why should I lie?

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Thursday, April 19, 2012

PROFESSORI e affini

Molti dei tecnici al governo sono, o sono stati, professori. Invito pertanto chi mi legge ad andare indietro nel tempo e "rivivere" i propri pareri e giudizi sui professori sperimentati in un'epoca liceo-università.
Comincio io:
Liceo (scientifico): 
Lettere, ovvero Italiano e latino. Un professore eccezionale. Ci ha insegnato, innanzi tutto,  "a non credere [a priori], a obbedire quanto basta, a lottare, ma non combattere". 
Matematica e fisica. Un bravo professore. La nostra impressione era però che lo scopo primo del suo insegnamento non fosse tanto la nostra superpreparazione, bensì la sopravvivenza dignitosa d'una famiglia che contava quattro figli. 
Scienze. Un'anziana signora che ci ha condotto per mano agli studi universitari. La sua fissa era la botanica prima, la chimica, poi. In quanto alla zoologia ci faceva capire che le bestie con cui aveva a che fare erano più che sufficienti, vuoi in numero che in qualità.
Storia e filosofia. Una signora che era lì solo perché suo marito si era ammalato. Lei aveva il compito di portare a casa uno stipendio. La mia preparazione, d'altro canto identica a quella dei miei compagni di liceo, è rimasta prossima allo zero. Colpo di fortuna agli esami di licenza: il professore di filosofia in commissione era un sacerdote. Ho studiato (???) freneticamente Sant'Agostino e San Tommaso. Il secondo era quello giusto.
Francese. Un'anziana signora italiana, autrice della più famosa grammatica/sintassi francese, che ha completato un insegnamento iniziato da graziose insegnanti italo-franco-algerine. Qualche anno più tardi, avendo acquistato una cadenza alsaziana (ero lì per lavoro), i francesi che incontravo si dicevano  molto meravigliati dal fatto che sì, avevo un aspetto italiano, ma parlavo un buon francese con accento tedesco. E sì che avevo comiciato con un accento da pied-noir!
Educazione artistica. Un ottimo professore. Pur avendo pubblicato molte monografie d'arte, non ci ha mai esortato a comprarle.

Se ho dimenticato qualche materia d'insegnamento è solo perché, almeno per me, probabilmente questa rivestiva un' importanza addirittura inferiore a quella di storia e filosofia.

E all'Università? (ingegneria)
Fisica sperimentale. Il mio professore era  stato solo un collega di Fermi! Ora fa la navetta per rifornire la Stazione Spaziale Internazionale. Questa navetta porta infatti il prestigioso nome di Edoardo Amaldi.
Geometrie assortite. Un Bompiani, sopravvissuto ai rastrellamenti del ghetto di Roma, costringeva i suoi studenti a cambiare modo di vedere e di pensare il mondo. Una fatica tremenda! La nostra reazione: ma quel giorno le SS...
E più tardi, al triennio:
Macchine. Il famigerato Oberziner. Ricordo il mio esame orale. Finito alle ore 23:10.
Macchinette. Il favoloso Castagna. Solo concetti. Non una formula! Eccezionale!
Topografia. Il "chiarissimo" professor Boaga [così si firmava]. Famoso per il teorema di Gauss-Boaga e relativo sistema di rappresentazione geografica.
Fisica Tecnica. Parolini. Si definiva il bambino del corpo docente. Molto giovane ma un mostro di chiarezza.
Impianti Chimici. Toselli. Ci ha insegnato anche i primi rudimenti di economia degli impianti.
Molti altri. Tutti di alto livello: Da Scienza delle Costruzioni ad Architettura Tecnica, a Elettrotecnica, a Chimica Industriale.
Chi più bravo di loro? Non professori: mostri!
Ma se dovessi fare un governo tecnico, composto essenzialmente di professori, non credo che  affiderei loro alcun ministero e, se proprio volessi provarci, non credo che loro accetterebbero. La serietà è forse limitata ai tecnici veri? A quelli cioè che trattano ferraglia, cemento e petrolio?
Direi proprio di sì.
Infatti ci troviamo nelle mani di  tecnici "economisti" e "politici" e "legulei".
E il risultato si vede...purtroppo.

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