why should I lie?

why should I lie?

Sunday, April 28, 2019



Secondo quanto leggo,
 l'unica persona da insultare impunemente, senza cioè rischiare una qualche querela, è Donald Trump.
Ogni giorno il nostro Donald viene accusato di qualcosa di nuovo che, ovviamente, avrebbe commesso con l'aiuto e l'assistenza della Russia.
E, secondo il nostro modo di vedere: "ormai ci ha fatto il callo!"
Se non ci si fermasse ai titoli dei giornali, si potrebbe però affermare che al nostro Donald è riuscito, con relativa facilità, qualcosa in cui avevano fallito personaggi quali Hitler e Napoleone: la conquista della Russia.
E non solo!
Ha aggiunto al suo medagliere una relativa pace commerciale con l'Oriente. 
Giappone e Cina, anche se con metodi diversi, hanno raggiunto sviluppi industriali favolosi. 
La Corea (ché ora ci sembra opportuno averle, le due. per lo meno nei desideri di tutti, riunificate) ci inonda di prodotti industriali e di tecnologie varie. 
Che altro aspettiamo da Donald?
Io lo so
ma considerando l'ipocrisia che gira e impera, 
non mi azzardo a dirlo. (*)


(*) ma sì! la liberalizzazione completa delle economie


Il triste destino d'un poeta

Gli era andata bene con Gerusalemme e, da quel momento, il suo spirito non viveva che per la liberazione.

Purtroppo ci sono voluti svariati mesi prima di riuscire a ottenere quello che sognava. Sì, è vero, i criminali della Gestapo fuggivano in bus militari poche ore prima dell'ingresso degli americani a Roma, ma la triste storia, durata mesi, si concluse solo poco più tardi con il defenestramento di quel poveraccio ragazzetto apprendista-carogna ad opera di incazzati-promossi-partigiani.
Un Kappler avrebbe continuato a sognare lo sbarramento militare di quella strada che portava il nome del poeta, i riflettori accesi per tutta la durata della notte, le musiche di bande teutoniche che  massacravano "i santissimi" della popolazione nelle ore notturne.
Della sua strada, ovvero della strada che portava il  nome del poeta, si era salvata una gran parte; a questo ci aveva pensato una bella linea tranviaria che, anche se poco attiva a causa della guerra, essendo situata al fondo della valle tra Esquilino e Laterano, rendeva impossibile la continuazione della kermesse nazista verso nord.
Non che non rompessero i santissimi con la loro musica notturna anche a quelli del colle Esquilino! Si sentiva fino alla piazza della concorrenza toscana!
Il Poeta vede la sua strada liberarsi! Via i riflettori, via gli altoparlanti bandistici, via sentinelle e carogne-in-libera-uscita! 
Timidamente su quel tratto di strada si affacciano ora il museo a ricordo, un'agenzia immigrati, un asilo per bambini, qualche istituto religioso, un meccanico auto. Toh! Una vita normale.
Ma non ti illudere Poeta-amante-della-liberazione è vero, ma amante anche della libertà, immagino.
E' vero! Il tram ora funziona, doppiato addirittura da autobus e fiumi di auto. 
Ma...ma...allora traversiamo!
Un cantiere colossale prelude. Guardia armata, ma senza  bande notturne assordanti, pronta però a intervenire qualora la situazione lo richieda.
Il Poeta si guarda intorno...toh! ma lì c'era la polizia e adesso i carabinieri? Che confusione! E la polizia? Girato l'angolo! 
"Che confusione...ma è sempre la mia strada!"
E il mio collega? Quello che, se ci fossimo incontrati, forse avrebbe sognato di sbattermi in un qualche girone dell'inferno? Vediamo come se la cava.
"Dante!..oh Dante!"
"E tu chi sei?"
"Come chi so'? So' antico quasi quanto te. Tu co'la piazza e io co'sta strada lunga che arriva dall'archi là in fondo!"
"Ma sai che quasi quasi non ti riconoscevo...è vero. Tu sei quello fissato co' Gerusalemme! Ma ai tempi miei era impossibile trovare quello che avresti scritto più tardi. E' vero però. A me rovinano la piazza e a te cambiano la strada. Questi non rispettano più nessuno!"
"Sai se ci metteranno pure musica e riflettori?"
"Boh! Non ci dicono mica tutto qui. La musica di notte spero proprio di no a meno che non si mettano d'accordo con i colleghi d'oltr'Alpe e ci ammollano Eine kleine Nachtmusik! Non se po' mai di'.  Vuoi però un consiglio?.. Nun ce pensà!"





