why should I lie?

why should I lie?

Tuesday, January 25, 2011

ACCADEMIA DELLA CRUSCA...

Finalmente qualcosa si muove nella lingua italiana, una delle lingue più statiche e stantie al mondo.
A cinquant'anni dalla creazione felliniana del Paparazzo, creazione che ha contribuito in modo quantomai positivo alla bilancia dell'import-export, abbiamo accettato di buon grado l'introduzione del neologismo derivato:

PAPARAZZARE (verbo regolare transitivo)

Pur non essendo granché eufonico, questo verbo potrebbe in futuro essere utilizzato come merce di scambio nei confronti dei creatori di neologismi informatici quali chattare, cliccare, copia-incolla. C'è però un inconveniente: paparazzare presenta una spiccata consonanza con Papa Ratzinger. Un uso non oculato di questo verbo rischia perciò di farci commettere involontariamente qualche reato legato a religione, capo di stato o simile.
In fondo però, anche noi, quand'anche italiani tradizionalisti, abbiamo diritto a introdurre nuove forme d'espressione nel linguaggio utilizzato a livello mondiale, linguaggio che già annovera, tra le parole più popolari, due classici quali ciao e pizza.

Ma noi non vogliamo fermarci qui. Vogliamo perciò suggerire variazioni importanti, pur se non fondamentali e innovative, al nostro modo di esprimerci, anche a livello nazionale. Dette variazioni sono ispirate ai recenti cambiamenti introdotti nel linguaggio giornalistico, in particolare quello di stampa e TV sinistrorsi.

Questi sono i nostri primi suggerimenti:

- "porca d'una pu...na!" diventerà "maiala d'una escort!" (mi si scusi il toscanismo)
- "fijo de 'na mig..ta" diventerà "rampollo d'una escort"
- "ché m'hai preso pe' na checca?" diventerà "anche tu omofobo?"
- "ar core nun se comanna!" resterà invariato: là comanda Lui.
- "settimo: non rubyare!" pardon!...mi è sfuggita una y...
- "nono: non desiderare la donna d'altri" diventerà "calmi! Ce n'è per tutti!"
- "concussione" sfido chiunque a indicarmi l'infinito del verbo collegato al sostantivo a meno che non sia concutere, ma ne dubito.
- "prostituzione" è un reato? Io credevo che il reato fosse "favoreggiamento della prostituzione" Se così non fosse, vedrei con molta difficoltà il nostro prostituirsi giovanilmente.
QUEGLI STR...ANI DI FRANCESI AVEVANO BOLLATO IL LIBRO DI ORIANA FALLACI: "ISTIGAZIONE ALL'ODIO RAZZIALE"!

Al Qaeda fa invece di tutto per farsi amare, anche negli stessi Paesi islamici!

Egitto: Strage di Alessandria
Algeria: disordini e morti
Tunisia: disordini e morti
Albania: disordini e morti

L'export di Al Qaeda segna un saldo attivo molto importante: Mosca, quasi 40 morti e oltre 150 feriti.

Lo diciamo anche a Carla: cerca di non fare la snob buona. Contentati di fare la snob bbona!

