why should I lie?

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Thursday, March 03, 2011



COSA non FESTEGGIAMO

Il 17 marzo 2011 si celebrano i 150 anni dell'unità d'Italia. Un comitato organizzatore, sotto la "prestigiosa guida" di Giuliano Amato sta predisponendo imponenti, anche se da alcuni criticati, festeggiamenti. Noi, popolo bue, siamo felici di sentire che si parla di baratti d'alto livello: "io ti do il 17 marzo e ti tolgo il 4 novembre". (di sopprimere il 2 giugno non si parla in questo momento; c'è sempre il pericolo che Emanuele Filiberto, principe ereditario della televisione di stato, organizzi un bel ripristino della monarchia!)
"Ma io voglio anche il 4 o 5 maggio, per la festa della Padania!" dice Calderoli.
Immagino che molto presto ci sarà una richiesta ufficiale per estendere la festa di San Gennaro anche alla Val d'Aosta! Fortunatamente l'unica persona autorizzata a fare una tale richiesta si è dimessa in data 3 marzo.
Posso dire "che tristezza!" o vengo tacciato di disfattismo?
Facciamo invece l'elenco delle date che non vogliamo celebrare.
Nessun carosello di carabinieri. Nessuna cerimonia in qualche reggia piemontese. Nessuna celebrazione alle sorgenti del Po. Forse neppure un singolo anno zero, ballarò o matrix.
Ci aspettiamo un qualche blà-blà simbolico al Campidoglio in occasione dei 54 anni dei Trattati di Roma.

Il Trattato di Parigi, elaborato su iniziativa dei politici francesi Jean Monnet e  Robert Schuman con lo scopo di mettere in comune le produzioni di carbone e acciaio in un'Europa di sei paesi: Belgio, Francia, Germania Occidentale,Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, fu firmato il 18 aprile 1951.
Questo veniva considerato un grande e promettente primo passo verso una forma (non ben definita) di unificazione dell'Europa, se non a livello politico, almeno a livello economico e commerciale.





CEE 25 marzo 1957
E così, solo qualche anno più tardi:
il trattato CEE, firmato a Roma il 25 marzo 1957, riunisce Francia, Germania, Italia e paesi del Benelux in una Comunità avente per scopo l'integrazione tramite gli scambi in vista dell'espansione economica. Con il trattato di Maastricht, la CEE diventa la Comunità europea, che esprime la volontà degli Stati membri di ampliare le competenze comunitarie a settori non economici.






NB. C'è anche l'Algeria nella CEE del 1957, in quell'anno ancora dominio francese!


EFTA invece è stata creata il 3 Maggio 1960 come organizzazione di libero commercio tra i Paesi componenti che, per ragioni di difesa della propria sovranità, non erano intenzionati a integrarsi nella futura (!!!) Europa politica. La CEE si era infatti nel frattempo trasformata In European Union(EU).

Membri dell'EFTA


Austria,Danimarca,Norvegia,Portogallo,Svezia,Svizzera, Regno Unito

EU un po' alla volta - faticosamente

La cartina più o meno ufficiale già mostra la Turchia, ma...chissà.

°Nessuno, almeno in Italia, si sogna d'insegnare l'inno dell'Europa nelle scuole. °Nessuno, almeno in Italia, sa raccontare cosa significa essere veramente Europeo.
°Nessuno, almeno in Italia, prova a spiegare che, nel rispetto delle leggi locali, si può abitare a Milano, a Berlino, a Copenhagen o a Tallinn e, avendone i titoli e la capacità, cercare un lavoro in una di quelle sedi.
°Pochissimi, almeno in Italia, hanno letto l'abortito progetto di costituzione europea.
°Quasi nessuno conosce la totalità delle leggi (direttive) europee applicabili in Italia.
°Forse nessuno pensa che l'Europa, con un po' di buona volontà, potrebbe diventare una realtà funzionante.

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