Tuesday, April 23, 2019



Zelensky vs Grillo

la cronaca ci dice che hanno in comune la verve comica.
A quanto si dice e si scrive di questa, ovvero della verve comica, ambedue ne hanno fatto buon uso.  
Grillo è stato molto astuto. Lo ha dimostrato:
- non candidandosi alle elezioni italiane, 
- lasciando così le rogne ai suoi, 
- effettuando comunque il cambio da comicità a incazzatura.
Zelensky?.. sarà tutto da vedere.
Immagino che le prime operazioni saranno le più semplici: molti vorranno andare con il vincitore!
Poi? C'è una guerra di mezzo...e un'economia da ristrutturare.
Penso che Zelensky, mettendoci la faccia, abbia voluto interpretare i desideri principali del popolo ucraino, ovvero:
- in primo luogo "basta guerra" 
- in secondo luogo "sfruttiamo una posizione geografica invidiabile (porto di Odessa; ferrovia Kiev-UE; l'ottimo vino della Transnistria proprio alla porta a fianco)" 
- ma, sopratutto "battiamoci per un'economia un po' più florida!"
Programma? Al suo posto lancerei: 
a - gas in cambio di pace in Crimea e dintorni 
     e, sempre con Mosca, 
b -ti porto in casa i vantaggi dell'EU che non aspetta altro
     e, ancora, 
c -fin quando c'è Trump c'è speranza! Io l'adoro (???)...e Putin pure!

(L'unica a incavolarsi potrebbe essere la Germania che ha speso e continua a spendere un bel po' di quattrini per i due gasdotti che bypassano l'Ucraina... Mah!)


Sunday, April 21, 2019



.....quanto è semplice finire indagato!..e, ancor più, condannato


Con 134,000 leggi a disposizione, un qualsiasi magistrato, anche quello che ha preso il 18 politico a tutti gli esami, può trovare una buona ragione per incriminare qualcuno.

E' vero però che tutti noi forniamo un aiuto...con la nostra ignoranza!
Dimentichiamo forse il famoso "ignorantia legis non excusat"?
E allora!?!?!? Che fare in questi casi?
Prima d'una qualsiasi azione, dichiarazione, sogno o desiderio...
consultiamo un principe del foro. 
Non è garantito che l'operazione ci proteggerà dalle ire della magistratura, in quanto, anche se un leguleio di leggi ne conosce e ne capisce più di noi,  la sua interpretazione potrebbe non coincidere con quella del giudice che ci capiterà.
Ci sono tre gradi di giudizio però, ci dicono.
Bravo! E chi li paga 'sti tre gradi?
E il risultato quale sarà?
Che se sei un delinquente vero e ricco un qualche cavillo lo trovi sempre e con ciò scoraggi il Foro scodellando fior fiore d'avvocati, capaci questi di smontare tutti insieme le accuse relative a 133,999 procedimenti. Un-rischio-uno c'è sempre.
Nel frattempo, dati i tempi, avrai pure diritto alla pensione!
...e se dopo qualche anno di galera ti riconoscono innocente avrai anche diritto agli arretrati (liquidati, ovviamente, con tempistica statale).
L'esperienza latina l'abbiamo accumulata religiosamente!