Wednesday, January 12, 2011

STATUTI MOLTO SPECIALI

Il primo che a 65 anni dalla fine della 2a guerra mondiale tenterà di giustificare l'esistenza di 5 (cinque!) regioni a statuto speciale su un totale di 20 regioni (UN QUARTO del totale!!! Capite? UN QUARTO!!!) deve essere esposto alla gogna in piazza Montecitorio quale simbolo eterno dell'ipocrisia cogliona del popolo italiano!!!
Le notizie più recenti ci danno il Bellunese in marcia verso il Trentino Alto Adige. Perché? Ma ve lo chiedete? Trattamento fiscale? ACCISE? Amministrazione meno burocratizzata in quanto meno italiana? Non me lo dite! Non basta?
Così festeggiamo i 150 anni dell'unità d'Italia!
Siamo uniti? Certo: appiccicati insieme da un collante di cui nessuno ricorda la formula. Dovremmo chiedere alla massoneria inglese! Loro sanno come l'hanno fatto.
E così, dopo 65 anni abbiamo questa situazione che, inquadrata in uno scenario europeo, non avrebbe ragione di esistere.
Poi, gli ipocritoni si meravigliano delle aspirazioni indipendentiste (per ora federaliste) dei Padani!
Il principio generale è: ognuno cerchi di farsi i cavoli propri!
Dunque 150 anni d'Italia e 65 anni di statuti speciali. Un bel record! Qualcuno ce lo invidia? Non credo proprio!
Per quanto mi risulta la Spagna e la Francia hanno qualcosa di speciale nei dintorni dei Pirenei. Forse la Francia ha anche qualche anomalia dalle parti di Alsazia e Lorena.
Il Belgio non conta in quanto praticamente non esiste più come unità.
Credo che in Germania il periodo di transizione legato alla riunificazione sia terminato. Quindi?
Noi. I più antichi e nobili. Creatori del Diritto Romano (più opportuno sarebbe chiamarlo in buon Padano: il Dritto Romano). Noi siamo bellamente spezzettati in regioni di prima categoria e regioni di seconda classe.
Continuare così, imbrogliando i cittadini del Paese, mi sembra una di quelle carognate pazzesche cui siamo stati abituati, sin dalla fondazione del Paese, da governi spesso improvvisatori, dal dittatore che ha tenuto banco per un ventennio, dai grandi nomi democristiani che hanno fatto del loro meglio per proteggere gli interessi del Vaticano.
Tra le regioni a statuto speciale non contiamo ovviamente né il Vaticano, né San Marino, né i Cavalieri di Malta. Non resisto quasi alla tentazione d'infilarci l'Opus Dei con la sua extraterritorialità (Sant Apollinare).
E poi ci lamentiamo delle aspirazioni padane?
Ma mi faccia il piacere!!! direbbe il Nostro.
I PRIVATI E L' UNIVERSITA'

Nel 1958 (preistoria?) ho cominciato a preparare la mia tesi di laurea in ingegneria chimica, tesi sperimentale dal titolo "Processo per la produzione di silicio iperpuro per elettronica". Il lavoro di sviluppo teorico e sperimentale del processo avveniva nei laboratori dell'Istituto di Metallurgia della Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Roma. Durata circa 18 mesi.
In questo periodo, sebbene ancora studente, ho ricevuto dalla Società Montecatini (più tardi Montedison) uno stipendio mensile di 30,000 lire pari a ca.15 €. Da sottolineare il fatto che in quel periodo un lavoratore dell'industria percepiva 13 mensilità di 40-50 mila lire/mese.
In parallelo un mio collega studiava i processi di produzione e utilizzo dei dodecaborani quali possibili propellenti per missili. Uno stipendio simile al mio veniva pagato dalla NASA.
Inizio 1960 ci siamo laureati.
La facoltà d'Ingegneria dell'Università di Roma ci ha spinti a partecipare al programma di realizzazione industriale dei due separati progetti. Non conosco le decisioni del mio collega riguardo alla NASA. Io ho seguito per un breve periodo la messa a punto in fase sperimentale su pilota del processo da me sviluppato; poi ho cambiato datore di lavoro trasferendomi, per mia scelta, all'estero dove ho lavorato su altri progetti di ricerca e sviluppo.
Né la Montedison né la NASA hanno acquistato potere, e quindi opportunità di comando, all'interno della Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Roma.
Il beneficio che hanno tratto dall'operazione si può riassumere così:
- contatti frequenti con il corpo docente per verificare avanzamento lavori e discutere eventuali modifiche dei programmi.
- suggerimenti basati sull'esperienza industriale della società e discussioni volte a ottenere possibili miglioramenti di stime di costi e tempi.
- processo a livello sperimentale di laboratorio che più tardi, una volta verificatone la validità su impianto pilota, ha permesso la realizzazione dell'impianto di Merano.
Ripeto: fino a produzione del progetto cartaceo a conclusione del lavoro sperimentale di ricerca, il potere decisionale (nei limiti del budget stabilito dalla Montecatini) è rimasto sempre nelle mani del Direttore dell'Istituto di Metallurgia della facoltà d'Ingegneria dell'Università di Roma.

