why should I lie?

why should I lie?

Thursday, May 12, 2005

COLPA,
non
DOLO!


Sorpresa! Cose nuove per noi! In Italia infatti, quando trattiamo di certi avvenimenti, la colpa è sempre e senza eccezioni collegata al dolo.
Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Italicus, Stazione di Bologna, Ustica insegnano.
Ma c’è una differenza? Una, piccola piccola sì.
Negli USA si sputtana un certo Mario Lozano, che, ragazzotto cacasotto, almeno una raffica l’ha sparata. Da noi si sputtana mezzo mondo; si mettono alla gogna, o peggio in galera per mesi, quando non per anni, individui colpevoli d’aver detto due parole di troppo, d’aver fatto un saluto fascista da nostalgico di qualcosa che già non sa bene cosa sia stato, d’aver fatto una battuta cretina ad una spia della polizia ancora più cretina, d’aver incontrato persone sbagliate ai posti giusti o persone giuste ai posti sbagliati, di esser capitati in un periodo di governo balordo (quasi sempre).

Piazza Fontana ha battuto tutti i record in tutte le discipline:

· Dolo
· Lentezza
· Imbecillità e/o Vigliaccheria
· Preconcetti
· Incapacità degli inquirenti ? e/o
· Insabbiamenti politici e non ? e/o
· Incompetenza dei magistrati e
· Governanti privi di palle,
ma, e soprattutto
· Segreto di Stato

Ci siamo arrivati: il Segreto di Stato!
Bella istituzione! Usata ed abusata.
Caso A - Siamo vicini a diventare un paese comunista? Bene! L’istruzione dice: introdurre tutti gli omissis possibili in qualsiasi documento affinché il popolo bue possa ricavare l’impressione che siamo diventati i servitori degli americani.
Caso B - Abbiamo un rigurgito a destra? Installare di corsa gli omissis che rendano ben evidente il pericolo comunista, ante-muro, post-muro, dentro le mura.
Persino il Vaticano ha reso pubblici alcuni documenti secretati per secoli. E in Italia? No! Mai e poi mai!
Esistono certamente rapporti confidenziali sulle scappatelle di monarchi, di capi di stato, di politicanti e politicastri, che certamente non venderebbero mai quanto le barzellette su Totti, ma che darebbero con tutta probabilità un’idea di come girano, o giravano, le cose. Un bel caso Profumo lo abbiamo mai messo in piazza? No. Mai tradire, è il nostro motto. Il documento verrà rivelato e alcuni degli omissis verranno tolti solo quando ciò servirà a mantenere la direzione del popolo bue nel senso prefissato da qualche governante. Per esempio, oggi è tutto più o meno noto sugli amori del Benito nazionale. Ascoltando le illustrazioni televisive della sua storia con Claretta, si ricava l’impressione che almeno durante una parte del famoso o famigerato ventennio, le funzioni del nostro capo del governo, in base al principio del ce-l’ho-duro, si svolgessero esclusivamente in posizione orizzontale.

Se però cerchiamo dati relativi a personaggi importanti, siano essi tuttora viventi oppure imperanti fino ai giorni nostri (leggi ad esempio: delitto Mattei; lista completa dei membri della P2 ecclesiastici compresi; leggi sequestro e uccisione di Moro; leggi dossier Mitrokhin completo; leggi attentato al Papa; leggi collegamenti italiani e vaticani con i generali argentini; leggi Ustica e/o Sila; leggi strane morti per affogamento di due fratelli famosi e celebrati; leggi la morte di Giorgiana Masi; leggi la scomparsa d’Emanuela Orlandi etc.etc.), ci si scontra o ci si è scontrati sempre con qualche omissis o, peggio, con i famosi muri di gomma. In ogni caso si è sempre cercato ed ottenuto di insabbiare, mascherare, falsificare fino a ché le generazioni testimoni dei fatti siano completamente scomparse. Le verità (?) verranno fuori lentamente con il tempo e non potranno più far danni perché a due o tre generazioni di distanza alla gente non glie ne fregherà più di tanto. Avranno altre rogne da grattarsi.
Se un giornalista non rimbalza sui muri di gomma secondo collaudata specifica, rischia di brutto: Mauro De Mauro insegna. Il tanto vituperato Mino Pecorelli (secondo me uno dei migliori giornalisti italiani) avrebbe anche lui qualcosa da raccontarci.
Perché negli altri paesi, e in USA in primis, i disastri Carter-Iran, il Watergate, lo scandalo BNL-Atlanta (a proposito: che Nerio Nesi fosse indagato dagli Americani era noto in Italia solo agli addetti ai lavori dell’economia!), persino l’assassinio dei coniugi Rosenberg, vengono fuori? Perché i muri di gomma presentano rapide crepe per poi sgretolarsi completamente.
In Italia no. A parole combattiamo contro l’omertà. Ma l’omertà di chi? Del picciotto? Del drogato? Di chi ha visto e non parla. Giusto, più che giusto, ma l’omertà dello stato? Quella no. Omissis, per favore.

Chi è oggi il depositario dei nostri segreti di stato?
Gli archivi di Stato, del SISMI, del SID, del SISDE o di qualche ministero?
No. Credo che solamente due persone potrebbero aiutarci a capire. Queste due persone si chiamano Andreotti e Cossiga.
Andreotti vale di più perché, oltre a tutti i rapporti intrattenuti con Arabi e dintorni, conosce molti dei segreti vaticani mai resi noti e sepolti più in basso della tomba di San Pietro: IOR,
cedolare secca, Gelli, Sindona, Calvi, guerra delle Malvinas etc.
Cossiga invece sulle BR e sui Neri dovrebbe saperne molto di più di quello che dice. Tipi come Marco Donat Cattin, ad esempio, sono stati molto più importanti di quanto si sia voluto far credere. La manovalanza del caso Moro è poi stata tanto manovalanza oppure qualcosa di più? Quanto c’entrano gli Americani e quanto i trinariciuti comunisti? La strage alla stazione di Bologna è stata veramente nera o di colore dubbio?
Ma la loro, purtroppo, non è classificabile “omertà”.
La loro è, giustamente, fedeltà ad uno Stato che questi principi, un pò dittatoriali, impone.
Mentre egoisticamente auguriamo lunga vita ai due con la speranza che un giorno si decidano a raccontarci qualcosina in più, vorremmo tanto che, nel frattempo, qualcuno ci spiegasse perché, a distanza di tanti anni, ci ritroviamo a dire che la strage di Piazza Fontana è stata quasi un evento naturale paragonabile ad alcuni degli incendi appiccati da piromani in Liguria. Anche in quei casi non troviamo mai il colpevole, colpevole che comunque dovrebbe essere accusato di “tentata strage” e non di qualche reato minore, magari solo amministrativo, che i nostri codici mettono a disposizione di GIP buonisti.

Il futuro?
Una bella commissione d’inchiesta in Parlamento per indagare sulle responsabilità del terremoto di Messina.

No comments: