why should I lie?

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Saturday, September 17, 2011

Cina! Stai molto attenta. Abbiamo forse una nuova regina Vittoria?

Estratto da un articolo su New York Times del 17/09/2011

"Officially, according to Libya’s new leaders, their martyrs in the struggle against the government of Col.Muammar el-Qaddafi should number 30,000 to 50,000, not even counting their enemies who have fallen.
Yet in the country’s morgues, the war dead registered from both sides in each area so far are mostly in the hundreds, not the thousands. And those who are still missing total as few as 1,000, according to the International Committee of the Red Cross. Those figures may be incomplete, but even if the missing number proves to be three times as high, and all are dead, the toll would be far short of official casualty totals."

Quello che ci si chiede: "cui prodest?". Non l'articolo ovviamente, ma il numero gonfiato a dismisura delle vittime del colonnello. Ciò che è nettamente più tragico è che nessuno ha ufficializzato il numero delle vittime causate dai raid delle forze NATO!
Nei giorni precedenti la pubblicazione del lungo articolo sul NYTimes, tali Cameron e Sarkozy erano volati ad omaggiare i nuovi capi della nuova Libia. In concorrenza con i sullodati, tale Erdogan, fornito anche del crisma dell'islamismo, sta facendo il giro dei Paesi ribattezzati "Primavera del Nordafrica". L'unico che, almeno per ora, ufficialmente non si muove è quel poverino di Obama, oberato dalle rogne politico-economiche interne. Forse un giorno leggeremo su Wikileaks quello che gli USA stanno combinando in Libia e nei Paesi colpiti da influenze esterne primaverili. Purtroppo lo sapremo con molto ritardo.
Se ci concentriamo però sulle operazioni bello-diplomatiche britanniche, troviamo una certa somiglianza con quanto fu fatto ai tempi della regina Vittoria per con-quistare, con-solidare, con-
colonizzare mezzo e più mondo. L'unica nota stonata sarebbe oggi la combutta con quei rompini di francesi che ai tempi della sullodata regina erano concorrenti nelle imprese di colonizzazione (seconda o terza fase che sia).
Abbiamo un'altra similitudine tra i tempi della regina Vittoria e quelli nostri di Elisabetta. Ambedue le regine regnano per un periodo incommensurabilmente più lungo di quello di qualsiasi altro reale al mondo. Ambedue hanno sulle spalle un principe consorte che non conta una fava. Ambedue devono fronteggiare potenze mondiali che costituiscono una minaccia per il monopolio o duopolio dei franco-inglesi.
Stranamente, gli USA non ostacolano (forse perché non capiscono) il movimento a tenaglia degli anglofrancesi: dal Cairo a Rabat. Lo capisce però Erdogan che corre ai ripari. "Guai a voi se mettete l'Islam da parte!" E dietro Erdogan c'è probabilmente il pelouche russo che non ama particolarmente l'occidentalizzazione completa d'una parte del pianeta.
Chi ne approfitta zitta zitta è la Cina. Non solo da tempo ha avviato la colonizzazione di gran parte dell'Africa. Ora comincia a colonizzare l'Europa; economicamente, è ovvio.
La regina Vittoria debellò a quel tempo la potenza militare cinese mediante la guerra dell'oppio. Cosa dovrà inventare - o l'ha già inventato- la nostra equilongeva Elisabetta II?
Maestà, per quanto riguarda l'oppio, non dimentichi che quello di Helmand (Afghanistan) è già controllato dai Gringos.







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