why should I lie?

why should I lie?

Tuesday, June 25, 2013

La logica dell'illogico, ma basta che sia così!

Avendo l'imputato commesso il reato di concussione nella sua forma più grave, lo condanniamo al massimo della pena. E' vero che i due personaggi vittime della concussione hanno dichiarato di non essere state oggetto di tentativi di concussione, ma ora indagheremo  su di loro per accertare che hanno dichiarato il falso. Nel qual caso li processeremo per falsa testimonianza. E saranno cavoli amari per loro! Nel frattempo, la loro testimonianza non conta una beata fava, perché se contasse qualcosa, ci toccherebbe assolvere l'imputato.

Monday, June 24, 2013

la vendetta dei trombati comunisti

Nel 1994 ex?-comunisti e sinistrorsi d'ogni estrazione e d'ogni rango, da Occhetto a Bertinotti, a d'Alema, a Cossutta, a Napolitano, a tutti quelli che si erano battuti in un modo o nell'altro contro la democrazia cristiana e collegati, che a suo tempo avevano gioito alla notizia dell'invasione sovietica dell'Ungheria e che  probabilmente ancora sbigottiti  dal crollo del muro di Berlino, avevano pianto al crollo del Partito Comunista Sovietico e del suo erede  Comunista Europeo (il sogno di Enrico Berlinguer), che si erano salvati da tangentopoli sacrificando un unico conta-un-cavolo Greganti, certi della distruzione dell'avversario grazie anche all'azione del politicamente amorfo Di Pietro, si ritrovavano riuniti sotto una Quercia, scomodamente piantata su una falce e martello, e in movimenti rossi collegati. Questi movimenti, di varia tonalità comunistoide, si erano resi necessari per raccattare anche i voti di quegli elettori che, quercia o meno, ritenevano, da una parte che:
a - la vecchia nomenclatura mangiasse ancora i bambini, o al contrario
b - non convinti dalla proposta di Occhetto, si sentivano nella Quercia come dei rossi scoloriti e troppo contagiati dalla democrazia. 
Erano comunque in tanti: tutti certi di poter finalmente subentrare al dominio dei borghesi democristiani.
E che succede?
Viene fuori un imprenditore del cavolo, che solo da poco copre con le sue reti televisive tutto il territorio italiano, che solo dal '91 riesce a trasmettere  telegiornali diversi da quelli che mamma RAI impone, che porta addosso quell'odore "socialistoide ma non troppo" di Bettino Craxi, che fa nascere in Italia il "sogno americano" opportunamente ridimensionato allo scopo di renderlo più digeribile ad un popolo immaturo, che raccoglie consensi anche tra molti transfughi del popolino ex-baciapile, che parla in un modo nuovo. Ha ucciso le convergenze, che siano parallele o meno. Elimina dai suoi discorsi la totalità dei paroloni che tutto il popolino è abituato a sentire senza capirne il significato. Risulta dissacrante nei confronti della politica imposta agli italiani da gente che crede soprattutto nell'effetto dei discorsi complicati. Che ha quel brutto difetto di far capire cosa dice, e con ciò distrugge la concorrenza. 
Dal 1994, data della debacle rossa, al 24 giugno 2013 sono passati quasi vent'anni. La linea di Pietro, trasformatasi in linea Bruti Liberati-Boccassini, risulta vincente? O vendicante? A noi, quasi posteri, l'ardua sentenza...sì, perché proprio di sentenza si tratta.
Nel frattempo i trombati godono. 

Sunday, June 23, 2013


Avesse un minimo di ragione?

 «La galera non si augura mai a nessuno, ma un po' di gogna certamente». Lo ha detto l'europarlamentare della Lega Mario Borghezio a Klaus Condicio parlando della vicenda di Imu non pagata in cui è coinvolta il ministro dello Sport e delle Pari opportunità Josefa Idem.
Il leghista, non nuovo a sparate del genere, è andato giù pesante. "Io non ce l'ho con la signora Kyenge, ce l'ho invece contro questa ministra Idem - ha attaccato ancora Borghezio - Forse le vere puttane non sono quelle che esercitano la professione, sono quelle piene di ipocrisia, politicamente parlando, che dicono una cosa e ne fanno un'altra. Forse le vere puttane sono certi personaggi, donne ma anche uomini, che prostituiscono la funzione di servizio che chi ha uno stipendio pubblico dovrebbe sentire di avere nei confronti dell'azienda che li paga, dell'istituzione che gli dà anche degli onori e dei piccoli privilegi o dei grandi privilegi".

...riporto solo quanto pubblicato dalla stampa...

