why should I lie?

why should I lie?

Tuesday, October 06, 2015

Finalmente qualcuno si sveglia...ma non basta
Leggo su "il Giornale" del 3 ottobre che esistono similitudini tra "caso" ENI o SAIPEM, Finmeccanica, acciaieria Riva di Taranto (e altri casi?).

E poi, una volta persi i contratti e i programmi industriali, i capi dei grandi gruppi (colpevoli di tutte le possibili malefatte, per lo meno nella testa dei giudici indagatori) vengono regolarmente riabilitati.
E se ci rimettiamo miliardi e miliardi di mancati contratti (perdite che contano doppio in quanto i contratti in questione vengono poi stipulati con imprese straniere concorrenti nel settore) è questo del tutto irrilevante?
Se a me, giudice indagatore, arriva un "input" da un qualche livello politico molto alto cosa posso fare?
a - fregarmene. Ma non è una buona idea. Probabilmente  sarebbe di pregiudizio per la mia posizione e per la mia carriera.
b - farci sopra un pensierino. Parlo d'un pensierino approfondito con valutazione delle conseguenze che, nel caso si decida di procedere, deriverebbero dall'applicazione di norme e leggi, spesso non ben definite per non dire confuse e incasinate.
c - precipitarmi ad applicare le misure più pesanti nei confronti dell'impresa in questione e del suo top management, incurante io del fatto che, così facendo, renderò un gran servizio ai concorrenti d'altri paesi.

Concordiamo sul fatto che la soluzione b) sarebbe la più idonea ma, guarda caso, la c) è quella correntemente applicata.
Ci si potrebbe chiedere perché; ma anche questo è superfluo chiederselo.
Basta pensare al posto che occupiamo nelle scale europee
a) di merito  
b) di correttezza.
Siamo automaticamente fregati.
E non perché siamo più disonesti o inaffidabili di altri (basta pensare alla corruzione targata Siemens e alle manfrine libiche targate Francia).  Il profondo amore e rispetto che nutriamo nei confronti delle poltrone attaccate alle nostre chiappe è forse la causa principale di comportamenti spesso confinanti con metodi mafiosi.
Ed è così che 
a - facciamo processi che poi si rivelano appena sufficienti alla riabilitazione delle imprese e dei loro manager a livello internazionale. 
b - non condanniamo invece quei politici (e anche magistrati?) che, non solo hanno causato danni enormi allo stato che in quelle posizioni li  "mantiene", ma hanno pure contribuito a peggiorare il posizionamento del nostro Paese sulla scala di affidabilità.
c - perdiamo contratti miliardari. E questo è certamente il peggio. 





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