why should I lie?

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Tuesday, June 09, 2015

COSTI QUEL CHE COSTI


IL GAZISTA RISPETTA GLI IMPEGNI PRESI CON I SUOI DATORI DI LAVORO.
Riassumendo:
- le imprese USA hanno trivellato qualcosa come ventisettemila pozzi per la produzione del gas di scisti.
-   le imprese americane hanno investito cifre astronomiche in questa operazione.
- cifre altrettanto importanti (svariati miliardi di dollari) le stanno investendo per trasformare le crio-installazioni della Louisiana, progettate in origine per stockare il gas naturale liquefatto d'importazione,  in enormi crio-installazioni da cui esportare il gas di scisti opportunamente liquefatto (credo che i relativi  investimenti siano per lo meno quintuplicati)
- nel frattempo il prezzo del gas sul mercato mondiale si è dimezzato anche e sopratutto perché gli USA ne importano zero. Anzi! Si apprestano  ad esportarne.
- Il programma pluriennale, stabilito dal gazista per proteggere gli interessi dei produttori di casa, prevede perciò un certo numero di tappe: 
    * tappa no.1: eliminare una delle principali fonti mediterranee di approvvigionamento.
             *    tappa no.2: ridurre al massimo (ovvero al minimo) gli approvvigionamenti   di gas russo via Ucraina.
            * tappa no.3: intervenire a gamba tesa, e con l'ausilio d'una Europa teutonica, per danneggiare l'economia russa e, di riflesso, quella dei Paesi della Russia non troppo nemici.
           * tappa no.4:  nei limiti del possibile e dell'impossibile impedire la costruzione di gasdotti alternativi: ad esempio via Caspio.
       * tappa no.5: convincere l'Europa che i 27,000 buchi realizzati in USA sono sufficienti ad approvvigionare i due continenti e che quindi non si lancino in fracking superflui. 

La Francia ha subito condiviso: Gheddafi è stato eliminato.
L'Europa ha subito condiviso: lasciamo la Libia nel più grande casino; pardon: primavera!

L'Europa ha subito condiviso: contratti con l'Algeria cancellati.
L'Europa ha subito condiviso: progetto del Caspio abbandonato.
L'Europa ha subito condiviso: difesa a spada tratta degli interessi di coloro che avevano investito in Ucraina.
L'Europa ha subito condiviso: appoggio alla minaccia militare USA.
L'Europa ha subito condiviso: azione militare congiunta NATO/Svezia/Finlandia. 
L'Europa ha subito condiviso: distruggiamo l'economia russa.
L'Europa ha subito condiviso: Assad in Siria è appoggiato da Putin. Quindi? Vada dove di dovere!
L'Europa ha subito condiviso e, appoggiando l'intelligente politica USA (già ben collaudata con qualche guerra del Golfo) si è trovata con: 
- Saudi Arabia che fa guerra allo Yemen; 
- un Iraq che fa guerra a un altro Iraq; 
- una Siria che fa guerra all'altra Siria; la Giordania non si sa.
- i Curdi che se la devono cavare da soli; 
- una Turchia ballerina tra NATO e integralismo; 
- tre Libie al prezzo di una; 
- qualche integralista sparso; 
- un po' di migranti...
L'intelligenza del gazista è a prova di bomba...o forse...a prova di bombe.
  

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