che Il Vaticano (o per lui ordini religiosi vari) sta facendo una barca di quattrini mediante la vendita d'immobili in posizioni strategiche in quel di Roma. Tutti sanno che le vocazioni sono crollate, che di conseguenza gli edifici si sono svuotati, e che, al prossimo Giubileo mancano ancora molti anni. Quindi, l'apporto di pellegrini e turisti è di là da venire. Vai con le vendite: alberghi, condomini a costi inavvicinabili, posti macchina sotterranei. Di centri commerciali in terra benedetta non ne ho presenti, ma non disperiamo.
Vogliamo dire che, una volta utilizzata una gran bella fetta dell' 8 per mille il Vaticano non deve preoccuparsi più di tanto? Tanto di preti da mantenere ce ne sono sempre di meno.
Perciò mi chiedo: perché tanta febbre di capitalizzazione?
Non dimentichiamo poi che molti industriali piemontesi, e in particolare il più forte di questi, vogliono riprendere in mano l'orientamento e la gestione dell'economia italiana. Credo che tutti loro soffrano di attacchi d'acido allo stomaco quando si sentono dire che l'economia italiana regge solo perché c'è la piccola e media impresa di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna,Marche... Che ciò sia dovuto essenzialmente alla migrazione della grande produzione -quando non di qualità unica ed eccelsa- verso aree con costi di produzione più bassi, per loro è ancora inaccettabile. Un bel conflitto sociale, addolcito da un intervento clerico-politico, potrà solo ripristinare il primato della grande industria.
Possiamo perciò supporre che questi signori -in particolare uno fra loro- abbiano un particolare interesse a ripristinare antichi equilibri? Vai con supporto mediatico e finanziario!
Per smontare questo complotto, non ci resta che contare sul diverso modo di vedere e apprezzare l'ordinamento che si è affermato nella nostra struttura sociale.
In tutta serietà: vai con Lele Mora! Vai con le vallette! Vai con i politici omo, trans, ambo! Vai con Sodoma e Gomorra! E' l'unica strada per salvarci, grazie ad una mentalità diversa, dalla cappa che Vaticano e neo-democristi, peccatori e non, stanno tentando d'imporci.

Tuesday, March 20, 2007

Privacy o libertà?

Non sono né imprigionato né ai domiciliari, non sono né denunciato né indagato. Ma l’esuberanza di certi canali di “giustizia” mi invita ad essere prudente. Il cellulare si usa solo per parlare con il proprio coniuge e i propri figli. Se possibile, comunque, un consiglio (Moggi docet): evitatelo.

Non molto tempo fà, parlando al cellulare con un carissimo amico, un parente del quale è un personaggio politico di primo piano, e riferendomi proprio a detto personaggio, ho utilizzato un’espressione più romanesca che romana: “Ho appena visto in TV come ha votato xxxx. Ma che c....ne quel tuo parente!..quello c’ha proprio le corna!” Mi riferivo in questo caso alla doppiezza manifestata da quel politico in occasione d’una vicenda parlamentare. Certo non mi riferivo alla situazione, per altro da me ignorata, dei suoi rapporti coniugali. Ma se qualche intercettatore emerito avesse avuto interesse a montare un bel castello di merda a carico di xxxx mettendo sotto accusa, in prima battuta, il sottoscritto insieme al parente di xxxx, il compito sarebbe risultato agevole.
Lasciata trapelare in modo frammentario, l’intercettazione avrebbe fornito molte possibilità:

