LA GUERRA DELLA CALORIA HA SOSTITUITO LA GUERRA FREDDA?


C'era una volta il russo sovietico cattivo che dopo aver costruito tanti missili e tante bombe nucleari aveva cominciato a fare la voce grossa con l'americano industrioso e pacifico. (?.?)
Il senso del discorso era molto simile a quello che facevano i bulli romani quando, a valle di un'abbondante sbevazzata, discutevano accesamente su un qualsiasi argomento: dalle rispettive ragazze all'ultima partita di calcio. Al momento in cui la discussione si trasformava in litigio, ciò che ne veniva fuori era la tipica invocazione agli amici presenti: 
"Ahò tiémme sinnò ye rompo er grugno!"
E così, in quella situazione, noi ci eravamo consociati nella NATO (che ancora oggi molti si chiedono che cosa faccia oltre  ingoiare quattrini), mentre il russo sovietico cattivo, con tre buchi al naso e il colbacco in testa anche in agosto al mare, ha costretto gli amici a inventarsi un patto di Varsavia. Questo patto, pur macinando somme certamente ragguardevoli e, immagino, non inferiori a quelle della NATO, di tanto in tanto  scricchiolava, così come Budapest e Praga ci hanno insegnato.
C'era comunque fair play tra i due cap'en'drangheta.
Forse qualcuno ricorda il momento in cui nel 1973/74 il dollaro fece uno scivolone tremendo (scivolone che, visto con occhio italico, si traduceva in un ribasso dalle consolidate 625 lire per dollaro a 400 e ancora meno); da Mosca partirono per Londra due aerei carichi d'oro con lo scopo di sostenere sui mercati la valuta americana, di cui i russi avevano, ovviamente, fatto abbondante incetta.
Quello, secondo me, è stato il punto di svolta tra i due blocchi. 
"L'economia è la parte più importante della politica" si saranno detti. E così il mondo, pur tra bombe H e missili di varie portate, ha cominciato a cambiare. 
...il giorno in cui tutti si sono resi conto che, fossi tu Reagan o fossi tu Gorbatjov, se vai con il culo per terra per una qualsiasi ragione, non devi richiamare princìpi e regole da applicare e rispettare, forse è meglio andare direttamente al piano B, che forse ti salverà dallo sputtanamento definitivo.
In ogni caso, seppur gradualmente, si è raggiunta una forma d'equilibrio. 
E se in quanto a tecnologia i gringos continuano ad andare forte e recuperano rapidamente anche nei confronti del Giappone, le materie prime, e  tra queste in primo luogo gas e petrolio, cominciano a scarseggiare.
E a rompere ulteriormente le scatole si consolida la concorrenza di quell'Europa che, nonostante leggi e regolamenti da immortalare in qualche libro porno, comincia a disturbare commercialmente in giro per il mondo. Per non dire dei Cinesi!
Ci si maschera dietro un primato economico, industriale e, perché no?, militare per continuare a primeggiare.
Ma alcune cose avvengono nell'ultimo periodo (2005-2010):
- i gringos infestano il mondo intero, e in particolare l'Europa, con titoli spazzatura basati sul sistema dei mutui americano.  (In USA molta gente non paga più le rate. Le banche locali si ritrovano con migliaia, se non milioni, di casette in legno invendibili. Le banche importanti, che a loro volta prestano alle banche locali i soldi ricavati dall'emissione di obbligazioni "dedicate" e che sulla base di questi crediti hanno inondato il mondo con i famosi titoli "junk" cominciano ad andare in tilt).
- si applica su larga scala la tecnologia per la produzione di "shale oil and gas" e -sorpresa?- gli States ottengono di colpo due risultati:
      1. si convertono gran parte delle centrali a carbone in centrali a gas. Così, senza neanche aver firmato Kyoto, si rientra nel club dei virtuosi.
     2. da importatori di idrocarburi se ne diventa esportatori. Si esportano anche le rogne, consistenti nei famosi junk bonds. Questi hanno già contaminato il mondo. Per gli idrocarburi il gazista, ovvero Obama, comincia a muoversi senza preoccuparsi troppo dei piedi che pesta. 
       3. Risultati? Al netto di qualche banca fallita in USA, le rogne finanziarie sono state confinate in Europa dove il grosso dei junk bonds è stato piazzato. Il prezzo del gas viene fatto crollare così da danneggiare l'orso russo. Altrettanto avviene con il petrolio che, con l'ausilio dei sauditi, comincia a inondare il mondo.
Siamo veramente arrivati alla "Guerra della Caloria"?

- IL PIL USA È CRESCIUTO DEL 5%, OVVERO PIÙ DEL PREVISTO . LA DISOCCUPAZIONE È TORNATA AL DI SOTTO DEL 6%.- I CONSUMI  SONO IN CRESCITA: +3,2%.- PER IL 2015 SI PREVEDE CHE IL PIL RUSSO CALI DEL 4%. MENTRE L'INFLAZIONE E' SALITA OLTRE IL 10%