why should I lie?

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Sunday, April 28, 2019

Il triste destino d'un poeta

Gli era andata bene con Gerusalemme e, da quel momento, il suo spirito non viveva che per la liberazione.

Purtroppo ci sono voluti svariati mesi prima di riuscire a ottenere quello che sognava. Sì, è vero, i criminali della Gestapo fuggivano in bus militari poche ore prima dell'ingresso degli americani a Roma, ma la triste storia, durata mesi, si concluse solo poco più tardi con il defenestramento di quel poveraccio ragazzetto apprendista-carogna ad opera di incazzati-promossi-partigiani.
Un Kappler avrebbe continuato a sognare lo sbarramento militare di quella strada che portava il nome del poeta, i riflettori accesi per tutta la durata della notte, le musiche di bande teutoniche che  massacravano "i santissimi" della popolazione nelle ore notturne.
Della sua strada, ovvero della strada che portava il  nome del poeta, si era salvata una gran parte; a questo ci aveva pensato una bella linea tranviaria che, anche se poco attiva a causa della guerra, essendo situata al fondo della valle tra Esquilino e Laterano, rendeva impossibile la continuazione della kermesse nazista verso nord.
Non che non rompessero i santissimi con la loro musica notturna anche a quelli del colle Esquilino! Si sentiva fino alla piazza della concorrenza toscana!
Il Poeta vede la sua strada liberarsi! Via i riflettori, via gli altoparlanti bandistici, via sentinelle e carogne-in-libera-uscita! 
Timidamente su quel tratto di strada si affacciano ora il museo a ricordo, un'agenzia immigrati, un asilo per bambini, qualche istituto religioso, un meccanico auto. Toh! Una vita normale.
Ma non ti illudere Poeta-amante-della-liberazione è vero, ma amante anche della libertà, immagino.
E' vero! Il tram ora funziona, doppiato addirittura da autobus e fiumi di auto. 
Ma...ma...allora traversiamo!
Un cantiere colossale prelude. Guardia armata, ma senza  bande notturne assordanti, pronta però a intervenire qualora la situazione lo richieda.
Il Poeta si guarda intorno...toh! ma lì c'era la polizia e adesso i carabinieri? Che confusione! E la polizia? Girato l'angolo! 
"Che confusione...ma è sempre la mia strada!"
E il mio collega? Quello che, se ci fossimo incontrati, forse avrebbe sognato di sbattermi in un qualche girone dell'inferno? Vediamo come se la cava.
"Dante!..oh Dante!"
"E tu chi sei?"
"Come chi so'? So' antico quasi quanto te. Tu co'la piazza e io co'sta strada lunga che arriva dall'archi là in fondo!"
"Ma sai che quasi quasi non ti riconoscevo...è vero. Tu sei quello fissato co' Gerusalemme! Ma ai tempi miei era impossibile trovare quello che avresti scritto più tardi. E' vero però. A me rovinano la piazza e a te cambiano la strada. Questi non rispettano più nessuno!"
"Sai se ci metteranno pure musica e riflettori?"
"Boh! Non ci dicono mica tutto qui. La musica di notte spero proprio di no a meno che non si mettano d'accordo con i colleghi d'oltr'Alpe e ci ammollano Eine kleine Nachtmusik! Non se po' mai di'.  Vuoi però un consiglio?.. Nun ce pensà!"





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