Friday, June 21, 2013

Repubblica

ROMA - Sarebbero 45-50 le persone partite dall'Italia per combattere con i ribelli in Siria. Lo riferiscono all'Ansa esponenti della Comunità del Mondo arabo in Italia: gli "italiani" si troverebbero soprattutto nel Nord della Siria e tra questi ci sarebbe anche una donna.

Politiken Copenhagen

PET kender til mindst 65, som har kæmpet i Syrien. Regeringen vil forhindre dem i at rejse og straffe de hjemvendte.

I servizi segreti hanno conoscenza di almeno 65 persone che hanno combattuto in Siria. Il governo impedirà loro di viaggiare e vuole punire quelli che sono rientrati (ovviamente non con i piedi in avanti n.d.tr.)

Ammazzeli oh! I danesi sono un decimo degli italiani e forniscono più "mercenari o idealisti?" dell'Italia. 

Thursday, June 20, 2013

EUROPA - Se ne continua a parlare con lingua biforcuta.


Ormai lo sappiamo: nessuno vuole l'Europa vera
Tutti fingono di operare in nome dell'Europa.
Tutti parlano d'Europa, di direttive europee, di patti di stabilità, di obblighi comunitari. 
Tutti si lamentano se la crisi colpisce, anche se solo di striscio o di rimbalzo, il proprio Paese. 
Tutti sono pronti ad accusare gli altri partner quando le cose non vanno nel verso,  per loro, giusto. Tutti inviano i propri primi ministri a dialogare con quelli più forti di loro. Tornano incavolati e ricominciano a parlare del "bene del proprio Paese etc".
Siamo al livello di Lombardia contro Calabria, di Piemonte contro Sicilia. Solo che qui si riproducono a livello europeo le condizioni di tutti i conflitti che noi conosciamo fin dal momento in cui l'Italia è stata più o meno creata e tentativamente organizzata.
Nessuno dei politici in carica vuole una Europa vera, una Europa stato punto e basta. 
E non cerchiamo scuse nella diversità delle culture, delle religioni, delle lingue.
Consideriamo l'India.  Un indiano di New Delhi è certamente diverso da uno di Goa o di Mumbai. I Sikh vivono secondo certe tradizioni religiose; altri indiani hanno tradizioni ed usi completamente diversi. Il rapporto è  simile a quello che intercorre tra uno scandinavo rispetto ed una popolazione mediterranea.
Ma tutti possono parlare una lingua comune. Tutti sono uniti sotto una stessa bandiera. Questa non è né un'esaltazione dell'India né degli indiani. Anche loro hanno una marea di problemi. E' solo una constatazione.
Lo stesso valeva, anche se in modo più oppressivo, in Unione Sovietica. Mi si dirà: é caduta. Risponderò: è caduto l'ordinamento comunista.
Noi europei continuiamo ad essere un insieme di stati, ognuno con le sue quasi intoccabili tradizioni. Tutte le famigerate direttive europee vengono tradotte in 25 lingue, a meno che non sia stato aggiunto anche il gaelico, con cui sarebbero 26. Mettere da parte le monarchie? Bestemmia. Dimenticare lo spirito napoleonico e gaullista in un Paese come la Francia? Neanche a pensarlo! E la furbizia di Paesi che, forti di trattati di pace o d'indipendenza separati - trattati vecchi d'oltre cinquant'anni, come l'Austria - o semplicemente acquisiti in base a strane trattative politiche, come Cipro, non aiuta certo. E le tradizioni religiose, che in nessun modo dovrebbero interferire con l'Europa stessa (noi gay qui ci sposiamo, lì no, in quell'altro Paese facciamo casino). E non ultimo, il problema della tassabilità della prostituzione.
Vogliamo contare e nominare le palle al piede dell'Europa? Vogliamo elencare le possibili soluzioni?
Al primo posto: inglesi, danesi, svedesi, olandesi e le loro monarchie. Tutte da sostituire con governatorati, a parità con gli altri stati componenti (Il Belgio è quello che meno rompe tra i sistemi monarchici; riconosciamolo!).
Al secondo posto: l'esitazione nel creare un ridimensionamento politico di Francia, Inghilterra e Germania. In caso di resistenza ad oltranza, lo sfottò potrebbe rappresentare un'arma valida.
Al terzo posto: la mancanza d'un codice etico del cittadino europeo, codice che tra l'altro deve allineare perfettamente tutti i cittadini, inclusi gli operatori dei vari culti, i sinti, i rom etc.
Al quarto, ma molto importante: l'eliminazione di oasi fiscali di maggior favore (Monaco, San Marino, Andorra, Cipro, isole e protettorati inglesi; e alla lista di proscrizione aggiungerei la figura politico-economica dello Stato del Vaticano)
Al quinto posto: le rappresentanze diplomatiche stato europeo vs. stato europeo. Spreco di quattrini. Tutte da eliminare.
Al sesto posto: eliminazione della partecipazione dei singoli Paesi alla NATO. Costituzione di forze armate europee che potranno eventualmente allearsi e coordinarsi con gli altri membri NATO (USA,Canada etc.)
Al settimo posto: eliminazione di regioni o aree a statuto speciale. Proibizione di crearne altre.
Continuando nell'elencazione potrei arrivare a infinito +1. Mi accontenterei però di questi primi sette punti, naturalmente a condizione che non vengano realizzati "alla volemose bene!"



