why should I lie?

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Thursday, August 08, 2019



guardiani del mondo
oggi di attualità

Anno 1974 Unione Sovietica - ricordi utili
Essere qui a Mosca per una trattativa industrialcommerciale non è solo esaltante bensì anche istruttivo.
Faccio parte d'una delegazione di sei persone. Lavoriamo insieme ai delegati del Ministero dell'Industria e del Ministero dell'Agricoltura. Ci si incontra un paio di volte al giorno per esaminare congiuntamente tutti gli aspetti del progetto. 
Una interprete, esperta tecnologa, ci assiste nelle trattative. 
Ma non solo lei. Un giovane poliziotto, in abiti rigorosamente borghesi, si occupa della programmazione di spostamenti, prenotazioni teatrali e assistenza organizzativa in generale. 
E' molto disponibile alla conversazione e non dà assolutamente l'impressione di tenerci sotto controllo, cosa che invece è tenuto a fare.
Una sera, seduti insieme nel bar dell'albergo, di fronte a invitanti bicchieri di vodka ghiacciata, abbandona per un po' i suoi compiti e si lascia coinvolgere in una conversazione direi "improvvisata".
Alla mia domanda se, anche grazie alla sua buona conoscenza dell'inglese, avesse sempre avuto quel tipo di mansioni , mi risponde dicendo che le sue aspirazioni erano state altre anche se sempre in relazione con Paesi Occidentali. Si capiva chiaramente che veniva addestrato in qualche servizio d'informazione. 
Però, causa uno sgarbo verso un superiore, era stato invitato a seguire un corso di "rieducazione" in quel di Siberia. 
La sua missione era stata per un paio d'anni quella di "vigile del fuoco".
In che cosa consisteva il suo lavoro?
Semplice a dire; più complicato da eseguire.
Si parte dalla considerazione che la Siberia è una foresta di dimensioni astronomiche. Se un fulmine o altra causa provoca un incendio in una certa area non solo si deve intervenire per spegnere l'incendio ma si deve essere certi che non si propaghi.
Per questa ragione, oltre a suddividere l'enorme territorio in settori, erano stati creati dei corridoi disboscati larghi ognuno un paio di chilometri, corridoi sottoposti a controlli continui da parte di vigili pompieri. 
E lui era stato per un paio d'anni un "vigile pompiere".

Perciò quando oggi leggo "Siberia in fiamme" mi chiedo se la scomparsa del regime sovietico non abbia per caso provocato anche la scomparsa d'una delle poche cose meritevoli create da quello stesso regime.




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