why should I lie?

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Saturday, April 27, 2013

Non sempre il doppio lavoro...


In fondo nessuna legge proibisce il doppio lavoro. Se poi le due o più attività  svolte vengono riconosciute contribuire allo sviluppo dell'economia del Paese, nel senso della creazione di nuovi posti di lavoro o di produzioni nuove e redditizie per la collettività,  il doppio lavoro viene osannato da tutte le autorità, dalle correnti politiche, da noi tutti.
Purtroppo la tipologia di doppio lavoro più diffusa nel nostro paese è quella che può essere definita "quadratura del bilancio famigliare". Tipici esempi? La prof o il prof che danno lezioni private a casa o il ragionier Bianchi che, nel tempo lasciato libero dal lavoro al ministero, si dedica alla contabilità di condomini e di piccoli negozi di quartiere. Aggiungiamo l'inquilino del quinto piano dell'edificio accanto, bravissimo nel riparare serrande, e il corniciaio all'angolo capace di riparare rubinetti meglio d'un idraulico.
Non parliamo invece del doppio, triplo o quadruplo lavoro degli amministratori delegati di fondazioni bancarie, assicurazioni, organizzazioni statali o para! Siamo più o meno nello spirito del ragionier Bianchi di cui sopra, solo che il giro del quattrino collegato a queste doppie, triple e multiple attività ha, in questi casi, abbandonato il normale livello terrestre per trasferirsi nell'olimpo dei "grandi".
Anche in questi casi  il doppio lavoro è accettato, e da tutti. Anzi, diventa il fiore all'occhiello dei vari Passera, Geronzi, Profumo, Benetton etc. Tipi come loro li ritroviamo AD di qualche cosa, sindaci di qualcos'altro, consiglieri con o senza gettone d'una fondazione bancaria o assicurativa. 
C'è  una sola condizione comune a tutti questi doppi lavori?
C'è. E' quella che tutti paghino regolarmente le tasse relative agli introiti registrati.
Qui la situazione è più variegata e indefinita:
- il prof probabilmente pensa che con lo stipendio che percepisce, sul quale ha già pagato tasse e contributi, ha assolto i suoi obblighi versi il fisco. Quelle poche ore di lezioni private!...
- il ragioniere ha già più strumenti a disposizione per cavarsela con il minore dei danni. Con ciò non sostengo che cada necessariamente nell'evasione. Credo piuttosto che sia in grado di valutare con una grande accuratezza la convenienza del secondo o terzo lavoro prima di impegnarsi ad accettarlo.
- forse i grandi capi della finanza sono tra i più corretti nell'amministrazione dei fondi personali. In fondo, il fatto di percepire due milioni o tre milioni l'anno non gli cambia la vita. Probabilmente non ricordano neanche se quei due o tre milioni percepiti vengono da una banca o da un'altra, o se gli accordi presi siano 'tasse pagate o lordi'. Il difetto di alcuni di loro è che, per abitudine acquisita con la propria attività, dimentichino talvolta la nazionalità dell'istituto nel quale sono stati accreditati alcuni dei pagamenti.
E il doppio lavoro non c'entra quando si parla di:
- liberi professionisti. Questi sono da tempo sotto accusa. Il famoso "con fattura?" è diventato il simbolo di tante professioni; ma anche di molti mestieri, aggiungerei. E qui non parliamo di scontrino al bar, anche se quello è sacrosanto. Parliamo invece di tasse vicine al cinquanta per cento del non fatturato.
- quando poi risulta che chi ci frega è magari anche un ministro? Beh! allora c'è veramente da incazzarsi. La gogna la ricordate? Messo alla gogna fin quando non ha sputato fino all'ultimo centesimo di quanto dovuto. E la gogna non prevede i domiciliari.
Concludendo: viva il secondo lavoro solo raramente confinante con qualche illegalità.

No...Contrordine! Non è sempre così!

BundeswehrAktive Soldaten arbeiten illegal für Sicherheitsunternehmen

ovvero:
Soldati in servizio attivo lavorano illegalmente in compagnie di Sicurezza
 ·  Nach Recherchen der Frankfurter Allgemeinen Sonntagszeitung arbeiten dutzende Bundeswehrsoldaten in ihrer Freizeit illegal für militärische Sicherheitsunternehmen in Kriegsgebieten. Verteidigungspolitiker äußern sich entsetzt. Sie verstoßen damit gegen das Soldaten- und das Beamtengesetz. Wie Recherchen der „Frankfurter Allgemeinen Sonntagszeitung“ (F.A.S.) ergaben, waren in den vergangenen Jahren mehrere Dutzend aktive Soldaten für deutsche und ausländische Firmen in Afghanistan und anderen Kriegsgebieten oder auf Handelsschiffen am Horn von Afrika tätig.
27.04.2913. Secondo una ricerca dell'edizione domenicale del Frankfurter Allgemeine, decine di militari tedeschi lavorano illegalmente nel loro tempo libero per società di sicurezza militari in zone di guerra. I Politici della difesa ne parlano inorriditi. Si viola la legge militare e la legge civile!
Come dimostrato dalla ricerca del "Frankfurter Allgemeine, edizione della domenica", diverse decine di soldati in servizio attivo hanno lavorato per imprese tedesche e straniere in Afghanistan o altre zone di guerra o a bordo di navi mercantili nel Corno d'Africa negli ultimi anni.
 Si tratta chiaramente di doppio lavoro teutonico, bismarckiano, con una leggera punta di romanticismo hitleriano! (quante fregnacce ho scritto in una riga!)

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