Tuesday, June 18, 2013


DOVE SIAMO ARRIVATI!
da: Politiken, Copenhagen

TV Nordirland skjuler tomme butikker med snyde-facader under G8


Durante il G8
La TV dell'Irlanda del Nord nasconde negozi vuoti con facciate posticce.
"Allegria!" avrebbe detto  il Nostro.

Monday, June 17, 2013

Die im Dunkeln sieht man nicht: Deutschlands Schattenwirtschaft ist die größte Europas. Acht Millionen Deutsche arbeiten schwarz, vor allem auf Baustellen und im Einzelhandel. Das liege auch daran, dass viele nicht von Scheinen und Münzen lassen wollen - behauptet zumindest ein Kreditkartenunternehmen.

Al buio non si può vedere: il Lavoro Nero in Germania è il più grande d'Europa.
Otto milioni di tedeschi lavorano in nero, sopratutto nei cantieri e nella vendita al dettaglio. Ciò è anche dovuto al fatto che molti non vogliono abbandonare il sistema basato su biglietti di banca e monete. Questo è almeno ciò che sostiene una delle società di carte di credito.

Stranamente è ciò che a più riprese si legge relativamente all'economia sommersa in Italia. Almeno in questo rappresentiamo un'Europa unita!

Thursday, June 13, 2013




ABBIAMO CONTAGIATO I POLITICI E/O GLI ELETTORI?
(troppo facile rispondere: tutti e due!)



dal Politiken di Copenhagen
FOLKEMØDET
13. JUN. KL. 06.02
Politikerlede. 27 pct. tror på, at de »politiske ledere træffer gode beslutninger« - Foto: LARS JUST (arkiv)

Vælgerne tror ikke på politikerne ovvero

Gli elettori non credono ai politici

Folkemødet åbner i dag, men politikerne holder ikke, hvad de lover, mener vælgerne.

Oggi ha inizio l'assemblea popolare, ma i politici, secondo i votanti, non mantengono le loro promesse.

Tuesday, June 11, 2013

La PRAVDA.US attualmente in rete  ci dice:

"President  Putin is a human dynamo. He works unbelievable hours and can even attend a midnight church liturgy and stand for 3 hours and sleep a little then go to work again fighting corruption in the worlds' largest country. He saved Russia from poverty and protected it from the economic chaos the West now has. His economic success for Russia continues by flying to other nations promoting economic growth beneficial not only to his country but others as well. He strives to ensure security in the world especially in the troubled Middle East."


Dobbiamo in ogni caso riconoscere la validità dell'operato di Putin. E' l'unico che non ha confuso, e soprattutto non ha istigato a confondere con "primavere" le guerre, le ribellioni e le scaramucce medio-orientali e nordafricane.  Di primavera queste non avevano e non hanno niente. Basta osservare Libia, Tunisia ed Egitto per rendersi conto del fatto che i soli vincitori (governo francese a parte per quanto riguarda la Libia)  sono quei signori che sono  più integralisti e meno tolleranti di quelli che li avevano preceduti. 
Dopo mesi e mesi di conflitto siriano qualche giornale comincia a riconoscere che l'analisi iniziale fatta dagli occidentali tanto giusta non era. Non si trattava di "tanti buoni" contro un "Assad cattivo". Anzi! 
Assad, per lo meno da un punto di vista religioso, è molto più tollerante di quelli che vogliono buttarlo fuori. E guarda caso! Tutto l'Occidente si schiera contro di lui. Tutti vogliono fornire armi ai ribelli. Tutti chiedono, se non la testa,  almeno le dimissioni di Assad.  
Putin invece è l'unico che appoggia Assad e gli fornisce missili e altri armamenti.
Se ben ricordo, Assad padre si era trovato in una situazione simile a quella che il figlio ha dovuto affrontare in questi ultimi tempi. Se ben ricordo, Assad padre risolse il problema in modo, in apparenza più brutale, ma certamente più rapido: fece bombardare a tappeto la città in cui si erano asserragliati i ribelli e tutto finì lì. Almeno per quanto riguarda i ribelli. 
Se ben ricordo, la Siria rimase per molti anni uno dei Paesi mediorientali tra i più tolleranti, se non altro dal  punto di vista della religione.

