Anni '70: erano gli anni d'oro del Partito Comunista Italiano.

...eppure oggi qualcuno, che in quell'ambiente ha vissuto e operato, finge  di scandalizzarsi quando sente pronunciare, o vede scritte sui giornali,  le parole "mafia, mazzette e corruzione".

Ma  i soldi girati al PCI dalle società che controllavano le esportazioni verso l'URSS cosa erano? 

Non erano per caso balzelli che una qualsiasi impresa, qualora volesse fornire prestazioni o merce all'Unione Sovietica, era tenuta a pagare almeno ad uno dei due enti (tanti erano quelli che a suo tempo ho conosciuto) preposti alla riscossione dei tributi destinati al finanziamento della creatura di Gramsci? 

Le tariffe variavano dal 10% per i contratti più modesti, al 3-4% per contratti di dimensioni del tipo Togliattigrad. Ovviamente le mazzette pagate venivano giustificate come "assistenza commerciale". Tramite quegli organismi (di cui ricordo i nomi anche se non li cito per evitare rogne) arrivavano così in URSS anche quei prodotti estremamente desiderati dalla popolazione russa quali tecnologie, scarpe (logico) e mutande (meno logico) made in Italy. 

In quei tempi il PCI aveva ancora la sua sede in via delle Botteghe Oscure a Roma. Oggi lì si è trasferita l'Associazione Bancaria Italiana. Un maligno penserebbe: data la sua vocazione, ha per caso scoperto qualche tesoretto nascosto nei sotterranei del palazzo? 

Dall'oro di Dongo in poi, mazzette comprese, capitali  colossali sono transitati negli uffici in cui si teneva la contabilità del partito. E chi di quella contabilità era diretto responsabile o supervisore non dovrebbe meravigliarsi troppo dei tesoretti accumulati in seguito da magnaccia cooperativistici, che operavano, in base ad uno spirito umanitario, non solo sulla pelle di immigranti e nomadi, bensì, anche e sopratutto, sulla pelle di noi contribuenti.

E'sufficiente pentirsi più o meno ufficialmente di qualche debolezza di "gioventù" per potersi poi scandalizzare del marciume imperante?. Secondo me  individui che, a suo tempo, hanno taciuto sui meccanismi di finanziamento del PCI, dovrebbero avere per lo meno il buongusto di criticare il meno possibile i meccanismi delle politiche socio-magna-finanziarie locali...anche quando queste sono, a giudizio di tutti, un gran merdaio. 

E tutto ciò "a prescindere!"