why should I lie?

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Friday, June 12, 2015

il Cattocomunismo da strisciante a dirompente
Ringraziamo innanzi tuttto le anime eccelse e venerate d'un paio di predicatori di dottrine molto vicine al cattocomunismo, fortunatamente scomparsi. Un giorno però li faranno anche santi, supposto che non lo siano già.
Ricordiamo che la base dell'anticattocomunismo è costituita da quei princìpi liberali che predicano l'arrivismo tecnico-commerciale e la libera concorrenza. Queste sono cose vomitevoli - per lo meno sulla carta -  secondo i cattocomunisti.
Ricorriamo il percorso...
C'era una volta un governo basato su libera concorrenza, arrivismo, egoismo commerciale, banche ladrone etc.etc.
C'era una volta un Paese che, pur con le sue tante manchevolezze, viveva e lasciava vivacchiare gran parte della popolazione.
C'era una volta un altro Paese che, nato per primeggiare, non amava la concorrenza sleale d'un popolo che, nel suo piccolo, se la cavava senza fare troppi inchini e salamelecchi a capi di governo altisonanti e autoritari.
C'era una volta una crisi d'oltre oceano che aveva creato buchi profondi nelle finanze, e quindi, nelle economie di vari Paesi, anche di quelli europei, indipendentemente dal fatto che fossero più o meno virtuosi.
C'era una volta una superbanca, di fama supervirtuosa, che in quell'occasione si è impegnata nella supervendita di titoli superinvisi ai suoi supercapi politici, fossero questi anche del gentil sesso (i supercapi...non i titoli).
C'era una volta un re. Questo re non aveva una figlia, come accade normalmente nelle fiabe; aveva però una consigliera virtuosa. Questa, era ed è comunque dotata d'animo satanico e d'indole litigiosa.
Disse al re: "Ricordati! Tu che sei nato cattocomunista, pur se di quel "catto" non sono molto sicura, devi necessariamente allineare i tuoi sudditi sulla base dei princìpi che ora ti detterò."
"Primo: nessuno dei tuoi sudditi deve poter mettere da parte risparmi. Questo da noi, paese di virtuosi, non usa."
"Secondo: qualora i risparmi li abbia già investiti, ad esempio in una casa, fa' in modo che pianga  lacrime amare facendogli pagare tasse altissime sugli immobili."
"Terzo: fai sì che il tuo regno diventi sempre più strettamente rispettoso dei sacri principi enumerati dalla nostra comune vedova nera che neutralizza con veleni selettivi  quelli che non si allineano (indovinello: dove abita la vedova nera? Francia, Belgio o Lussemburgo?)".
"Quarto: è importante sì che voi curiate l'organizzazione del lavoro, delle politiche (ma quali?), del welfare sociale. Ma i soldi necessari dovranno essere  ottenuti spremendo i welfarizzati e non rivolgendovi al potere centrale gestito dalla succitata vedova nera".
"Quinto: ma questo era sottinteso; è imperativo procedere alla defenestrazione di quello che m'ha chiamato 'culona'. Sostituiscilo con chi vuoi. Accetterò al suo posto perfino dei cosiddetti tecnici (tecnici italiani? sono per lo meno laureati a Lipsia?) e in seguito anche degli imbonitori da fiera. Sì! Partiamo con un governo tecnico dove si piange pure, governo che ridisegna uno stato come un percorso ancora più pieno di paletti e di "in prigione senza passare dal via",  passando poi il testimone alla fiera di paese.
"Sesto: dato che non sei giovincello scegliti fin d'adesso un successore. La specifica di questa persona l'ho inviata in busta chiusa all'imbonitore da fiera. Te ne parlerà.
D'accordo: questo non è proprio il (catto)comunismo che tu volevi. Ma  noi gestori possiamo solo dare quadri generali entro i quali "dovete! ...ripeto...dovete! muovervi".



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