Considerazione che c'entra molto poco:A parte la "midnight church liturgy" la giornata lavorativa di Putin somiglia da vicino a quella di Berlusconi. Forse per  Berlusconi i maligni citerebbero qualche altra forma di liturgia. Per quanto riguarda invece i risultati conseguiti contro corruzione etc. qualche dubbio rimane. 


Monday, June 10, 2013

SCONTATO il RISULTATO del BALLOTTAGGIO per SINDACO DI ROMA

da un lato:

"...lo vedi, ecco Marino, la sagra c'è dell'uva, fontane che danno vino, quant'abbondanza c'è!"

mentre dall'altro:

cosa ci si può aspettare da un Alemanno dopo che i lanzichenecchi, da cui con ogni probabilità discende, Merkel in testa,  ci hanno fatto il sedere a pois?
CHI MI CLICKA?
Quando apro il mio blog leggo innanzi tutto le statistiche.
L'ultima statistica, quella di oggi, per capirci, indica:


Grafico dei Paesi con il maggior numero di persone che visualizzano i blog
VoceVisualizzazioni di pagine
Stati Uniti
11
Paesi Bassi
7
Federazione Russa
7
Italia
6
Francia
5
Germania
3
Australia
2
Ucraina
2
Bulgaria
1
Spagna
1
c'è un piccolo dettaglio:
io scrivo quasi esclusivamente in italiano.
Saranno forse gli 007 dei diversi Paesi interessati alle "fregnacce in codice" scritte dal sottoscritto?




Sunday, June 09, 2013


QUESTI GIORNALISTI
HANNO SCOPERTO L'ACQUA CALDA!

Uno dei primi sistemi di sorveglianza telefonica introdotti dagli USA funzionava così:
a. registrare tutte le conversazioni dei cellulari in un supercomputer ubicato in un Paese capace di coprire tutti gli USA ed eventualmente alcuni Paesi europei. Ovviamente ogni giorno si selezionavano determinate aree, così da coprire solo qualche milione di utenze in ogni intervento.
b. introdurre una parola chiave nel computer. Esempio? "domani"
c. tutte le conversazioni contenenti questa parola vengono conservate per ulteriore analisi. Le altre vanno a  cancellazione.
d. introdurre una seconda parola chiave. Esempio? "incontro"
e. le conversazioni  contenenti la prima e la seconda parola chiave vengono sottoposte ad ulteriore analisi. 
f. etc.etc. 
Bush aveva introdotto questo sistema d'intercettazione immediatamente dopo l'attentato alle torri del settembre 2001. Ovviamente, i maggiori providers di telefonia quali la Verizon, erano "costretti" a collaborare per ragioni di sicurezza nazionale. In quel momento di "riscatto" erano, con tutta probabilità, fieri di farlo.

Perchè ora tutto questo scandalo?

The Guardian 
The National Security Agency is currently collecting the telephone records of millions of US customers of Verizon, one of America's largesttelecoms providers, under a top secret court order issued in April.


Le Monde 6 giu 1013

Verizon livre les relevés de ses abonnés aux renseignements américains


Politiken, Copenaghen, 6 giu 2013
Allerede mens George W. Bush var præsident vakte det ramaskrig, da det kom frem, at regeringen uden om domstolene overvågede millioner af telefonopkald.
Nu viser det sig, at Barack Obama gør det samme – denne gang blot med en dommerkendelse i baglommen: Indhenter detaljerede oplysninger om millioner af telefonopkald i USA, foretaget af folk, der ikke er mistænkt for noget som helst.

La Repubblica 7 giu 2013

Usa, "spiate" anche grandi società web
NYT: "Obama ha perso credibilità"

Lo scandalo delle telefonate di milioni di cittadini controllate dalla Nation Security Agency (video) mette in difficoltà l'amministrazione. Washington Post: Nsa e Fbi hanno accesso anche ai server di Microsoft, Yahoo!, Google, Facebook, PalTalk, Aol, Skype, Youtube e Apple. L'amministrazione: rientra nella lotta al terrorismo

Frankfurter Allgemeine 7 giu 2013
Spionageaktionen bei Internet-FirmenAmerikanische Regierung schnüffelt in Rechnern
In den Vereinigten Staaten häufen sich Berichte, nach denen die Regierung Obama ihre Bürger ausspioniert. Sie soll gar in den Rechnern von Microsoft, Apple, Google, Facebook oder Youtube herumschnüffeln. Das Programm mit dem Code-Namen PRISM ist nach Medienberichten streng geheim.