Chaîne Saint Antoine


Non credo sia una questione di obbligo costituzionale;

però esiste e funziona. Parlo della Francia.
Alcune SpA, di cui lo Stato possiede la maggioranza del pacchetto azionario, sono regolarmente quotate in Borsa.
A loro volta queste società hanno ciascuna una partecipazione azionaria in 4 o 5 altre società quotate in Borsa. Ognuna di queste ultime ha al suo interno pacchetti di azioni di altre 4 o 5 società.
Supponiamo ora che una società americana, cinese, italiana o simile dia inizio a una scalata acquistando grandi quantità di azioni d'una determinata società X. 
Il Governo Francese potrà intervenire a favore o contro la scalata utilizzando anche le azioni possedute dalle società che potranno, anche individualmente, schierarsi contro il passaggio di X in mani straniere.
Questa catena di Sant'Antonio ha sempre funzionato e ha permesso di evitare la migrazione di alcune società particolarmente appetibili verso enti controllanti giudicati, a livello statale, particolarmente pericolosi.







...e quest'anno Pasqua e Natale cadono lo stesso giorno!

Che una sia di resurrezione e l'altro sia invece di celebrazione di glorie che furono - anche se ora un po' nascoste sotto mucchi d'immondizia - è irrilevante. 
Senza alcuna difficoltà siamo capaci di mescolare sacro e profano con l'ausilio della "magnata classica" insieme ai familiari e parenti che ci cadono a tiro.

Friday, April 19, 2019



Un titolo del New York Times di oggi 19/04/2019 (in rete)
Non so se si applichi alla Casa Bianca in generale o sia destinato al suo inquilino attuale. 
(non ho letto il contenuto dell'articolo in quanto non è consentito farlo ai non paganti un abbonamento)
Considerando la posizione non definibile "friendly" del quotidiano nei confronti dell'attuale inquilino della Casa Bianca, devo necessariamente concludere che Il NYT ce l'abbia proprio con lui.
In ogni caso, qualsiasi cosa sia contenuta nell'articolo, questo titolo ci permette di trarre una lezione di "democrazia", da un lato, di "compagni l'Unità non lo dice!", dall'altro.


A Portrait of the White House and Its Culture of Dishonesty











Monday, April 15, 2019



Ma questo Riccardi-SantEgidio...

- quali sono i suoi poteri e chi glie li ha concessi?
- Non deve rispettare le leggi - anche quelle internazionali - come tutti i cittadini italiani?
- Perché a Lui sono concessi poteri che al comune cittadino sono, se non vietati, centellinati?
- Quali sono i rapporti della sua organizzazione con Opus Dei, IOR, ed altre vaticanate?
- Non sarebbe un dovere del governo centrale italiano spiegare a noi "popolo bue" quali 
sono i poteri "ufficiali" dell'organizzazione e del suo Capo indiscusso
- E chi glie li ha concessi?

Questo lo chiedo in quanto, in più d'una occasione, sono stato contattato (esempio: offerta 
d'aiuto (?) - per altro non richiesta e quindi rifiutata - al compimento dei miei 80 anni).
Grazie a chi non mi denuncerà per interferenze in un qualche accordo stato-chiesa 




