why should I lie?

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Monday, August 23, 2004

VIGNA di VALLE
Museo Storico dell’Aeronautica Militare

A pochi chilometri dalla capitale, affacciate sul lago di Bracciano, tre splendide cittadine augurano il benvenuto ai turisti, sia a quelli della domenica, provenienti in maggioranza da Roma, sia a quelli che dal nord dell’Europa calano fin qui per un’indimenticabile vacanza estiva.
Le tre cittadine, Bracciano, Anguillara e Trevignano, hanno in comune un cuore medievale che ci ricorda le grandi famiglie che qui hanno regnato per molti secoli. Il tutto, e non è da poco, legato da un filo storico unico al mondo: la civiltà etrusca, che in questa zona si è sviluppata e ha lasciato la sua impronta indelebile.
Ma come può essere che in un’area come questa, che qualsiasi archeologo al mondo ci invidia e ci incita a proteggere contro speculazioni e degrado possa esser sorto un aeroporto militare?
L’Aeroporto Militare L.Bourlot si trova a Vigna di Valle, a metà strada tra Anguillara e Bracciano. Ma dove sono le piste di decollo e atterraggio? Siamo in riva a un lago vulcanico incorniciato da colline. Sarebbe quindi impossibile realizzare delle piste per gli aerei. A meno che non si parli di idrovolanti, di quegli aerei, cioè, che hanno costituito l’orgoglio dell’aviazione italiana, a cominciare dagli anni venti.
Ai nostri tempi, dominati dai “widebodies” che trasportano centinaia di passeggeri, si è un po’ portati a dimenticare le glorie dell’aviazione italiana che si basano su nomi quali, Marchetti, Gabrielli, Campini. E non dimentichiamo chi quei nomi li ha resi più famosi con le sue imprese: De Bernardi, Balbo, cioè gli Schumaker dell’epoca. Senza il loro apporto, la perfezione tecnica di quelle macchine volanti non sarebbe mai stata raggiunta.
Quest’amore del bello e della perfezione, unito con un sentimento della storia vera, ha ispirato coloro che hanno organizzato una collezione eccezionale, diventata nel 1977 un museo. Aerei e cimeli dell’aviazione italiana sono raccolti, restaurati nei minimi dettagli ed esposti in quattro hangar. Alcuni di questi hangar sono quelli originali dell’aeroporto stesso, altri sono stati costruiti come padiglioni d’esposizione del Museo.
Chi scrive queste poche righe ha avuto l’occasione di visitare il museo dell’aeronautica della Boeing a Seattle,USA. Questo è certamente un museo bellissimo e ricco, dove si possono ammirare pezzi unici quali l’Air Force One del presidente J.F.Kennedy e il famoso Blackbird detentore di tutti I record in quota stabiliti prima dell’avvento degli Shuttle. Posso però testimoniare che l’atmosfera che vi si respira, anche se pervasa dallo spirito dell’altissima tecnologia, non è quella che regna nel Museo di Vigna di Valle.
Quest’ultimo crea nel visitatore le emozioni che l’archeologo, lo storiografo, il ricercatore, possono sperimentare di fronte a quegli stessi monumenti che abbelliscono tutto il Lazio. Esaminare da vicino il motore dell’aereo costruito dai fratelli Wright, ammirare il biplano che fece parte dello stormo che D’Annunzio guidò su Vienna, analizzare in dettaglio I cimeli delle trasvolate atlantiche di Balbo, fino a mollare uno sberlotto confidenziale al più moderno Tornado, è possibile solo qui, al Museo di Vigna di Valle.

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