why should I lie?

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Friday, April 04, 2014

"ma'ndo' vai se er partito nun ce l'hai?"


Credevo che la lezione impartitaci a sue spese dall'ottimo Oscar Giannino in occasione delle politiche del 2013 fosse stata sufficiente a far riflettere altre persone d'un certo livello sull'opportunità d'inventarsi movimenti e partiti. Purtroppo la febbre del "partito mio, solo mio, lo voglio, lo voglio, lo voglio!" continua. 

Nel 2013 abbiamo assistito ai primi compitini d'aritmetica elementare da parte di:
Magdi Cristiano Allan, Oscar Giannino, Ingroia, lo stesso Mario Monti, mentre Luca Cordero di Montezemolo aleggiava sul tutto senza futureggiare troppo.
Cosa scopriamo ora? Che Passera, in disaccordo con Monti, fonda un suo partito?movimento? immobilità? chissà.
Un minimo d'organizzazione si richiede: è ovvio. Ma tutto dipende dallo scopo per cui un movimento o un partito, in alcuni casi per convenienza, viene fondato. 
Io, che sono profondamente maligno, penso che i partiti nuovi di zecca, non frutto di scissioni varie, vengano fondati con lo scopo preciso di disperdere voti. Ovviamente la dispersione deve essere a danno di qualcun altro.
E' oltremodo chiaro che,  esistendo una soglia di sbarramento, nessun neofondato potrà usufruire per scopi elettivi dei voti che raccoglierà, a meno che non rappresenti un vero scisma quale NCD in rapporto a FI.
Ma forse è anche un elemento di sopravvivenza sulla scena politica. O no?

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