Sunday, April 14, 2019



Mai così divisi!
Ci vorrebbe un conflitto mondiale no.3...ma, ma,
ci mancherebbe comunque un nuovo gen.Marshall per aggiustare le cose alla fine della litigata!
La guerra di Siria ha dimostrato che, non solo siamo divisi,  siamo sopratutto rincoglioniti.
E' vero. Dietro c'è il business, ma c'è anche criminale imbecillità e impreparazione politica.
E questo è stato dimostrato a chiare lettere da due individui onnipotenti:
- prima tale Obama dichiara: il governo siriano è responsabile di stragi e persecuzioni. Andiamo a dare un aiuto a quelli che si ribellano. (nota: quelli che si ribellano hanno idee religiose -e probabilmente eco-finanziarie- molto simili a quelle dei khomeneisti più accesi).
- risponde il più riflessivo Putin che da tempo sostiene il presidente Assad figlio e i suoi programmi di sviluppo. La Siria di Assad e con Assad è tollerante da un punto di vista religioso, a meno che non sorgano contrasti sul piano civile e militare. Se questo è giudicato con favore dalla maggioranza della popolazione e dai Paesi europei, è però considerato inaccettabile per i più ortodossi baciapile, in particolare quelli in provincia di Aleppo. Sono probabilmente ancora più incavolati al ricordo del bombardamento con cui Assad padre aveva risolto, anni prima, una situazione analoga nella stessa medesima provincia.
'Stavolta, anche grazie all'intervento di Obama, il tutto non viene risolto con il classico bombardamento dei ribelli. Sembra non sia sufficiente. 
Obama certamente pensa che questa sia un'ottima occasione per ricordare ai russi di Putin che dalle parti del Mediterraneo una qualcosa contano anche loro. L'Abbronzato organizza il primo intervento USA.
E a questo punto il gran casino è inevitabile. La Turchia non ho capito bene con chi si schieri. So solo che permette il passaggio di convogli strategici (armi e petrolio da e per chi?) sulle sue strade di confine.
I Curdi, ovviamente, ne approfittano per cercar di realizzare il loro sogno d'indipendenza.
Gli USA, con la scusa della Crimea, tentano di bloccare la flotta russa nel mar Nero, ma arrivano con un tantin di ritardo: i russi hanno già stabilito una loro base sulla costa siriana.
E, finora, credo che tra morti, schiavizzati, esuli e mentalmente distrutti, siamo a livelli simili a quelli d'una guerra mondiale.
Sembra si reclamizzi una pace con tanti vincitori...








Saturday, April 13, 2019


leggo sulla stampa


Libia, volo segreto Ciampino-Bengasi. Di Feo: "Emissari di Haftar hanno incontrato Conte"

Lunedì 8 aprile alle 17 un aereo è decollato da Ciampino diretto verso la Libia: era il volo privato che trasportava una delegazione di emissari del generale Haftar. Obiettivo della loro missione segreta era incontrare il premier italiano Giuseppe Conte, che infatti è arrivato in ritardo a Milano dove era atteso al Museo del design. Sullo sfondo, il ruolo italiano nella gestione della mediazione in Libia.
La ricostruzione di Gianluca Di Feo

L'ARTICOLO - La trattativa Italia-Libia, vertice a Roma con gli emissari del generale



Libia, un altro volo segreto. Di Feo: ''Il figlio di Haftar in Francia prima dell'offensiva su Tripoli''

Dopo il volo di pace compiuto da una delegazione del generale Haftar per incontrare il premier Conte, un altro volo, stavolta dalla caratteristiche belliche, potrebbe essere stato determinante per l'offensiva su Tripoli. Lo scorso 5 aprile l'aereo utilizzato dal generale Haftar è decollato da Parigi per raggiungere Bengasi: questo dimostra che lo scorso 4 aprile il figlio del generale era a Parigi per tenere degli incontri. La presenza di Saddam Haftar, comandante militare delle forze di Bengasi, nella capitale francese, era stata tenuta nascosta ed è stata individuata grazie alla traccia di questo volo.

14 APRILE 2019
Non ho ancora letto i giornali.

Qualcuno volerà anche oggi. 
Forse  un qualche superuomo che, a livello internazionale, si attribuisce poteri che NESSUNO, AUTORIZZATO A FARLO, gli ha mai conferito.



