why should I lie?

why should I lie?

Thursday, October 28, 2021

Confesso! Non lo sapevo...ma forse era meglio non saperlo

La TV comunica che a seguito d'una infrazione (???) di pescherecci inglesi in acque francesi (o viceversa...ma è irrilevante) c'è stato un qualche intervento, non certo cruento spero, di guardie costiere o simili. A seguito di ciò c'è stato un richiamo di ambasciatori etc.etc. Certamente si tratta di una infrazione molto grave! Probabilmente qualcuno stava pescando, magari...nel torbido Ma per me ancora più grave è stato "apprendere che Paesi membri della stessa Unione si scambino ambasciatori"! Noi del Lazio dobbiamo immediatamente nominare (credo 18) ambasciatori nelle altre regioni italiane...e, visto che ci siamo, l'ambasciatore di Roma a Viterbo dovrà in futuro informarci se detta provincia rispetta tutte le regole applicabili nell'Alto Lazio. In caso di non ottemperanza, il Comune di Roma richiamerà il suo ambasciatore a Viterbo e, qualora la regione desse ragione a Lui. richiamerà l'ambasciatore presso la regione Lazio. Si potrà così arrivare al Ministero degli Interni e, qualora...Ma siamo matti? Viva l'Unione Europea con la miriade di ambasciatori e relativi costi! Mi correggo: Gli inglesi non sono più membri dell'Unione Europea! Dimenticavo. Vorrei però essere sicuro del fatto che noi non abbiamo ambasciatore Italiano in Francia né i Francesi hanno ambasciatore in Italia. Non sembra però sia così. Un ambasciatore a Palazzo Farnese di Roma c'è. E allora?.. torniamo al punto di partenza.

Tuesday, October 26, 2021

Leggo: "Noi stessi, con la respirazione emettiamo ogni giorno un chilo di CO2, il che equivale a 2.5 miliardi di tonnellate emesse dall’intero genere umano ogni anno."

...e a questo aggiungiamo la CO2 prodotta negli allevamenti degli animali diversi dall'uomo...e i trasporti?..e l'industria? e i servizi? Parliamo perciò di tanti altri miliardi di tonnellate/anno di CO2. L'atmosfera terrestre, considerata come pura miscela di ossigeno e azoto, qualora fosse pulita e secca, peserebbe 5,15×(10-el.18)kg, ovvero 5.15x(10-el.15) tonnellate, che tradotti in miliardi di tonnellate, ci darebbe 5.15x(10-el.6). E' quindi certo che quando noi riversiamo annualmente qualcosa come 100-200 volte il prodotto della nostra respirazione (allevamenti di animali+industria + trasporti) mescoleremmo, o meglio, mescoliamo ca. 250 miliardi di tonnellate nei 5,15 milioni di miliardi di atmosfera preesistente. E se questo processo va avanti da più d'un centinaio d'anni, abbiamo già raggiunto qualcosa come 20-25,000 miliardi di tonnellate di CO2 da noi inviati nell'atmosfera, quella cioè che esisteva nell'epoca preindustriale. Soluzioni?: a. la più naturale: l'essere umano si modifica così da adattarsi, con le generazioni future, alle nuove condizioni climatico-respiratorie. I pesci c'insegnano. Basandoci sui numeri conosciuti si deve prevedere che una tale modifica dovrà essere piuttosto rapida. b. ritorno all'età della pietra con dismissione di tutte le attività, diverse dalla normale respirazione, comportanti consumo di ossigeno. Ma forse è già troppo tardi per farlo...a meno di non continuare con qualche guerra bella cruenta o, in alternativa, con qualche epidemia naturale o procurata, capaci di controllare e, eventualmente ridurre, il numero degli abitanti del pianeta. c. così come un tempo si cantava "cara mamma dammi cento lire ché in America voglio andar" si canterà "cara NASA dammi qualche miliardo che su Giove forse si camperà"

