why should I lie?

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Friday, May 13, 2016

FORI ROMANI

Una passeggiatina a piedi nel Municipio 1 di Roma.
Cantierini microscopici limitati da nastri bianco-arancio  spesso qualificati come Italgas.
A piedi, ti costringono a cambiare di marciapiede o a fare una piccola incursione in mezzo alla corrente di traffico automobilistico. In auto semovente sei costretto a una deviazione in zona di traffico convulso. Se invece eri uso parcheggiare lungo quel tratto di marciapiede incluso nella zona bianco-arancio, freni con difficoltà la bestemmia o l'equivalente profano che ti sale dal cuore.
Insomma, guardando meglio ci accorgiamo che siamo in piena area di "fori".
Alcuni sono addirittura segnalati con cartello di Antichità e belle Arti in quanto, chi trapanava i "buchi", deve aver trovato un reperto (o giudicato tale) degno di approfondimento di studio e di classificazione. Un esempio? Il sasso che Cesare tirò verso il capoccione di Bruto (senza coglierlo però, altrimenti la storia oggi sarebbe diversa) al momento in cui questo si presentò con il coltello in mano.
E ci si chiede allora: perché tutti 'sti buchi?
Colpa tua...porco d'un automobilista! Sì...proprio colpa tua.
Al momento in cui ai Savoia venne in mente di trasferire a Roma la capitale d'Italia, furono fatti lavori colossali per adeguare la città agli standard applicabili ad una capitale (possibilmente mantenendo questi standard il più vicini possibile a degli standard savoiardo-torinesi). Guarda piazza Vittorio Emanuele, Banca d'Italia, Cassa Depositi e Prestiti, Ministero dell'Economia e molto altro.
In quei tempi ci si muoveva in carrozza. Poi arrivarono tram e bus, muovendosi questi però su strade che man mano diventavano più imperiali-trionfali, quindi più idonee a sopportare un traffico più pesante. Anche Mascellone, riconosciamolo, s'è dato da fare!
...poi il boom economico! La Vespa...la Cinquecento. Toh!.. qualcosa bisogna attrezzarla anche per i camion, sempre più frequenti...per le cinque-seicento che diventano millecento. Poi Roma,  compreso il circondario, supera i tre milioni di abitanti, due milioni d'auto e quasi un milione di moto, sempre più cresciute di stazza rispetto alle Vespe d'un tempo.
E dove le parcheggiamo? Lungo i marciapiedi di strade, stradone e stradine. E quanto offendono la stabilità di strada e marciapiede? Certo lo sanno, ma non lo dicono. Sarebbe allarme sociale.
Quindi, se notate bene, i marciapiedi aumentano la loro inclinazione verso la strada. E i poveri tubi che ci stanno sotto? Gas, acqua, cavi e conduit elettrici, cavi telefonici, collegamenti fogne? Qualche pericolo c'è, sopratutto con il gas: le perdite si fanno più frequenti. Vengono per ciò verificati e in gran parte sostituiti gli allacci ai vari edifici. Ma anche l'acqua qualche segno di stanchezza lo dà.
E noi continuiamo a parcheggiare lungo i marciapiedi...e non rompiamo soltanto i santissimi, creiamo anche una marea di nuovi fori, o buchi che dir si voglia!
Roma: patria della civiltà...dove cavolo sei finita...te e i tuoi nuovi fori? Pardon!...buchi. 

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