why should I lie?

why should I lie?

Thursday, August 29, 2019


guardiamoci negli occhi e confessiamo!


Tutti noi abbiamo contribuito. direttamente o indirettamente a costruire l'impero dell'automobile e a mantenere sul loro trono quelli che la mania della corsa alle quattroruote hanno sapientemente instillato in un qualche angolino importante del nostro apparato ricettivo (non parlo direttamente di cervello essendo questo, spesso, ammalato di potenza, eleganza e velocità).
Oggi, dopo anni di esaltazione di stile, eleganza, comodità e velocità, cominciamo a renderci conto del fatto che tutto quell'amore per pezzi di lamiera e plastica, appesantiti da voluminosi apparecchi in acciaio e ghisa poteva forse essere orientato, più intelligentemente, verso sviluppo e costruzione di mezzi più efficienti e meno inquinanti.
I fabbricanti dei quattroruote, fossero questi in versione civile o militare, hanno sempre saputo imporre i loro programmi di sviluppo negli ultimi  cento anni. E noi, popolo bue, ci siamo subito adeguati, lasciandoci sfruttare, appesi alle ultime informazioni su velocità, accelerazione, consumi, elettronica e, ovviamente, costo.
E' quindi giusto che una crisi socioeconomica, che può colpire qualsiasi forma di attività industriale, colpisca ora coloro che ci hanno imbottito di ferraglia e inquinamento.
Un consiglio? Riciclatevi! 
Un esempio? 
Inventate o copiate i sistemi di trasporto collettivo a levitazione magnetica. Installateli in tutte le strade principali (esempi Roma? Via Nazionale, via del Tritone, Corso Vittorio, via del Corso, via Merulana, via Appia, viale Angelico) a 3-4 metri di profondità proteggendo il tutto con una leggera copertura (vietando e impedendo ovviamente il transito a qualsiasi mezzo tradizionale) capace di sostenere piste ciclabili e piste el-monopattinabili e lasciando, ovviamente, i marciapiedi (e relativi servizi sottostanti) al loro posto.
Pompieri e ambulanze? Soluzioni da studiare.





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