Thursday, April 11, 2019



scrive DAGOSPIA in un lungo post (sempre al top) 

eccone un mini-mini estratto:

"LA QUINTA COLONNA DI MACRON –
MENTRE LA DIPLOMAZIA ITALIANA È IMPEGNATA A ORGANIZZARE LA CONFERENZA DI PALERMO PER DARE STABILITÀ ALLA LIBIA -RICCARDI E LA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO HANNO ORGANIZZATO UN PANEL PARALLELO –
 IL FASTIDIO DELLA FARNESINA E I COLLOQUI CON MACRON PER GESTIRE LA ZONA DEL FEZZAN"

nota: questo è. in ogni caso, onesto, esplicito e chiaro

ri-nota:
Anche io avevo pubblicato qualcosa sul mio blog una qualcosa basata su considerazioni puramente tecnico-economiche-pocopolitiche della situazione.

Questa qualcosa è stata però cancellata. Da chi?*
La ragione? 
Forse perché citava alcuni aspetti urano-gas-petroliferi che caratterizzano le regioni visitate dal duo Macron-Riccardi e i Paesi confinanti - per tradizione francofoni e franco controllati?

abbiamo per caso una nuova OVRA?







Wednesday, April 10, 2019


chi gestisce l'OVRA di oggi (2019)?
OVRA
Polizia segreta

Descrizione

L'OVRA è stata la polizia segreta dell'Italia fascista dal 1930 al 1943 e nella Repubblica Sociale Italiana dal 1943 al 1945. Il termine OVRA viene però comunemente utilizzato per riferirsi, più genericamente, alla polizia politica fascista attiva anche in precedenza, in particolare da dopo il 1926. Wikipedia

Scompare dalla rete qualsiasi informazione "non 100% benevola" relativa a tale Riccardi fondatore della Comunità di Sant'Egidio.
Tra queste? La passeggiata libica con Macron.
Guarda caso!.. poche ore prima che si scatenasse la bagarre!
Chi ha il potere d'intervenire eliminando dalla rete quanto non gradito a certe persone?
Abbiamo ripristinato l'OVRA?
E, se questo è il caso, indicate per lo meno il suo indirizzo.
Ai vecchi tempi aveva gli uffici a Corso Vittorio, Roma.

Monday, April 08, 2019


la Repubblica titola un servizio in rete

......

Haftar bombarda l'aeroporto di Tripoli. Si combatte in città: morti e civili in fuga


minicommento:

che fuggano i civili, d'accordo, ma i morti!?!?!?

perché non cambiare nome?

UPME
ovvero
Unione
PoliticoMilitare
Europea


La NATO compie 70 anni.