Svenska Dagbladet 7 giu 2013

Google hjälper USA
med övervakning


WASHINGTON POST:

Thursday, June 06, 2013

COME CAMBIARE IL SISTEMA - COME RICICLARCI


Nel lontano 1960 mi trovavo a Copenhagen per lavoro. I principali giornali danesi parlavano della chiusura imminente della Burmeister e Wain, la fabbrica di diesel marini più grande d'Europa. La chiusura dello stabilimento, che impiegava circa diecimila persone, era la conseguenza del fatto che tutte le nuove navi nascevano direttamente con azionamento a turbina. Di conseguenza: fine dei grandi diesel marini.
"Come farete?" chiesi io. "Siete un Paese piccolo e perdete una delle imprese più grandi. Di che cosa vivete?"
"Industria, agricoltura e servizi; soprattutto servizi."
"Industria e agricoltura li capisco; ma per servizi cosa intendete?"
"Esempio: voi italiani sapete produrre tra le altre cose pesche, arance...Cosa ne fate?"
"Semplice. Oltre che mangiarle, ne esportiamo grandi quantità."
"Guarda invece che cosa facciamo noi. Per ovvie ragioni climatiche non siamo in grado di coltivare pesche e arance, ma sappiamo allevare bene i polli. Ovviamente anche noi, pur  esportandone in grande quantità,  preferiamo esportare la tecnologia per allevarli. Questi sono i serviziOvviamente quello dei polli è un piccolo esempio. Noi abbiamo preso ispirazione dagli americani. In primo luogo: sviluppare un know-how. Secondo: condizionarlo in modo da renderlo vendibile e, possibilmente non facilmente imitabile. Terzo: seguire la fornitura fino alla verifica della corretta operatività dell'impianto, laboratorio o officina risultante dalle fornitura. Se poi, per la corretta applicazione del know-how dobbiamo inventare qualche macchina o apparecchiatura saremo solo felici di coinvolgere l'industria nelle nostre forniture."
"E quanto incide la fornitura di servizi sulle vostre esportazioni?"
"Dal 60 al 65 percento."
"Oh cazzo! Scusa! E' una tipica espressione italica. Sarebbe come esportare cervelli, con il vantaggio che i cervelli restano comunque a casa!"
Era il 1960. In quegli anni il massimo dei servizi che riuscivamo a fornire dall'Italia erano quelli postali; anche perché il turismo da noi era, ed è ancora se non sbaglio, classificato "industria". 
Facciamoci un doppio pensierino.
Quanto siamo riusciti a copiare dell'insegnamento scandinavo? Parlo di scandinavo perché nel frattempo grandi industrie, che in fondo forniscono servizi, hanno occupato il mondo commerciale. Parlo di Findus, di Tetrapak, di IKEA. Sono tutte riconducibili a servizi. E sempre più frequentemente sfondano nei diversi settori del commercio e dell'industria. Danno lavoro a un numero incalcolabile di persone.
Un'altra categoria di servizi è quella dei supermercati. Noi siamo regolarmente ultimi. Quello dei supermercati è un business fondamentalmente francese, anche se i tedeschi hanno qualcosa da dire nel settore.
E gli Islandesi? Questi hanno ricostruito la loro economia (le banche erano andate in fallimento) creando l'ambiente perfetto per i server di tutte le maggiori società di comunicazione e d'informatica del mondo. Ovviamente detti server non vengono custoditi a titolo gratuito. Questo, secondo la mia modesta opinione, costituisce il:      "dio massimo" dei servizi.
Da noi si continua a puntare sull'industria e sull'agricoltura. Si limitano i servizi al mondo delle banche, dei subcontratti e delle imprese di pulizia. Vogliamo farci un pensierino? 
Ritengo che sia dovere di tutti noi, anche se con oltre cinquant'anni di ritardo, cominciare a spremerci le meningi.
E se invece dei servizi  noi  "popolo di navigatori, scienziati, pensatori etc.etc." 
fossimo capaci d'inventare qualcosa che non è né agricoltura, né industria, né servizi, bensì qualcosa d'ancora più innovativo? Potremmo rapidamente raddrizzare la situazione traballante in cui ci troviamo.
Ricordiamo però che un qualsiasi ministero, qualora fosse gestito correttamente in  un quadro di leggi snelle, potrebbe funzionare con un supercomputer e qualche decina d'impiegati. Di conseguenza ogni nostra invenzione   deve innanzi tutto mirare alla riduzione o all'annullamento d'ogni forma di burocratizzazione; non a creare "posti" improduttivi. 
Sù! Diamoci da fare!

Monday, June 03, 2013


TAJIA! CH'E' ROSSO!

ma anche bianco, azzurro o verde che sia, quarche cosa, e puro tanta, da tajià qui da noi c'è!