- xxxx c’ha le corna! Lo ha affermato yyyy durante una conversazione telefonica con un parente di xxxx. Questa è persona solitamente ben informata e quantomai attendibile.
- Il fatto che xxxx abbia votato come tutti sappiamo è stato stigmatizzato dai suoi parenti e conoscenti. Ad affermarlo è un portavoce del suo fratello di latte. Quest’ultimo, condividendo con il suo silenzio l’opinione dell’interlocutore deluso, non ha commentato l’affermazione né ha cercato di addolcirla.
- Credevamo di aver raggiunto il fondo! No! Andiamo invece sempre più in basso. In base ad una conversazione telefonica tra certo yyyy e zzzz - quest’ultimo, parente di xxxx (n.d.r.) - si fa avanti l’ipotesi che xxxx, oltre ad essere cornuto, è anche, politicamente, un gran c...ne.
- Intervistato, l’arcivescovo di pppp, ha affermato che la Chiesa non ha niente contro i cornuti. Questi non commettono peccati, cosa che invece fanno gli omo praticanti. Pregheremo per xxxx e lo aiuteremo a superare questa situazione difficile e penosa. Il presule ha inoltre dichiarato che il colore del voto annunciato dall’on.le xxxx, non è da mettere in relazione con certe parti del corpo dell’onorevole, parti che potrebbero non essere completamente operative ragion per cui la signora xxxx sarebbe stata indotta a non rispettare gli impegni di fedeltà coniugale.
- Titola il Manifesto: “Lo sconforto dell’opposizione!” Il fatto che anche xxxx abbia voluto condividere la sorte degli elettori di questa maggioranza a suo tempo definiti c...ni da Berlusconi, causa il panico nel centrodestra!
- Queste querelles parlamentari non possono far altro che nuocere alla fiducia che il popolo deve avere nelle proprie istituzioni, fiducia che non può essere riposta in personaggi equivoci o forse equivocati, lasciando a voi la decisione, che, pur dedicando, sì in modo scomposto e inconcludente, le proprie energie a far credere al Paese che la politica italiana, e quando parlo di politica mi riferisco alla “polis” - che poi in svedese significa polizia, quando in russo, lingua a me oltremodo cara, polizia si dice “milizia” – ma qui ho perso il filo del discorso, sottolineando però anche italiana, senza la quale definizione, questa mia affermazione perderebbe di significato, posso perciò manifestare la mia solidarietà con tutti quelli che, a torto o a ragione, ma sopratutto a ragione, a suo tempo furono definiti c...ni!

Idea! Perché al telefono non parliamo tutti politichese? L’intercettatore emerito ne sarebbe nauseato e abbandonerebbe dopo le prime battute.
Siamo forse a livello del Darfur?

Durante la trasmissione Otto e mezzo del 20 Marzo 2007, il viceministro degli esteri del governo Prodi, onorevole Intini, ha affermato che alla conferenza sull'Afghanistan è giusto partecipino i Paesi confinanti, così elencati: Pakistan, Cina, India, Iran, Russia.
Per scrupolo personale ho verificato: la Russia non confina con l'Afghanistan (vedi mappa Russia sul sito della CIA, aggiornato al 15 marzo). Forse Intini è rimasto attaccato ai vecchi equilibri mondiali, quando cioè Turkmenistan, Uzbekistan e Tajikistan facevano parte dell'URSS. Perché allora si mette a fare il viceministro degli esteri? Resti a casa a studiare geografia.
No! Non può. Lui ama la geopolitica!

Thursday, March 15, 2007

Caro Lux,
Certo Lux mi ha scritto: quanto pubblicato da Le Iene fa solo spettacolo etc.etc.
Bene.
Scriviamo ogni giorno dello spettacolo indegno parlamentari-droga.
Scriviamo ogni giorno dello spettacolo parlamentari-ignoranza (darfur?)
Scriviamo ogni giorno dello spettacolo parlamentari-portaborse in nero. Ministro Damiano! Li lasciamo lì o chiudiamo la loro attività?
Io mi auguro che anche altri scrivano e ripetano, ripetano, ripetano. Mi auguro che spuntino fuori i nomi di quelli che hanno fatto "bingo", se presenti in tutte le classifiche.
Non sto parlando di Vallettopoli. Sia chiaro. Quell'inchiesta ha aggiunto squallore allo squallore della giustizia, dello spettacolo e della politica. Persone innocenti o colpevoli sono state messe alla gogna in modo democratico, cioè tutti allo stesso modo, grazie a indiscrezioni, grazie a notizie messe in giro ad arte, grazie alle leggi che ci siamo dati, o forse grazie al modo in cui queste leggi vengono applicate.
Per questi fatti dobbiamo vergognarci tutti. Per il semplice fatto di leggere gli articoli dedicati a quei fatti, per il fatto di ridere e sghignazzare quando in TV presentano uno dei personaggi coinvolti, quando questi personaggi li senti condannare a priori.
No. Io mi riferisco ai parlamentari ignoranti e/o disonesti (a me risulta che si delinque quando si evade il fisco) e incapaci. Se poi ci mettiamo anche una sniffata!..
Darfur? Volevi dire Mac Donalds? Burger King? Individui del genere non hanno bisogno d'un PM per essere sbattuti in prima pagina. Fanno direttamente autogol.