Se questo è stato fatto nel periodo 1958-1960 non vedo perché, a seguito dell'imbecillità dei molti politicastri che hanno messo le mani sul tèma insegnamento (valgano come esempio:Iervolino, Berlinguer, Fioroni), l'Italia dovrebbe continuare a rifiutare l'iniziativa dei privati.
Questa, non solo permette a organismi statali di mettere in cantiere progetti importantissimi, progetti che lo stato in generale non avrebbe la capacità di finanziare, ma inserisce allo stesso tempo nella mente del ricercatore i concetti di tempi, rese, profitti. (Il MIT di Boston-USA è il simbolo mondiale di questa mentalità e di questo modus operandi).
Attenzione: i privati vogliono i più bravi.
Lo stato obietta: che facciamo con le Università più scamuffe?
Risposta:
Stato! Datti da fare per selezionarle, chiudendone qualcuna, migliorane lo standard e dedica a quelle università i tuoi fondi limitati per la ricerca.
Sorry per quelli che credono ancora alle frescacce marxiane o marxiste! Se non ci sono i soldoni dei privati, tranne rare eccezioni (vedi progetto Manhattan), la ricerca va a farsi fottere.
TRA ASSUNTA E RACHELE

Il nostro GF è proprio vittima delle donne.
Immaginava d'aver già dato in quanto una moglie l'aveva avuta. E invece no.
Prescindiamo dalla Tulliani che si è trascinata appresso un'intera famiglia. In fondo Elisabetta è un bel nome. Ricorda regine regnanti e d'un tempo: solamente molto più belloccia delle coronate.
Quello che preoccupa invece è l'abbinata Assunta e Rachele. Sinceramente, una persona che di gossip non se ne intende, quale il sottoscritto, allorché ha sentito parlare di Rachele ha immaginato che si chiamasse in causa la fu signora Mussolini.
E il sottoscritto, ingenuo a digiuno di gossip, ha pensato:

- perché andare a disturbare una buonanima che per di più degli affari politici del marito non sapeva granché? (qualcosa in più conosceva probabilmente dei suoi affari sentimentali)
- perché cercare l'eredità spirituale d'una signora paziente e rassegnata che si occupava quasi esclusivamente dell'educazione dei figli?

Poi ho capito: donna Rachele non c'entra niente!

- donna Assunta basta a ricordargli i doveri ereditati dai suoi trascorsi di ragazzo intraprendente caratterizzato dal braccino anchilosato.
- la coscienza forse gli rimorde per essere stato (superficialmente e molto ingannevolmente, è vero) in combutta con decentratori di professione, quali Bossi, Calderoli e addirittura Borghezio! E il Fascismo, sempre nel suo cuore, non gli impone di lottare per mantenere un Paese unito e centralista?
- si propone per caso di rientrare rapidamente nelle linee per non subire più bacchettate da donna Assunta? "Ohoh ragazzo! L'eredità morale di Giorgio me la devi rispettare! Prima ti metti la kippah. Poi dici che Mussolini qualche stronzata l'ha fatta. Sposi un programma di governo che contiene il federalismo. Pazziamo?
L'avessi saputo mi sarei coltivata Storace!"
- Il ragazzo però soffre: che fare? Arruffianarsi con gli extracomunitari in vista d'un Futuro (e Libertà? poi vedremo) così da rimpiazzare le antiche legioni di Ascari con squadre di Bengalesi? Sputtanare al massimo quel governante profittatore, mandrillo, filorusso, trapiantato e liftato, oltre che distruttore della dignità del politichese? Questo è il primo must.
- Ohoh ragazzo. Ma non vorrai mica fermarti là! 'Sto federalismo! Lo vogliamo sabotare oppure no? Ricordati che i miei concittadini calabresi i soldi per i servizi sociali e sanitari, in quantità molto più grande di quella dei milanesi (i soldi...non i servizi), da qualche parte li devono tirar fuori. Ti aspetti che Bossi ti lasci qualche briciola? Ma dico! Perché Giorgio ha scommesso su di te?
- Ma non converrebbe insegnargli a lavorare meglio, a tagliar fuori la 'ndrangheta, a imparare qualcosa da Brunetta (scusa la bestemmia!)?
- Allora sei proprio senza speranza! Ti sei imborghesito di brutto. Ci scommetto che tra una bella camicia nera e un cashemirino sceglieresti il secondo! Guarda! Un'ultima prova. Poi non ne parliamo più. Mi vendi quattro o cinque dei tuoi a Vendola così siamo sicuri che almeno quelli al federalismo si opporranno! O almeno così credo! Che tristezza ragazzo mio. Chi glie lo dice a Giorgio?