why should I lie?

why should I lie?

Tuesday, December 15, 2015

Al confronto
il calciatore che vende una partita è un campione d'onestà.

Infatti, nel caso della partita venduta, chi ci guadagna o ci rimette, a meno che non appartenga alla categoria dei mafiosi organizzatori, è normalmente un individuo classificato "qualsiasi". 
Questo individuo, una volta bevuti i suoi due-tre caffè quotidiani e ingurgitato un rapido pasto da tavola calda o da Mc Donald, desidera mettere alla prova le proprietà magiche del suo posteriore. 
Lui, almeno sulla carta, risulta essere un amante del rischio e del piacere della vittoria.
Come contentarlo? 
Io, calciatore, se proprio mi sento motivato in tutti i sensi, posso contribuire alla costruzione delle sue gioie o delle sue delusioni. 
In fondo...è lui che me lo chiede.
Se però non do' calci al pallone, ma mi occupo di risparmi...certo non di quelli miei, bensì quelli di persone che, pur amanti del calcio, non amano il rischio a esso connesso (anche perché si tratta dei risparmi d'una vita) beh il discorso è diverso...
A queste persone si propongono, si propinano e si impone vengano propinati Tango bonds, obbligazioni Cirio prima, Parmalat poi, junk bonds, altre obbligazioni scamuffe, titoli emessi e garantiti da gentiluomini del tipo Lehman Brothers...
...appoggiati anche da certe agenzie di rating 
...e da consolidate sentenze assolutorie di svariati tribunali
A questo punto è legittimo coltivare:
   - molti dubbi sulla correttezza dei metodi e sistemi applicati, vuoi a livello internazionale che nazionale 
   - molti dubbi sulla correttezza degli individui che detti metodi applicano e invitano ad applicare
   - molti pensieri censurabili relativamente all'attività passata delle mamme di chi quei titoli propone 
Il calcio resta d'attualità.
Sì! Ma non al pallone!
In culo a chi certi investimenti li propone!  



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