why should I lie?

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Sunday, March 23, 2014

Shale gas USA all'Europa?
Oltre 40.000 trivellazioni sono state effettuate negli ultimi dieci anni in USA. La produzione di shale gas ha fatto boom. L'elettricità che solo qualche anno fà veniva prodotta in USA bruciando in gran parte carbone, viene ora dal gas. Le emissioni di CO2 sono crollate a minimi inimmaginabili solo dieci anni or sono.
Per un Paese che non ha firmato Kyoto, i risultati ottenuti appaiono "tutt'altro che trascurabili".
Il costo del "metano" si è dimezzato.  Ritengo che un LNG americano prodotto come "shale gas", liquefatto e quindi trasportato fino in Europa, venga a costare meno del gas algerino o libico proveviente da giacimenti "classici".
Mancano però le strutture per ricevere e stockare quantità molto importanti di LNG.  Per quanto ne so io, un'importante isola di stockaggio è stata realizzata al largo di Ravenna ed è impegnata con scarico, stockaggio e spedizione di gas proveniente dal golfo: Qatar o simile.
I vari governi che si sono succeduti in Italia non mi risulta abbiano autorizzato la costruzione dell'altro stockaggio offshore in Puglia. Il piccolo stockaggio di La Spezia, ammesso che sia ancora in uso, fa storia ma non fa numero. Ci sarebbe perciò da lavorare.
Ma il tutto fa pensare a guerra aperta tra le compagnie Americane e Gazprom. Abbiamo per caso scoperto le ragioni della nuova guerra fredda tra USA e Russia?
"Nessuna scoperta" mi direte. E' roba che sanno tutti da un pezzo.
Noi però, siamo un po' ruffiani. Mentre ci piacerebbe importare energia a buon mercato dall'America, ci impegnamo anche a realizzare il gasdotto del Sud che, saltando l'Ucraina, ci permetterebbe un approvvigionamento meno aleatorio di gas naturale. D'altra parte la Germania ha da poco completato il collegamento con la Russia via fondo-del-mar Baltico.
In fondo, tutto il raffreddamento dei rapporti USA-Russia è proprio dovuto al surriscaldamento delle economie legate all'energia. Sbaglio?

scrive The NewYorker
There’s also the question of American natural gas, currently something of a congressional obsession. A couple of weeks ago, Poland, Hungary, Slovakia, and the Czech Republic called on the U.S. to begin exports to Europe, and Republican congressmen have been pushing the same idea as a way to combat Russia. For now, this is just grandstanding: even if the U.S. did issue companies permits to export gas, building the necessary infrastructure would take till at least late 2015. But an increase in U.S. exports will hurt Russia no matter where the gas actually goes; the U.S. is well placed to compete with Russia in Asian markets, which are increasingly important to Gazprom’s business.

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