why should I lie?

why should I lie?

Friday, September 29, 2017


Preso pari pari da "Le Monde" di qualche giorno fa'

C’est l’homme que tout le monde veut faire parler, au grand dam de certains amis de Nicolas Sarkozy. Un septuagénaire frêle et élégant, à la peau foncée, aux yeux rieurs, aux cheveux teints en noir. Un banal père de famille ou un jeune retraité qui passe presque inaperçu, ce dont il ne se plaint pas. Bechir Saleh, ancien directeur de cabinet du leader libyen Mouammar Kadhafi, a la sagesse de penser que pour rester en vie, il n’a d’autre choix, à 71 ans, que de faire profil bas et de peser chacun de ses mots. Toutes sortes de visiteurs se sont pourtant succédé devant sa modeste maison de Johannesburg (Afrique du Sud), où il vit depuis cinq ans : des chasseurs d’avoirs en quête du trésor – réel ou fantasmé – du défunt Guide libyen, des intermédiaires français, des diplomates, des enquêteurs des Nations unies, des espions… Et même les juges parisiens Serge Tournaire et Aude Buresi, venus en avril dernier le questionner sur le financement présumé de la campagne de Nicolas Sarkozy, en 2007.
Ce jour-là, Bechir Saleh a peiné à contenir son agacement, invoquant d’entrée son « droit au silence ». Dans sa tête se bousculaient sans doute de lourds secrets politico-financiers et diplomatiques de la Libye de Kadhafi et de la France de Sarkozy. Peut-être, aussi, le souvenir de son ami Choukri Ghanem, ex-ministre libyen du pétrole, dont le corps a fini au fond du Danube, à Vienne, en 2012…
Par prudence, il nous donne rendez-vous au dernier moment. Ce sera à Melrose Arch, un centre commercial chic de Johannesburg. Un dimanche matin de septembre, le voici qui arrive au volant d’un 4 x 4 Mercedes. L’homme, c’est confirmé, ne paie pas de mine : jean, mocassins Louis Vuitton usés, veste de survêtement bleue. Il se fond dans le décor artificiel des galeries marchandes, aux antipodes de sa thébaïde de Traghen, son oasis natale du sud libyen. « Je ne me sens pas en exil, mais comme un businessman au repos, un serviteur de la Libye en réserve »,...

En savoir plus sur http://www.lemonde.fr/police-justice/article/2017/09/29/bechir-saleh-le-libyen-qui-en-savait-trop_5193195_1653578.html#t9CyAADe4id79zto.99


Se noi (Italia n.d.r.) fossimo un Paese vero, attiveremmo i servizi  speciali (gli stessi che stesero Lo Muscio a piazza San Pietro in Vincoli a Roma), per catturare e trattare a dovere questa m... di persona!
(SSSSHHH!!! senza dir niente al suo amichetto Sarkozy! )

Wednesday, September 27, 2017


25.9.2017 ci dice un giornale danese

Opsigtsvækkende korruptionssag i Norge: Politichef hjalp hashsmuglere

Eirik Jensen er dømt for grov korruption og medvirken til hashsmugling og skal 21 år bag tremmer.

ma parliamo d'Italia?
parliamo di Nigeria?
o di Russia?
NO! Siamo in Norvegia.

Sensazionale vicenda di corruzione in Norvegia:
Il Capo della Polizia aiutava i trafficanti di hashish.
Eirik Jensen è stato condannato per corruzione aggravata e appoggio al traffico di hashish; dovrà passare 21 anni dietro le sbarre.

Tuesday, September 26, 2017


Caro Francesco,
l'opinione che il mondo ha di te sta cambiando, vuoi con il tempo, vuoi in funzione dei tuoi atteggiamenti e del tuo comportamento.
Probabilmente tutti noi abbiamo "non considerato" la tua preparazione e le idee che in base a detta preparazione vengono elaborate.
Tutti, sottoscritto incluso, ti abbiamo sentito e considerato come un buon padre, dotato di fantasia e capace di fornire affetto.
Sei stato molto bravo nel farci "non considerare" il fatto che tu sia un gesuita. 
Essere gesuita, per tradizione, comporta la dote di un pregio e d'un difetto.
Il pregio? La preparazione, la cultura, la prontezza, la dedizione.
Il difetto? La capacità di rappresentare una realtà in un modo che, a priori, non comporti la minima scalfittura ai tuoi principi e a ciò che rappresenti. E questo indipendentemente dai concetti di buono e cattivo.
...ma con l'età...anche tu, qualche piccolo inciampo...

Friday, September 22, 2017


Caro Francesco,

hai fatto bene a prendere una posizione netta contro i preti pedofili.

Ciò che manca nel tuo impegno è:

"Li denuncerò, singolarmente, alle autorità civili competenti"

Tuesday, September 12, 2017


E' un vero e proprio conflitto


-  nucleare? Ma se facciamo di tutto per abbandonarlo!

- nella corsa al petrolio la Francia ha conquistato il controllo di importanti risorse in Basilicata
- nella corsa al petrolio la Francia è stata in prima linea per distruggere l'accordo Berlusconi Gheddafi
- nella guerra del petrolio l'Italia ha perduto gran parte del controllo sulle risorse libiche
- da anni la Francia ha preso  il controllo di gran parte delle più importanti risorse d'idrocarburi italiane: leggi Basilicata.
- l'oleodotto  arriva a Taranto
- Taranto rifiuta una raffineria Total; di rogne ne ha già tante con l'acciaieria
- il porto di Taranto non carica più di tot
- e alla raffineria di Malagrotta (Roma) come ci arriva il mio petrolio?
...ma se Sarkozy aveva programmato tanto bene l'eliminazione di Gheddafi, perché rimaniamo ora bloccati di fronte ad una semplice operazione di trasporto? (semplice? 171 camion cisterna al giorno!) 
Comunque ho l'impressione che l'arma della minaccia e del ricatto sia molto diffusa a livello europeo!

