why should I lie?

why should I lie?

Monday, February 14, 2011


CREDERE! OBBEDIRE! COMBATTERE!
Secondo Wikipedia:
Il termine fascio può assumere diversi significati:

Il fascio littorio, invenzione che precede di quasi duemila anni quella della ghigliottina, è in realtà il necessaire da viaggio per l'esecuzione di pene corporali. Queste andavano dalle frustate (mediante canne) al taglio della testa, mediante utilizzo della scure incorporata nel set.
Il fascio (politica) è quello che nella mente dei capi d'un partito simboleggiava l'unione e la forza del movimento. La minaccia dichiarata era la stessa, ma si manifestava più con modalità allusive che con applicazioni pratiche. Il significato del simbolo "fascio politico" è con il tempo diventato quello di "l'unione fa la forza".
Il fascio (muscolare) va fuori tema anche se il littore che portava in spalla l'attrezzo, doveva esserne necessariamente dotato.

Non v'è dubbio che, quando Mascellone s'è messo in mente di ricreare i fasti dell'antica Roma, Lui pensasse al Fascio Littorio, abbandonando perciò il puro concetto di fascio politico. Fortunatamente però, mi sembra che gli esperimenti di trasporto in spalla del Fascio Littorio da parte di gerarchi con pancetta o di più idonei avanguardisti, si siano limitati a simulacri in cartapesta maneggiabili più facilmente di quelli che opprimevano i littori dell'antica Roma.
Nel momento in cui al Nostro è venuto in mente d'andare a guerreggiare, il Fascio Littorio si è agevolmente trasformato in Fascio di Combattimento.
In ogni caso, creato il fascio è stato necessario creare i fascisti. Questi non hanno niente a che fare con i portatori di fascio, o littori. Essi sono, piuttosto, burocrati o aspiranti tali. Alcuni di loro hanno sulle spalle l'esperienza della prima guerra mondiale. Questi incoraggiano i giovani a seguire le loro orme di arditi, sviluppando virtù atletiche praticamente nuove in un Paese come l'Italia. L'aspetto tragico di tutto il sistema viene fuori nel momento in cui c'è la maxiconfusione tra aspirazioni sportive, militari e artistiche che vengono incoraggiate in simultanea a tutti i livelli dell'insegnamento. La maggioranza della popolazione è convinta di costituire quel popolo di navigatori, pensatori, artisti, scienziati..., che viene propagandato. Niente è impossibile, basta impegnarsi. Ed è così che ci si impegna anche nelle guerre. Africa, Spagna e poi quella che ci stava tanto lunga di maniche che nessun sarto, per quanto abile, avrebbe potuto ricucirci addosso.
Qui finisce l'avventura dei fasci.

Quella sì! Ma non quella dei fascisti.
Basti pensare che personaggi giovani quali Giorgio Almirante, Romualdi, Michelini danno vita a un partito di nostalgici che in breve tempo affascina anche i giovani: Il Movimento Sociale Italiano (MSI).
Il fascio viene ovviamente ripescato, ma essendo un simbolo che, contrariamente a quanto avviene con la concorrente falce e martello, è bandito per legge, viene utilizzato solamente sui gagliardetti custoditi in sezione MSI e per l'imbrattamento sistematico dei muri delle città. Quest'ultima mansione è riservata ai giovani.
Tra i giovani chi troviamo? Tale Gianfranco Fini. Ma no! Proprio lui? Sì. E tanti altri. Sia ben chiaro: tutti nati dopo il crollo del fascismo, quello vero di LUI, ma, tutti affascinati da ardimento, uniformi, simboli, amorpatrio, centralismo decisionale.
Il movimento ha un certo successo. In una determinata, irripetibile occasione produce addirittura un capo del governo, tale Tambroni. E' il periodo in cui i Comunisti mangiano ancora i bambini: di conseguenza, poche ore di rivolte di piazza, bastano a liquidare il neonato governo. Diciamolo pure. Non molto democratico. Ma non si andava molto per il sottile. L'Italia allora si divideva in preti, comunisti, fascisti e socioliberalrepubblicani.
Nel bailamme elettorale che ne consegue il MSI consolida le sue posizioni. E il nostro Gianfranco? Lui è ancora un baby. Nato nel 1952.
Il padre, volontario della Repubblica Sociale Italiana nella Divisione di Fanteria San Marco, Il nonno paterno, morto nel 1970, faceva parte del PCI. La madre, figlia di un signore che aveva partecipato alla Marcia su Roma. E' chiaro che Gianfranco una predisposizione alla politica e a tutte le sue rogne ce l'abbia nel sangue.

Iniziò la sua carriera politica nel Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano.
Nel 1977 divenne segretario nazionale del Fronte della Gioventù, per volontà di Giorgio Almirante.
Giornalista di professione, nel 1983 viene eletto per la prima volta alla Camera dei deputati. Rieletto nel 1987, nel settembre dello stesso anno alla festa del partito a Mirabello, Almirante lo candidò pubblicamente come suo successore alla segreteria del partito.

MSI diventa nel frattempo MSI-DN

Scomparso Giorgio Almirante nel 1988, è alla segreteria nazionale del MSI. Alterne vicende lo portano a organizzare la svolta di Fiuggi. In questa occasione diviene Presidente di Alleanza Nazionale (AN) creatura erede del MSI.
Dunque: è diventato un vero professionista della politica. Berlusca se lo associa prima come AN (alleata), poi come cofondatore di Popolo della Libertà. Si alleva forse la classica serpe in seno o lo ha scambiato per un biscione?
Gianfranco da ministro, rinnega Mascellone, chiede perdono a Israele. Da Presidente della Camera cambia ancora atteggiamento: diventa moralista, bacchetta, odia la Lega ma non lo dice apertamente, sdogana l'espressione "stronzata", stabilisce rapporti amichevoli con la magistratura, evita di parlare di monarchie, in particolare di quella della famiglia Grimaldi, divide con D'Alema la passione per il mare, non chiede più che un Fascio domini i colli di Roma: è soddisfatto anche d'una Falce e Martello (purché non sia il Biscione!)
Ma Gianfranco viene bacchettato a sua volta. Donna Assunta lo rimprovera pubblicamente e gli ricorda (questo lo credo io): tutto tranne il federalismo.


1 comment:

Anonymous said...

Recentemente ho trovato il vostro blog e hanno letto insieme. Ho pensato di lasciare il mio primo commento. Non so cosa dire se non che mi sono goduto la lettura. bel blog.