14 Settembre dalla stampa

Macron: "Francia responsabile di torture in Algeria"

Il capo dell'Eliseo ha incontrato la vedova di Maurice Audin, dissidente scomparso nel 1957: "Fine di una bugia di stato".

commento:
"Toh!..l'ha saputo anche lui!...che nel segno de la liberté. fraternité etc. qualcuno ha fatto carriera."

Quando vivevo in quel di Parigi - parlo di 1967/72 - notavo che spesso  una censura di stato interveniva per evitare aggiornamenti mentali ritenuti troppo d'avanguardia e quindi pericolosi per opinioni e conseguente ordine pubblico.

Esempi? Un paio.

"Les dimanches de Ville d'Avray" - la proiezione della pellicola è stata proibita in quanto le scene iniziali mostravano un aereo francese mentre mitragliava un villaggio in Vietnam.

"La battaglia d'Algeri" - film di Gillo Pontecorvo; altro film proibito per un congruo numero di anni in quanto "non esaltava" il comportamento dei francesi sul territorio algerino: allora parte della Francia.

Erano i tempi di de Gaulle, Pompidou, Debré e di Lui: il terrore degli algerini, il generale Massu.

A lui veniva attribuito anche l'uso di camere a gas contro i ribelli algerini. Camere a gas non molto sofisticate, ma ad alta efficienza.

Mi raccontava un amico francese che, in quanto sottufficiale, era obbligato ad eseguire, o far eseguire certi ordini. 

I guerriglieri algerini catturati venivano trasportati con camion fino all'ingresso d'una qualche caverna naturale dove venivano obbligati a costruire un muro di chiusura in pietrame. Una volta completato il lavoro, gli algerini, (chiamati dispregiativamente "fellahas") venivano stipati nelle caverne. Gli scappamenti di qualche camion venivano collegati ai buchi appositamente lasciati nella muratura appena completata e il "gioco", se di gioco si poteva parlare, era fatto. Caro Massu, spero tu sia crepato nel peggiore dei modi. In ogni caso, conoscendo l'atteggiamento mentale dei francesi...
Se tu però fossi vivo ti farebbe molto piacere sapere che una delle tue vittime...mancate (nessuno è perfetto) fuggito dall'Algeria, rifiutato dai Paesi NATO, si è poi laureato in ingegneria nella vituperata Jugoslavia Titina per poi lavorare in USA diventando infine direttore d'un importante stabilimento ...dove? Ma in Algeria, certo!
Massu era stato nel frattempo - per dirla soavemente - esportato verso l'Europa, accolto a braccia aperte dal suo amico di sempre De Gaulle e piazzato a dirigere la zona d'occupazione francese in Germania. Credo gli sia stato proibito di produrre là troppi danni.