why should I lie?

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Sunday, December 13, 2020

Non si finisce mai d'imparare...

Alla tenera età di anni 5 ho conosciuto quello che una volta era il medico dell'asilo da me frequentato, immagino con profitto. Era il 1939. 

In quell'occasione mi è stato tracciato una specie di sgorbio all'altezza della  spalla sinistra mediante uso di un attrezzo graffiante simile a un pennino vulgaris. A fronte dei pianti da me elargiti in cambio, mi è stato spiegato che sarei stato protetto contro il vaiolo - di cui, detto tra noi, ignoravo esistenza e pericoli associati.

In seguito, a parte antidifterite (?) e contro qualche altro malanno di moda, non ricordo di essere stato oggetto di tanti vaccini.

Nel giugno del '44, a Roma sono entrati gli Americani. Proprio in quel periodo era stata inventata la penicillina; non credo  d'averne avuto bisogno, in quel tempo. Ricordo però che prima di essere iscritto alla prima media, sono stato oggetto di, per me misteriosi, raggi X e sottoposto, con tutta probabilità, a qualche richiamo di vaccino. Il tutto, in quei tempi, era coordinato da un generale americano di nome Poletti, comandante della piazza di Roma.

Da allora sono passati molti anni.

Primo viaggio in zone malariche dell'Africa. Prima di partire sono stato vaccinato contro qualcosa di cui non ricordo il nome preciso. Probabilmente aveva a che fare con la tanto temuta malaria.

Ma qualche anno più tardi, per poter lavorare in quel di Colombia-altipiani centrali, ho dovuto sottopormi a tutta una serie di vaccinazioni. Se ben ricordo, quattro di numero. Una di queste mi proteggeva dalla febbre gialla. Le altre?..(ci vorrebbe un vaccino antiperdita di memoria!)

Sono passati molti anni da allora, ma in quanto a vaccini non posso lamentarmi: influenze e polmoniti.

E ora? Vai con l'anti-Covid!


 

 

 

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...e non aggiungo altro!