Sunday, September 10, 2017


un po' di casino non guasta

Le Monde 7/9/2017
Mercredi 6 septembre, le ministre de l’écologie Nicolas Hulot a présenté en conseil des ministres une loi promettant, à l’horizon 2040, la fin de l’exploitation pétrolière et gazière sur le territoire français. Le pays ne produisait jusqu’ici que 1 % de sa consommation – et importe les 99 % restants.
ovvero:
Mercoledì 6 settembre, il ministro dell'ecologia Nicolas Hulot ha presentato in consiglio dei ministri una legge che promette, per il 2040, la fine dell'esplorazione petrolio e gas sul territorio francese. Il Paese finora non produceva che l'1% dei suoi consumi. Il restante 99% viene importato.


Frankfurter Allgemeine 7/9/2017
:
Frankreich will kein Erdöl und Gas mehr fördern

Im Kampf gegen den Klimawandel will Frankreich bis 2040 die Förderung von Erdöl und Gas auf seinem Territorium stoppen. Zwar geht es um einen Anteil von nur einem Prozent des Bedarfs – doch der Minister hat noch viel mehr im Sinn.

Nella battaglia contro i CAMBIAMENTI CLIMATICI  
la Francia non effettuerà più ricerche per petrolio e gas  sul suo territorio a partire dal 2040.
Anche se si tratta di una percentuale della domanda - ma il ministro ha molto più in mente-

il Fatto Quotidiano

Comune e Regione contro l’ingrandimento dell’infrastruttura del porto, Total costretta alla contromossa per non perdere l’investimento nel giacimento lucano: il trasporto del greggio verso la raffineria di Malagrotta sarà fatto con le autocisterne (171 cisterne al giorno), con tutto ciò che significa in termini di rischio ambientale. M5s: “Progetto scellerato”. Il professor Marco Ponti: “Un pasticcio, perché nel momento in cui il Paese ha deciso che quella fosse una infrastruttura strategica non è che un altro pezzo può boicottarla”

Wednesday, September 06, 2017

c'era una volta...il tabaccaio
o meglio, il negozio autorizzato dallo Stato 
con l'insegna
"sale e tabacchi"


In quel negozio si compravano tutti gli articoli di monopolio:
...dal sale da cucina alle sigarette, dalle carte da gioco alla pipa, e...udite, udite!..il "chinino di stato".
Non parlo di vera preistoria. Era solo intorno agli anni '50.
Grazie al DDT, arrivato in Italia nel 1944 con l'esercito americano, la malaria italiana era stata "praticamente" debellata. Il chinino però (e non so se a torto o a ragione) veniva comunque considerato un "must", anche perché lo Stato ci caricava una tassa, così come su tabacchi e sale. 
Persone, malate sotto cura o residenti in zone ancora a rischio (ad esempio: alcune paludi calabresi), erano autorizzate a comprare tale medicamento eventualmente insieme alle sigarette o al tabacco da pipa.
Era come tenere in casa l'aspirina.
Se le zanzare che giravano per casa (e se non sbaglio erano ospiti, anche se non molto frequenti, ancora negli anni '50) fossero portatrici o meno di malaria,  non so dirlo. Si pensava comunque che una bella pasticca di chinino non fosse sconsigliabile in caso uno venisse punto. 
Ovviamente, con il progresso, il "chinino di stato" è stato incorporato o fotocopiato in altri medicamenti. Questi nuovi medicamenti non si comprano più dal tabaccaio bensì, come logico, in farmacia.

Monday, September 04, 2017

quando la memoria è breve...

ma vale sempre...ER PIU' PULITO CiA' LA ROGNA!
- tutti ricordano Barcellona
- tutti ricordano Nizza
. tutti ricordano Berlino
- tutti ricordano Bruxelles...aeroporto e metro
- tutti ricordano Parigi
- tutti ricordano Charlie Hebdo
- tutti ricordano Manchester e Londra
- tutti ricordano il WTC di New York
- tutti ricordano Madrid
- tutti ricordano...almeno per ora
e, se proprio insisti,
- San Pietroburgo?
- forse ricordano l'attentato alla sinagoga di Copenhagen
- l'uccisione del regista olandese omonimo del famoso pittore
e, ovviamente,
 ...chi più ne ha più ne metta!
Ma, e dico "MA", chi ricorda:
- carognate multinazionali nell'ex Indocina?
- bombardamenti vari nei Balcani per appoggiare qualcuno dei tanti litiganti.
- generalate varie in Grecia, Sud e Centro America?
- e un tale Massu?
- spedizioni varie di truppe USA in giro per il mondo, spedizioni armate di democrazia esportabile?
- le stragi compiute dalle truppe coloniali, quelle italiane di Badoglio e Graziani incluse?
- per non dimenticare Regina Vittoria-and-Co. del tipo Winston Churchill?
- e le mattanze targate Legione Straniera in tante-delle-tante colonie francesi?
- le stragi d'indigeni americani molto diffuse ai tempi delle spedizioni postcolombiane. Vero!..era nel nome  d'un dio cristiano... ma sopratutto per rapina! "Prima d'ammazzarti per fregarti l'oro, ti battezzo!"
- crociate varie, in nome d'una croce divenuta simbolo di violenza?

ma più brillanti, nel nome d'una pseudo democrazia, troviamo Sarkozy, Obama, Clinton e Cameron. 
(non provare ad aggiungerci altri nomi! verresti denunciato su tutte le ruote!)

e, concludendo, cerchiamo d'essere onesti con noi stessi!