Scontri di economie, ma tutt'altro che economici!

Un qualsiasi economista francese dovrebbe spiegarci il collegamento tra crisi, spread, mancanza di lavoro in Italia e politiche aggressive francesi in Africa e Medioriente. Probabilmente un suo equivalente americano sarebbe capace d'inquadrare il  tutto in una "congiuntura globale" così da non farci capire una mazza.

Spero che in Francia, oltre ai programmatori di primavere, esista un politico corretto capace di spiegarci tanti passaggi: da Gheddafi a Morsi, da Mali a Tchad e Niger, da Siria a ??? 

In Inghilterra qualcosa in proposito è successo. Cameron forse un giorno ce lo racconterà.

Nel frattempo l'Italia ha perso lavori d'enorme importanza tipo Saipem-Algeria e tutta una serie di commesse abituali in Libia. Disturbava le imprese francesi? Stiamo rafforzando la NATO? Rafforzeremo anche la cooperazione europea?

A Roma si direbbe: " ma procurate d'annà affancu....!"