why should I lie?

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Saturday, February 05, 2011

CHE SODDISFAZIONE!!!

Aver comprato il DVD del film KATYN in un negozio della catena più sinistrorsa che esista in Italia, ovvero la FELTRINELLI.
E non dite di no: il suo fondatore era un bombarolo. Di bomba feriva, o per lo meno sembra che ci provasse, e di bomba morì.
Il film di Andrzej Wajda è stato boicottato in Italia a livello distribuzione. Nonostante il Globo d'Oro 2009 e la nomination Oscar 2008 come miglior film straniero, fu distribuito in un numero talmente limitato di copie che pochi cinema in Italia hanno avuto il privilegio di proiettarlo.
Sarà probabilmente dovuto al fatto che lo stesso poster del film indicava IL MISTERO DI UN CRIMINE MAI RACCONTATO.
E, aggiungo, un crimine che ha messo sempre in enorme imbarazzo vuoi l'Unione Sovietica, in quanto crimine perpetrato dalla Armata Rossa, vuoi i partiti comunisti di tutto il mondo.
Fallito il tentativo di Stalin di farlo catalogare come crimine nazista, è stato imposto il silenzio più assoluto a tutti i livelli e in tutte le circostanze.
Capi e capetti del Partito Comunista Italiano, anche quelli che ancor oggi esercitano funzioni di responsabilità, hanno trovato il modo di criticare l'intervento russo in Ungheria, la repressione della primavera di Praga e altre quisquilie di rosso vestite, ma mai - ripeto mai - nessuno di loro si è lasciato coinvolgere in una qualsiasi discussione dove ci fosse il minimo rischio di riapertura dell'argomento Katyn.
Nell'anno 2000 abitavo a Cracovia. La Polonia stava per entrare in EU.
Si celebrò a Katyn il sessantesimo anniversario dell'eccidio di Katyn. La celebrazione fu trasmessa in TV.
Vergogna delle vergogne! Nessun rappresentante dei Paesi Europei era presente. Solamente una persona "occidentale" ha partecipato. Una sola persona! Comunque una persona con le palle: la pensionata Margaret Thatcher.
E lei le palle non solo le ha sulla corona che porta in testa (è stata nominata baronessa) ma anche al posto giusto per un uomo, non per uno dei tanti politicanti quaquaraquà che hanno brillato per la loro assenza.







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