why should I lie?

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Wednesday, September 08, 2004

NO PARKING
ovvero
comprate meno auto, meno motorini, meno motocicli e scooter!



Qualche numero solo per cominciare. Esempio: Roma.
Dentro il GRA di Roma circolano, o meglio parcheggiano, circa due milioni e mezzo d’autoveicoli. In una normale giornata lavorativa avremo circa 1,2 – 1,3 milioni d’auto parcheggiate lungo I marciapiedi.
Questo accade
o perché molti uffici non dispongono di parcheggi propri,
o perché nelle ore di shopping le persone desiderano parcheggiare in determinate aree della città,
o perché esistono svariate decine di migliaia di persone che preferiscono utilizzare un motorino lasciando l’auto parcheggiata sotto casa. (I parcheggi condominiali contribuiscono solo marginalmente ad alleggerire il problema)

Un’auto parcheggiata lungo un marciapiede occupa in media cinque metri quadrati. Moltiplichiamo questo numero per 1,2 milioni.
Risultato: 6 milioni di metri quadrati sottratti al traffico!
Se questo fosse un macroparcheggio comprendente le piazzole di sosta, le strade interne di distribuzione e manovra etc. le sue dimensioni sarebbero all’incirca 2,5 km x 4 km. E questo immaginatelo piazzato non troppo lontano dal centro della città, meta agognata d’ogni buon automobilista.
Però, mi dice l’automobilista impenitente, Roma ha un diametro di 20 km. La superficie della città è quindi di circa 300 milioni di metri quadrati. Quindi che ci frega?
Calcolo: dai 300 milioni di metri quadrati sottrarre Città del Vaticano, Villa Borghese, Villa Ada, Villa Panfili, altri parchi e giardini, linee ferroviarie e stazioni. Scendiamo a circa 200 milioni.
Di questi, oltre l’ottantacinque per cento è occupato dai fabbricati e relativi marciapiedi. Rimangono poco più di 30 milioni di metri quadri. Ed è da questi che stiamo sottraendo in modo disordinato e caotico I 6 milioni e passa di metri quadrati occupati dalle auto in sosta. Da notare poi che la sosta in doppia fila non vale solo 5 metri quadrati, bensì oltre il doppio a causa delle manovre necessarie a schivare l’imbecille di turno.
Senza far niente per migliorare la situazione, protestiamo perché gli autobus non passano in orario, perché gli ingorghi si moltiplicano. Se siamo verdi, ci incavoliamo anche per l’inquinamento: ma le autorità che fanno? le polveri fini e meno fini! le marmitte catalitiche! le domeniche a piedi!
Cazzate! Solo cazzate!
Lo sapete che nel traffico d’una città come Roma la marmitta catalitica abbatte non più del 30 % degli inquinanti? Che funziona a pieno (meglio dell’80%) solo su autostrade e strade veloci di scorrimento. Quindi, non dentro le città italiane.
Che le autorità non vi raccontano che la polvere d’asfalto e pneumatico fatalmente prodotta per attrito tra ruota e manto stradale è pericolosa quanto, e forse di più, degli incombusti dei motori? (studio effettuato in Canada negli anni settanta).
Che studi del genere vengono immediatamente trattati come segreti atomici per evitare l’ovvia inimicizia di fabbricanti d’auto e petrolieri.

Noi rifiutiamo di far tesoro dell’esperienza che altri paesi hanno fatto prima di noi, la quale esperienza ha portato moltissimi abitanti del nostro pianeta a considerare l’auto una condanna piuttosto che uno status symbol.

Franco

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