Qualcuno infatti dovrebbe spiegarci perché in Italia abbiamo:
18 organizzazioni sindacali 
quando
quelle  francesi sono 5
quelle  tedesche sono 2
(da Wikipedia)
Francia

Germania

Italia

E' vero. Quando il disastro è combinato, e per anni volutamente ignorato, che gli fai fare a tutta quella gente che necessariamente sarebbe in esubero in tutte queste organizzazioni se, tagliando e riorganizzando, si arrivasse a un modello del tipo tedesco o ancora migliore? 
Ma sono sopratutto i capi che preoccupano: ben tariffati e con posto assicurato, sono in frequente disaccordo su problemi importanti. FIAT docet. E vanno avanti discutendo. Aprono tavoli spesso separati con i rappresentanti d'un governo; ridiscutono; si dichiarano insoddisfatti. Tutto finisce lì. Ma le quote dei contributi entrano e i vari carrozzoni continuano a macinare risorse.  
In caso di fusioni, capi e capetti sarebbero probabilmente pronti a riorganizzare il proprio orticello creando nuove fronde. Che queste siano cristiane, comuniste, liberali, corporative o quel cavolo che loro conviene, è irrilevante. Solo qualche anno e saremmo da capo.
E noi pensiamo al finanziamento ai partiti?!?! Che sia uno schifo, da abolire, è vero, ma ho l'impressione che il sistema sindacale italiano, così com'è, macini più risorse d'un qualsiasi carrozzone ministeriale! E quasi certamente più di tutti i partiti messi insieme.

Sunday, June 02, 2013

Antonio, Nicola, Franco x 2

Tre dei quattro: geni amici miei.
Il quarto ero io.
.
Antonio: al tempo degli studi universitari (parlo degli ultimi anni '50), era già il fortunato proprietario d'una 500. Da futuro ingegnere elettrotecnico aveva attrezzato il potente mezzo con un'apparecchiatura per quel tempo all'avanguardia: un vero giradischi installato sotto il sedile di guida, equipaggiato con un singolo disco vinile molto romantico, già posizionato sul piatto e pronto per l'uso. E' vero: il corretto funzionamento del sistema dipendeva dall'orizzontalità dell'area di parcheggio scelta e dal relativo "motionless" comportamento degli occupanti l'auto. Ma nel caso d'uno sviluppo positivo degli eventi diventava irrilevante il fatto che la testina scivolasse sulla superficie del disco e la riproduzione si interrompesse. Ci siamo tutti congratulati con Antonio per la sua creatività. Per correttezza, a parte qualche battutaccia da colleghi, non abbiamo indagato sui risultati conseguiti con l'impiego di sì ardita invenzione.
Dopo la laurea, ci siamo visti un paio di volte con Antonio. Io ero all'estero, Antonio stava scalando rapidamente posizioni all'interno della Selenia fino a diventare creatore dell'ente spaziale italiano e infine direttore generale dell'ESA. Il ragazzo non scherzava: sapeva il fatto suo. Ciao, Antonio Rodotà!

Franco 1: si è laureato a vent'anni in ingegneria elettrotecnica. Medaglia d'oro della Remington Univac. Pubblicazione della tesi (progettazione d'un circuito flip-flop per computer; per me il titolo da solo è ancora oggi un mistero). Carriera fulminante: alla fine del primo anno era già nominato direttore tecnico della filiale italiana d'una multinazionale americana dell'informatica. Si annoia. Passa alla Selenia dove progetta due radar innovativi (rilevano oggetti a quota pelo alberi). In quel periodo vive sotto protezione di carabinieri stazionanti al portone di casa. In ufficio, dove vado a fargli visita un paio di volte, vengo scortato  fino alla porta del suo studio da due vigilantes armati. Mi attendono fuori per l'itinerario di ritorno. Però si annoia ancora. Passa all'intelligenza artificiale. La Normale di Pisa. Ma non meravigliamoci troppo. Suo fratello nel frattempo diventa direttore del centro di ricerche nucleari di Frascati (Roma). La loro comune sorella, solo (si fa per dire) laureata in legge, un giorno mi fa: "Che fatica essere in famiglia con due geni!"
Me lo ritrovo un giorno professore alla Brown University nel Rhode Island, US. Provo a leggere i titoli delle sue pubblicazioni. Ne capissi un tubo! Non della  pubblicazione, bensì del titolo! Comunichiamo qualche volta via internet. La nostra frase di riconoscimento è "der Puff ist zu!" che si può tradurre con "il casino è chiuso!" (questa è solo la battuta iniziale d'un coretto insegnatoci da studenti tedeschi conosciuti in occasione della sosta in un ostello della gioventù di Kiruna, Lapponia Svedese. La scena si concludeva con l'intervento d'un austero professore che ci rimproverava tutti con un "Das ist keine reine deutsche Kultur!" ovvero "questa non è la vera cultura tedesca!" Seguiva un coro di pernacchie. Quella volta c'era anche Nicola con noi). 