Monday, March 12, 2007

SENATORE MARINI!
PRESIDENTE DEL SENATO!
SECONDA CARICA DELLO STATO!
La decenza Le impone di presentare immediatamente le Sue dimissioni!
Intervistato da "Le Iene", Lei ha dichiarato - trasmissione andata in onda alle ore 21.45 del 12.03.2007 sulla rete televisiva Italia 1 - che si farà promotore d'una "leggina" per far rispettare "la legge" dai suoi colleghi che non la rispettano. Quelli cioè che io definirei più semplicemente "farabutti"!
Mi riferisco a quei senatori della Repubblica che pagano i loro portaborse in nero. Non commettono un peccato veniale! Sono semplicemente disonesti. E Lei, parlando di "leggina", o è cosciente d'essere allo stesso livello - infimo - o non ha capito una mazza di quello che si intende per decenza.
Non dimentichi che il governo che ha sponsorizzato Lei alla presidenza del Senato conta su un ministro dell'Economia, certo Visco, che si vanta di stanare gli evasori, e un ministro di non so che cosa, certo Damiano, che si vanta di aver costretto molti imprenditori a chiudere la loro attività perché non pagavano i contributi per il loro personale, pagato a sua volta in nero!

Si guardi intorno! E si vergogni di gestire un'organizzazione di truffatori operante a spese dei cittadini leggermente più onesti! Ripeto: quei "farabutti" non hanno diritto a sedere in Parlamento, così come Lei, che non ha capito che per far rispettare le leggi non c'è bisogno di leggine.

Ripeto! Si dimetta! Dopo la Sua bella affermazione sulla "leggina" non potrà certamente salvare la Sua faccia, ormai compromessa definitivamente. Potrà comunque dormire sonni di persona onesta!

Sunday, March 11, 2007

SEMPLICE ARITMETICA

Faccio riferimento alla trasmissione de "Le Iene" sui portaborse dei politici. Solo a Montecitorio risultano registrati oltre 680 portaborse, dei quali più di 620 sono pagati in nero.
Risulta anche dall'inchiesta che un deputato percepisce 4190 € al mese per coprire le spese corrispondenti alla voce "portaborse" e assimilati.
Qualora io non usassi questi soldi per coprire spese effettivamente sostenute dovrei, immagino, pagarci il mio 45%+ di tasse. Quindi mi rimarrebbero in tasca circa 2300 €. E' chiaro che sono soldini anche questi, ottenuti, è vero, in modo leggermente disonesto in quanto stornati dallo scopo per cui la somma è stata erogata.
Se invece faccio un contratto regolare con un portaborse degno di questo nome dovrò sborsare qualcosa simile a 1700 € al mese corrispondenti a:
stipendio regolare + contributi, tredicesima etc. Potrò quindi giustificare con l'Agenzia delle Entrate esborsi pari a 1700 €. Io, parlamentare onesto, pagherò quindi circa 1150 € di tasse corrispondenti ai 2490 € mensili non utilizzati. Mi restano quindi 1340 €, parzialmente onesti.
Supponiamo invece di attenermi allo schema illustrato da "Le Iene", quello cioè applicato dalla maggioranza dei parlamentari.
Elargisco 1000 € al mese, pagati in nero, al mio portaborse. Dichiaro all'ufficio delle imposte 4190 €, in quanto non posso detrarre pagamenti in nero. Pago perciò 1900 di tasse e mi restano 1290 €. Ma mi conviene? Perché non fare allora un contratto regolare?
Certo che no! Io non dichiaro una beata mazza al fisco. E che il fisco ci stia con un qualsiasi deputato (a meno che non si chiami Berlusconi), non mi sembra improbabile. Se questa è la situazione, vogliamo dire che stiamo nelle mani d'una manica di disonesti? E che, secondo il codice, possono anche essere classificati tra i delinquenti?