why should I lie?

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Monday, June 24, 2013

la vendetta dei trombati comunisti

Nel 1994 ex?-comunisti e sinistrorsi d'ogni estrazione e d'ogni rango, da Occhetto a Bertinotti, a d'Alema, a Cossutta, a Napolitano, a tutti quelli che si erano battuti in un modo o nell'altro contro la democrazia cristiana e collegati, che a suo tempo avevano gioito alla notizia dell'invasione sovietica dell'Ungheria e che  probabilmente ancora sbigottiti  dal crollo del muro di Berlino, avevano pianto al crollo del Partito Comunista Sovietico e del suo erede  Comunista Europeo (il sogno di Enrico Berlinguer), che si erano salvati da tangentopoli sacrificando un unico conta-un-cavolo Greganti, certi della distruzione dell'avversario grazie anche all'azione del politicamente amorfo Di Pietro, si ritrovavano riuniti sotto una Quercia, scomodamente piantata su una falce e martello, e in movimenti rossi collegati. Questi movimenti, di varia tonalità comunistoide, si erano resi necessari per raccattare anche i voti di quegli elettori che, quercia o meno, ritenevano, da una parte che:
a - la vecchia nomenclatura mangiasse ancora i bambini, o al contrario
b - non convinti dalla proposta di Occhetto, si sentivano nella Quercia come dei rossi scoloriti e troppo contagiati dalla democrazia. 
Erano comunque in tanti: tutti certi di poter finalmente subentrare al dominio dei borghesi democristiani.
E che succede?
Viene fuori un imprenditore del cavolo, che solo da poco copre con le sue reti televisive tutto il territorio italiano, che solo dal '91 riesce a trasmettere  telegiornali diversi da quelli che mamma RAI impone, che porta addosso quell'odore "socialistoide ma non troppo" di Bettino Craxi, che fa nascere in Italia il "sogno americano" opportunamente ridimensionato allo scopo di renderlo più digeribile ad un popolo immaturo, che raccoglie consensi anche tra molti transfughi del popolino ex-baciapile, che parla in un modo nuovo. Ha ucciso le convergenze, che siano parallele o meno. Elimina dai suoi discorsi la totalità dei paroloni che tutto il popolino è abituato a sentire senza capirne il significato. Risulta dissacrante nei confronti della politica imposta agli italiani da gente che crede soprattutto nell'effetto dei discorsi complicati. Che ha quel brutto difetto di far capire cosa dice, e con ciò distrugge la concorrenza. 
Dal 1994, data della debacle rossa, al 24 giugno 2013 sono passati quasi vent'anni. La linea di Pietro, trasformatasi in linea Bruti Liberati-Boccassini, risulta vincente? O vendicante? A noi, quasi posteri, l'ardua sentenza...sì, perché proprio di sentenza si tratta.
Nel frattempo i trombati godono. 

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