Monday, October 25, 2021

La pace nel mondo

Non è semplice trattare questo argomento. Innanzitutto è necessario esaminare due aspetti del problema legati a doppio filo. Questi sono: economia e criminalità. Un tempo i Paesi venivano classificati in base alle risorse, vuoi naturali che conseguite, come ad esempio clima ed energia da un lato, alfabetizzazione ed educazione dall'altro. Questo tipo di classifica ha spinto, ovviamente, verso una sfida senza esclusione di colpi tra razze, religioni, stati, tecniche d'educazione e di repressione. Oggi, pur non trascurando i parametri sopra indicati, si attribuisce, giustamente direi, grande importanza al parametro inventiva: questo aspetto dell'esistenza non era né ignorato né trascurato in passato (spesso considerato antichità); era però limitato alle trovate, invenzioni, scoperte di grande portata. Un qualche esempio? pendolo, volo, radio, energia nucleare. Oggi, una volta soddisfatti dei risultati ottenuti dai nostri avi, ripieghiamo sulla creatività dei giovani che, fortunatamente per tutti, continuano a studiare i fondi dei barili per vedere se qualcosa di nuovo da raschiare c'è ancora. Certamente sì. E noi lo vediamo giorno dopo giorno, anche se incapaci di attribuire la dovuta importanza a quanto ci viene imposto, più che presentato. Un esempio? La comunicazione radiotelevisiva. Forse non ci rendiamo conto del fatto che, grazie sopratutto all'intervento dei giovani - un tempo condannati a fare i crociati o i volontari in guerre spesso evitabili e quasi sempre condannabili - il progresso nella distribuzione dell'informazione è dovuto alle nuove generazioni. Queste, sempre meno, fortunatamente, sono sensibili a fattori quali nazionalità, ideologie e influenze pesanti d'una qualsivoglia religione. E' vero: proprio in questo settore s'incontrano - in contraddizione con gran parte delle predicazioni - le resistenze più accanite al conseguimento di forme di convivenza pacifica. Basterebbe però diffondere - e questo già a livello scuole per l'infanzia - quel consiglio, suggerimento, augurio che ho trovato in un libretto(credo confuciano) - Al tuo risveglio del mattino, guarda fuori della finestra. Se vedi una persona passare, scendi in strada e salutala: "ti auguro una buona giornata"-

Saturday, October 16, 2021

Leggo questo titolo su la Repubblica dell'11/10: Viaggio nell’Helmand con i mercanti d’oppio: “Ecco l’oro dei talebani”

Il tutto viene presentato come una novità? La questione dell'oppio nell'Helmand è vecchia di almeno dieci anni. Le foto d'immense piantagioni di papaveri da oppio venivano pubblicate su giornali e riviste occidentali insieme ad articoli e corrispondenze che indicavano come nelle aree dove i papaveri venivano e vengono coltivati (aree confinanti con l'Iran, se non sbaglio) la mortalità tra le truppe occidentali di occupazione fosse molto più elevata che nel resto del Paese. Personalmente ritengo che ciò avvenisse non tanto per abuso di droghe da parte degli occupanti, bensì per le guerre tra le varie organizzazioni che si contendevano (e probabilmente ancora si contendono) il controllo del papavero e dei suoi derivati

Sunday, October 10, 2021

Saturday, October 09, 2021

desaparecidos, descamisados, desesperados, decerebrados? NO...los desverguenzados!

Quest'ultima è la categoria cui appartiene la maggioranza degli inventori/architetti/promotori di tante nuove (certamente allettanti anche se non referenziate) correnti politico-moralistico-religiose. E, se volessimo menzionare in un solo indiscriminante elenco i nomi di coloro che oggi van per la maggiore, rimarremmo stupefatti nel trovare, gomito a gomito. nuove leve affiancate da vecchi - ma in fase/tentativo di riciclo - residuati di prime, seconde, terze, icsesime repubbliche. Siamo felici nel constatare la loro lunga esistenza fisica, ma siamo costretti a condannare la loro partecipazione alle gare cosiddette democratiche, gare che spesso ci forniscono un'immagine di desesperados in ciambelle di salvataggio!

Thursday, October 07, 2021

Passato remoto, passato prossimo, presente

Un tempo l'attualità e la titolarità d'un avvenimento venivano definite con un metodo semplice e immediato: si coniugava il verbo che identificava lo svolgimento dell'azione: Si sapeva così se il tal dei tali era andato, stava andando o programmava di andare in una certa località, di effettuare determinate operazioni, d'incontrare un qualche personaggio, etc. Oggi no. Le notizie vengono fornite in modo vago e in parte indefinito qualora riguardino delle anticipazioni, o in modo giustificativo o di condanna nel caso si tratti di azioni effettuate. L'uso dei tempi dei verbi è quindi condizionato, non dai programmi o dagli avvenimenti, bensì dallle modalità di presentazione.