Nicola: mangiavamo una fetta di pane e margarina; lui, Franco 1 e il sottoscritto, seduti su un muretto di fronte all'ingresso degli stabilimenti aeronautici della Saab, in Svezia. E lui, tra noi unico non ingegnere in fieri bensì futuro fisico, ci raccontava titolo e argomento della tesi di laurea che stava preparando (era il 1958). Relatore: prof.Edoardo Amaldi; quello cioè che, da ragazzo o poco più, lavorava con Enrico Fermi e che ora invece fa la navetta con la stazione spaziale internazionale.
Con grande serietà (in fondo era il titolo d'una tesi di laurea) Nicola ci annuncia: "Fisica e caratteristiche dei monopoli magnetici". La battutaccia dei Franco x 2 non poteva essere altro che: 'A quando la fisica dei monopoli di stato?'
E in quell'occasione Nicola ci ha spiegato cose che per noi, tecnici sì ma in qualche modo condizionati dalla fisica (che lo stesso prof. oggi traghettatore spaziale ci aveva insegnato) erano senza dubbio affascinanti e testimoniavano la chiarezza con cui Nicola, in seguito prof. e ricercatore universitario, si sarebbe misurato con i suoi allievi.
Le cose in fondo stavano così: secondo la teoria di Einstein il sole, e probabilmente tutte le stelle viventi aggiungo io, emette particelle molto pesanti, ma in quantità ridotta, chiamate monopoli magnetici in quanto hanno le caratteristiche magnetiche dei poli d'una calamita. Quindi delle particelle nord e delle particelle sud viaggiano nello spazio. Dimostrare, anche sperimentalmente la loro esistenza e calcolarne tutte le caratteristiche era lo scopo del lavoro di Nicola. E lui, anzi Lui, che cosa si è inventato?
"Mandiamo un grosso magnete nello spazio. Dopo qualche tempo, la carica nord del magnete sarà diminuita in quanto i monopoli "sud" catturati avranno parzialmente neutralizzato la carica nord; analogamente per il polo sud del magnete. Utilizzeremo poi un supermagnete per estrarre le particelle 'abusive' catturate  da ognuno dei poli
"Manderete in orbita un satellite nord-sud?" chiedo io.
"Ma no! Ce l'abbiamo già: è la terra. Ha sia il polo nord che il polo sud. I due poli sono già in funzione da  qualche tempo. Se prendiamo una magnetite equatoriale, una magnetite estratta in prossimità del polo sud ed una estratta in prossimità del polo nord, queste avranno cariche diverse. Siamo già in contatto con l'università di Berkeley,CA. US, e con la spedizione americana al polo sud per far campionare i giacimenti di magnetite australe. Poi vedremo! Una volta nel supermagnete rilasceranno i monopoli abusivi e ne troveremo le tracce sulle lastre fotografiche."
(nota: nel 1963 i giornali annunciano che nuove particelle, caratterizzate da carica magnetica, sono state individuate a Berkeley,CA.....)
Ci siamo persi di vista. Telefonicamente, per lavoro, ho conosciuto il figlio di Nicola, anche lui contagiato dall'intelligenza e dalle passioni del padre. Nicola nel frattempo è diventato presidente della Pontificia Commissione delle Scienze, è stato defraudato del Nobel per la fisica e poi ci ha abbandonato. Ciao, Nicola Cabibbo.