Era stata inventata, giustamente, per scoraggiare ed eventualmente combattere, l'aggressività marxista in giro per l'Europa alla fine del secondo conflitto mondiale.
Esposizione massima al contagio comunista: Italia e Francia. 
Dei due Paesi l'Italia era la più esposta in quanto confinante con la Jugoslavia del maresciallo Tito che, in quei tempi, era molto amico dei sovietici.
I promotori dell'iniziativa NATO hanno organizzato il tutto in modo oculato e intelligente.
Il comando supremo dell'organizzazione venne installato a Parigi, ovvero sufficientemente lontano dalle aree d'un eventuale conflitto armato di frontiera. 
Dobbiamo riconoscere che, considerato il periodo storico, l'iniziativa era tutt'altro che riprovevole.
In seguito però:
- una volta comparso sulla scena tal Gorbachov, 
- avviata allo spezzettamento la grande Jugoslavia,
- scomparsi i dittatori di rincalzo da Polonia, Romania e Bulgaria, 
- per non parlare della concorde, imponente e grandiosa dichiarazione d'indipendenza delle repubbliche baltiche, 
un certo ridimensionamento della NATO e dei relativi costi sarebbero stati desiderabili.
Nel frattempo però, già negli anni '70, la sede dell'organizzazione era stata spostata dalla Francia in Belgio.
A questo proposito le spiegazioni e giustificazioni dello spostamento sono molteplici. 
La Francia, infatti, in quel periodo (anni '60-70) era, o era stata attiva militarmente in Algeria, Ciad, Mali e, chi più ne ha più ne metta. Non sarebbe stato quindi ragionevole mantenere in uno Stato guerraiolo l'alto comando di un'organizzazione multinazionale come la NATO. 
Altra ragione: la Francia (così come il Regno Unito) aveva la sua propria bomba atomica. 
A differenza dello stato di Sua Maestà, la Francia faceva girare sulla testa dei suoi sudditi a protezione dell'hexagone, 24 ore su 24, un certo numero di Mirages (se non sbaglio 4 per turno) con a bordo la famosa A e il collegamento diretto con la valigetta di monsieur le Président. 
In caso di attacco alla Francia, detti Mirages (che decollavano dall'aeroporto Pierre Curie, non lontano dall'Atlantico e dai Pirenei) avrebbero potuto esercitare la loro vendetta  sui seguenti Paesi:
Svizzera, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Germani(e),Regno Unito, Irlanda, Spagna, Portogallo, Austria e, forse, prima di esser costretti ad una qualche forma di atterraggio per mancanza di carburante, su Jugoslavia, Paesi Scandinavi, Ungheria, Polonia e Cecoslovacchia. Certamente non sull'URSS poiché non avevano autonomia di volo sufficiente, fosse anche per una missione suicida.
Immagino che la NATO non approvasse questa forma di dichiarata supremazia d'un Paese ufficialmente "guerraiolo", ragione per cui si era deciso lo spostamento da Parigi a Bruxelles/Mons. 
Ma stiamo parlando ancora degli anni '70-80 o giù/su di lì.
E ritorniamo per un istante alla rifondazione dell'Europa. 
Era nata l'Unione Europea. La sua composizione non coincideva, se non in una parte limitata, con l'Europa geografica.
E poi?
Crollo del comunismo in Germania Est, Ungheria, Repubblica Ceca etc. Spezzettamento della Jugoslavia.
Che fare? Rinunciare a quello spettacoloso giro d'affari chiamato NATO?
No. Mettiamo nel calderone anche quelli che, ex-comunisti, desiderano uniformarsi al più presto agli usi e consumi occidentali, alleanze militari comprese. 
Contro l'URSS? Che ce frega! Quella non esiste più. Sì! Lo dici te! No! Sì! No!...
Restano fuori Svezia (per dichiarata eterna neutralità) e Finlandia, la cui indipendenza è legata ad una convenzione di neutralità con l'Unione Sovietica e eredi della stessa.
E il giro d'affari non può che aumentare!
Infatti i guerraioli per tradizione (leggasi Francia e Germania) pensano addirittura di mettere in cantiere un esercito in comune. 
Immagino in parallelo con la NATO.
(Non ho approfondito l'argomento, ma credo ci siano dei finanziatori/fornitori che, negli ultimi tempi, F-35 a parte, non hanno ricevuto commesse sufficientemente interessanti)
Qualcosa bisogna pur fare per far quadrare i bilanci!




Monday, April 01, 2019

Scrive oggi la Pravda

Nella famosa edizione americana di The National Interest, è apparso un articolo in cui sono descritte le dichiarazioni dei capi degli stati membri dell'Alleanza del Nord Atlantico. Va notato che quasi trent'anni fa, nel 1990, i leader dei paesi del blocco della NATO fecero una seria promessa al capo dell'URSS Mikhail Gorbaciov. Quindi hanno sottolineato che non si sarebbero espansi verso est. Tuttavia, più tardi queste promesse furono dimenticate.


Aprile 2 le Figaro!

Le gouvernement estonien développe une intelligence artificielle qui devra arbitrer de façon autonome des affaires de délits mineurs. Une première mondiale.

Non erano perciò fesserie quelle che scrivevo qualche giorno fa!

"Giustizia elettronica? Why not?


sarebbe certamente migliore di quella tarata da preconcetti, tradizioni, religioni, politica."