why should I lie?

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Sunday, May 26, 2013

Siamo, o siamo stati, nelle mani di un branco di "tuttologhi" 

Il tuttologo è per definizione una persona di cultura alta-media-bassa-o-inesistente capace di prendere la parola su qualsiasi argomento venga discusso al momento. Ci vuole un attributo in più: capacità di dare l'impressione di capirne e di avere pronta una soluzione qualsiasi, anche se non convincente, e soprattutto inefficace, a qualsiasi tipo di problema venga posto.
Il tuttologo è molto vicino al filosofo e all'economista. 
Prendiamo come esempio quelli che si sono avvicendati nella gestione della nostra economia. 
Parole a noi note erano: disavanzo, PIL, buchi di bilancio, inflazione, costi dello stato, titoli tossici inventati da specialisti econo-tutttologhi-fiji-de-una-qualcuna e distribuiti in giro da altri  econo-tutttologhi-fiji-de-una-quarcunantra. Le capivamo perfino noi queste espressioni. Era la scuola tremontiana.
Arriva la scuola montiana e ci riempie di. spread, di PIL molto meno (anche perché lui, il PIL, indotto al crollo, doveva necessariamente essere solo citato per far parlare meno di sé), di vincoli europei, di orlo del baratro (espressione questa non proprio contemplata nei trattati di economia). La scuola montiana non ha mai utilizzato l'unica espressione idonea a descrivere il tutto: perdita di competitività e conseguente deflazione, il tutto favorito da banche specializzate in business talora zozzetti. Specialmente l'espressione "deflazione" doveva essere evitata in quanto questa espressione l'avrebbe capita anche un bambino, non dico delle elementari, ma delle medie sì. Meglio bandirla.
Con il governo Monti i tuttologhi o tuttologi (il primo plurale mi piace di più in quanto conserva meglio la sua derivazione da "logos") che lo componevano si sono scatenati in tutte le direzioni. Due di loro, dotati di voce  e tonalità convincenti, sono stati regolarmente sacrificati nei talk-show, mentre altri hanno dovuto mettere la loro faccia a fronte di leggi e provvedimenti sempre impopolari e spesso sbagliati. Apro parentesi: c'erano anche alcune persone serie in quel governo. Queste non si sono però guadagnate mai i galloni di "tuttologo".
Una vera tuttologa, persona che ha spaziato dalla politica all'economia, al sociale, ha lasciato il suo nome stampato indelebilmente su una legge che, non solo ha distrutto l'esistenza di molte migliaia di persone (e li ha anche cazziati!!! in quanto li ha praticamente considerati colpevoli di "incauto acquisto"; che poi fosse perfettamente legale era irrilevante), ma ha distrutto anche la credibilità di un'università nella quale lei ha insegnato o tuttora insegna.
A completare l'opera sono intervenuti gli altri tuttologhi che, più che risolvere i problemi, hanno illustrato (in sintesi ovviamente, in quanto noi popolo bue non possiamo, per ipotesi, capirne una beata fava) le teorie apprese o sviluppate oltre che in Bocconi o alla Cattolica, durante i vari dottorati alla Columbia, Harvard o quella che sia. Che poi le teorie in economia siano pari a infinito-più-uno, questo non ce l'hanno mai detto.
Lo scazzottamento tra le varie scuole di economia è stato tenuto sotto controllo, altrimenti persino noi, popolo bue, avremmo potuto accorgerci dell'esistenza delle varie correnti di pensiero.
E oggi, che si parla persino di deflazione, cosa dicono i tuttologhi? Si leccano le ferite? Cercano di scaricare le responsabilità d'ognuno sulle spalle degli altri?
Ma in fondo che glie  frega? E' comunque colpa di Berlusconi!





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