Saturday, June 01, 2013

FIORITURA di PENTITI...pardon...di Collaboratori di giustizia


La moda dei pentiti continua ad affascinare inquirenti e inquisiti. E' stata ufficialmente lanciata ai tempi delle Brigate Rosse e dei movimenti ad esse assimilati, vuoi di sinistra che di destra. 
In quelle circostanze fare il pentito era estremamente pericoloso, anche perché coloro che al pentimento invitavano, non avevano ancora sviluppato  le modalità e le tecniche di protezione utilizzate oggi. 
La tecnologia del pentitismo è stata adottata in pieno nella lotta alla mafia con risultati dichiarati convincenti dagli utilizzatori della metodologia di sfruttamento del pentitismo. Qualche dubbio però resta. 
Immediatamente a monte dell'inizio del processo relativo alla trattativa stato-mafia la scomparsa del senatore Andreotti ha offerto a giornalisti, politologi e conduttori di talk-show,  l'opportunità di rivangare nella melma accumulata durante i due principali processi. Assoluzione piena del senatore in ambedue i processi ma...- e qui si scatenano quelli che di questo vivono - prescrizione per quanto avvenuto prima d'una certa data. La domanda che si pongono - o forse neanche se la pongono - è la seguente: la prescrizione è intervenuta solamente perché la legge dice così, senza precisare quali in realtà siano state le responsabilità del processato, o  perché la legge sulla prescrizione dice così e, qualora non avesse detto così, il processato sarebbe stato condannato?
Ovviamente chi Andreotti lo considerava un nemico giurato, mai sceso a patti (se non con il Vaticano, dicono i maligni) è portato ad affermare che il divo Giulio avrebbe abbracciato e baciato amici e conoscenti di Totò Riina  in attesa di poter baciare Totò in persona. Ovviamente questa è solo l'impressione che si ricava dagli scritti di molti giornalisti e opinionisti. 
Ho cercato di capire come stavano le cose. Secondo me, e sottolineo il secondo me, le responsabilità principali del senatore erano quelle stesse che avrebbero potuto essere definite nel reato di "incauto acquisto".  I giudici che l'hanno giudicato, in parte assolto e in parte prescritto, non la pensano tuttavia così. Hanno affermato, senza ombra di dubbio, che il divo Giulio era per lo meno a conoscenza di piani criminali mafiosi e che non sia intervenuto per sventarli. Anzi!
Spiego però la mia affermazione relativa all'incauto acquisto. La Sicilia del dopo Giuliano, del dopo Gaspare Pisciotta, del dopo Finocchiaro-Aprile era ancora un soggetto in via di trasformazione. Nessuno avrebbe potuto dire come e in che tempi la Sicilia sarebbe potuta diventare a tutti gli effetti  una vera regione italiana. Prova ne è la necessità di concedere alla Sicilia lo status di regione a statuto speciale.  L'unico comune denominatore tra prima-e-dopo era certamente la mafia. Ma chi di noi può giurare di non aver comprato, fosse solo un litro di vino, un chilo di pane  o magari un'utilitaria in un negozio il cui gestore paga il pizzo alla mafia, 'ndrangheta, camorra o quel cavolo che sia? E se il negozio appartiene proprio a un mafioso o ad un suo familiare? Sul litro di vino o il chilo di pane l'incauto acquisto praticamente non esiste, ma nel caso d'una utilitaria d'occasione già qualche forma di reato potrebbe in qualche caso configurarsi. E quando si tratta di promozione in campagna elettorale?
Ma in fondo chi ha indicato il divo Giulio come coinvolto  pesantemente in tutto il discorso di corruzione, assassinii etc. se non erro è stato il re dei pentiti di mafia: Tommaso Buscetta. E' vero: il giudice Falcone gli aveva dato il suo imprimatur. Ma non avrà approfittato il solerte Tommaso di questo riconoscimento di pentito virtuoso? (In realtà  almeno una volta l'ha fatto, sfruttando la relativa libertà concessagli, allorché se ne è partito in crociera e sono dovuti andare a riprenderselo con tanto di elicottero). 
Un altro pentito famoso, che con Andreotti non ha avuto niente a che fare, è  quello che ha fatto sbattere in carcere, più che ingiustamente,  Enzo Tortora.  Come dimenticarlo? E anche lì. Qualche dubbio sul pentitismo?
Di "pentiti" ce n'è una marea. Sembra che facciano la fila per ottenere il riconoscimento ufficiale. Il più disgustoso è forse quello che ha sciolto il corpo d'un bambino nell'acido. Lo stesso che più tardi ha materialmente fatto saltare oltre mezzo chilometro di autostrada per farla finita con Falcone. 'Meglio un regime da pentito che un 41 bis da carcerato' si sarà detto. Non parliamo poi dell'ultimo arrivato che, tra un talk-show e l'altro, va dagli inquirenti per fare una seduta di pentimento. Comunque, per passare il tempo, pare che, a detta delle autorità, evada pesantemente il fisco.
Ma a questo punto vorrei porre una domanda e proporre allo stesso tempo un suggerimento.
Come potete essere "ragionevolmente" certi dell'attendibilità del potenziale pentito? 

E' vero che il poligrafo, ovvero la macchina della verità, non ha nessun valore legale e forse è addirittura proibito dalla legge, ma l'utilizzo per "testare" l'inclinazione alla verità o alla menzogna dei candidati pentiti, ponendo loro domande esclusivamente "non pertinenti" su argomenti rigorosamente "non pertinenti", ovviamente prima di utilizzarli come "pentiti doc", potrebbe essere un metodo da non trascurare.
Se già lo fate, non posso che congratularmi.