why should I lie?

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Friday, March 11, 2011

QUESTI ST…RANI DI FRANCESI

Primo: in base a ragionamenti di convenienza, mettono all’indice i libri di Oriana Fallaci, libri che vengono definiti contrari ai sacri principi di liberté, egalitè etc. nonché truci istigatori all’odio razziale.

Secondo: nel pieno rispetto dello spirito di collaborazione europeo e fregandosene leggermente di ciò che ONU, NATO, EU etc. discutono, aprono unilateralmente al comitato di gestione dei ribelli libici. “Non solo riconosciamo da subito il vostro comitato come legittima controparte nelle nostre relazioni con la Libia, ma, ‘mpress’mpress vi invieremo un nostro ambasciatore” ipse dixit. (Ipse sta per marito di Carla).

Fosse che fosse che le pressioni di certa società petrolifere francesi, società che finora non sono riuscite a far breccia nel cuore di Gheddafi, abbiano contribuito a circondare di aureole le teste dei capi della rivolta? Questo rischia d’essere total-mente vero!

Attenzione però! Quel signore (ex ministro?) d’una certa età, fornito di berretto cilindrico, presentato dalle varie televisioni quale capo del governo provvisorio dei rivoluzionari, ha un bollo in fronte che lo identifica come assiduo frequentatore di moschee. (Nei Paesi Islamici se ne fa un punto d’onore, in quanto dimostra quanto religiosi e osservanti si è. Alcuni, per non incorrere nelle possibili critiche in ambienti molto osservanti, utilizzano un sigaro, ovviamente acceso, per marcarsi in fronte e stare in pace con se stessi per il resto dell’esistenza terrena). Sia chiaro però: essere assiduo frequentatore di moschee non è disdicevole, anzi! Quello che può preoccupare è quanto può accadere allorché si associno convinzioni religiose e ideologie collaudate in altre aree del pianeta. Spero proprio non sia così.

Analogamente i sudditi di sua maestà si dichiarano pronti a tutto. Mi ricordano un muratore napoletano che durante l’esecuzione di piccoli lavori di restauro in casa mia, si dichiarava pronto ad eseguire qualsiasi variazione sul tema: “Voi dite e io faccio!” Anche loro: “Spazio aereo? Eccoci qua. Bombardamento? Sì, pronti. Attacco da terra? Chi meglio di noi?”

E noi maligni, che sappiamo quali siano state le perdite (42 miliardi di $) patite da chi al mare non ci va per pescare bensì per fare buchi sul fondo, siamo indotti a malignare su chi potrebbe avere indotto il governo di sua maestà a trascurare un po’ le nozze dell’erede dell’erede al trono per dedicarsi alla preparazione di avvenimenti dove i fuochi d’artificio possano essere convenientemente realizzati “nature”. Non mi manderete mica Williams direttamente dall’altare al suo caccia o elicottero che sia?

Siamo sinceri: la Libya è stata finora terreno di caccia (petrolifera, s’intende) di società italiane. Un po’ anche gli spagnoli e recentemente i brasiliani si sono aggregati. Si vede che Gheddafi, nonostante il suo odio dichiarato per i colonizzatori italiani, è più incazzato con i francesi (Tchad? Uranio?) e con gli inglesi. Per questi ultimi sto cercando ancora la ragione o le ragioni eventuali. Forse Lui, Gheddafi, preferisce prendere il tè nel deserto piuttosto che alla corte di sua maestà.

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