why should I lie?

why should I lie?

Sunday, April 22, 2012

CHI TARDI ARRIVA MAL...


Ma scherziamo? Chi va piano va sano e va lontano (a spese dei concorrenti)
Con "l'asta delle frequenze" anche chi aveva perso il primo treno molti anni or sono, rientra trionfalmente in gara, specialmente in quei casi in cui, per una ragione o per l'altra, si ritrovi oggi con un bel gruzzoletto da investire.
Sono stati tutti a scuola, in questo periodo. Hanno capito che concentrare i loro sforzi nel settore della stampa rendeva sì, ma la TV è tutta un'altra cosa. 


Thursday, April 19, 2012

PROFESSORI e affini

Molti dei tecnici al governo sono, o sono stati, professori. Invito pertanto chi mi legge ad andare indietro nel tempo e "rivivere" i propri pareri e giudizi sui professori sperimentati in un'epoca liceo-università.
Comincio io:
Liceo (scientifico): 
Lettere, ovvero Italiano e latino. Un professore eccezionale. Ci ha insegnato, innanzi tutto,  "a non credere [a priori], a obbedire quanto basta, a lottare, ma non combattere". 
Matematica e fisica. Un bravo professore. La nostra impressione era però che lo scopo primo del suo insegnamento non fosse tanto la nostra superpreparazione, bensì la sopravvivenza dignitosa d'una famiglia che contava quattro figli. 
Scienze. Un'anziana signora che ci ha condotto per mano agli studi universitari. La sua fissa era la botanica prima, la chimica, poi. In quanto alla zoologia ci faceva capire che le bestie con cui aveva a che fare erano più che sufficienti, vuoi in numero che in qualità.
Storia e filosofia. Una signora che era lì solo perché suo marito si era ammalato. Lei aveva il compito di portare a casa uno stipendio. La mia preparazione, d'altro canto identica a quella dei miei compagni di liceo, è rimasta prossima allo zero. Colpo di fortuna agli esami di licenza: il professore di filosofia in commissione era un sacerdote. Ho studiato (???) freneticamente Sant'Agostino e San Tommaso. Il secondo era quello giusto.
Francese. Un'anziana signora italiana, autrice della più famosa grammatica/sintassi francese, che ha completato un insegnamento iniziato da graziose insegnanti italo-franco-algerine. Qualche anno più tardi, avendo acquistato una cadenza alsaziana (ero lì per lavoro), i francesi che incontravo si dicevano  molto meravigliati dal fatto che sì, avevo un aspetto italiano, ma parlavo un buon francese con accento tedesco. E sì che avevo comiciato con un accento da pied-noir!
Educazione artistica. Un ottimo professore. Pur avendo pubblicato molte monografie d'arte, non ci ha mai esortato a comprarle.

Se ho dimenticato qualche materia d'insegnamento è solo perché, almeno per me, probabilmente questa rivestiva un' importanza addirittura inferiore a quella di storia e filosofia.

E all'Università? (ingegneria)
Fisica sperimentale. Il mio professore era  stato solo un collega di Fermi! Ora fa la navetta per rifornire la Stazione Spaziale Internazionale. Questa navetta porta infatti il prestigioso nome di Edoardo Amaldi.
Geometrie assortite. Un Bompiani, sopravvissuto ai rastrellamenti del ghetto di Roma, costringeva i suoi studenti a cambiare modo di vedere e di pensare il mondo. Una fatica tremenda! La nostra reazione: ma quel giorno le SS...
E più tardi, al triennio:
Macchine. Il famigerato Oberziner. Ricordo il mio esame orale. Finito alle ore 23:10.
Macchinette. Il favoloso Castagna. Solo concetti. Non una formula! Eccezionale!
Topografia. Il "chiarissimo" professor Boaga [così si firmava]. Famoso per il teorema di Gauss-Boaga e relativo sistema di rappresentazione geografica.
Fisica Tecnica. Parolini. Si definiva il bambino del corpo docente. Molto giovane ma un mostro di chiarezza.
Impianti Chimici. Toselli. Ci ha insegnato anche i primi rudimenti di economia degli impianti.
Molti altri. Tutti di alto livello: Da Scienza delle Costruzioni ad Architettura Tecnica, a Elettrotecnica, a Chimica Industriale.
Chi più bravo di loro? Non professori: mostri!
Ma se dovessi fare un governo tecnico, composto essenzialmente di professori, non credo che  affiderei loro alcun ministero e, se proprio volessi provarci, non credo che loro accetterebbero. La serietà è forse limitata ai tecnici veri? A quelli cioè che trattano ferraglia, cemento e petrolio?
Direi proprio di sì.
Infatti ci troviamo nelle mani di  tecnici "economisti" e "politici" e "legulei".
E il risultato si vede...purtroppo.

Wednesday, April 18, 2012



SI DEVE RIDERE  PER NON  PIANGERE

(stampa francese; non ricordo se Le Monde o Le Figaro)

Sur France Inter, mardi 17 avril, Nicolas Sarkozy a cherché à minimiser les liens tissés, au début de son quinquennat, avec le régime du colonel Kadhafi. Un régime qu'il a effectivement combattu en 2011, dans la foulée des révolutions arabes, en prenant la tête de la coalition internationale contre la dictature libyenne et en soutenant les insurgés.
ovvero:
Su "France Inter" martedì 17 Aprile, Nicolas Sarkozy ha cercato di minimizzare i legami stabiliti, all'inizio del suo quinquennato, con il regime del colonnello Gheddafi (1). Un regime che ha effettivamente combattuto in 2011, nella scia delle rivoluzioni arabe, prendendo la testa della coalizione internazionale  contro la dittatura libica e sostenendo gli insorti (2).

"Permettez-moi de vous dire que s'il y a un chef d'Etat qui, dans le monde, n'a pas frayé avec M. Kadhafi et est responsable de son départ et de ce qui lui est arrivé, je pense peut-être que c'est moi".
ovvero:
"Permettemi di dirvi che se c'è un Capo di Stato che, nel mondo, non ha legato con M.Gheddafi e che è responsabile del suo allontanamento e di ciò che gli è accaduto, penso che probabilmente sono io".

(1) Si parlava della fornitura di centrali nucleari; probabilmente in grado di fornire quella quantità di materiale fissile sufficiente a coronare i sogni di gloria del colonnello. La Francia l'aveva fatto molti anni or sono con Saddam Hussein. Gli israeliani, fortunatamente, avevano bombardato il tutto mentre era ancora in fase di costruzione. Bisogna ricordare che in quegli anni anche l'Italia si dava da fare. Ricordate Nerio Nesi e i finanziamenti a Saddam via Atlanta (USA)?

(2) Era arrivata la crisi nera di Total. Perché lasciare agli italiani il giardinetto idrocarburico libico?