why should I lie?

why should I lie?

Sunday, June 18, 2006

UN GIP racconta, o peggio, lascia raccontare, tutto di tanti. Se a me riparano male un motore in Sardegna e mi incazzo dicendo che quelli non capiscono una beata fava di motori, certamente non commetto un reato. Pubblicare però la mia incazzatura può servire a creare un bel ritratto del sottoscritto, a insinuare che io la Sardegna e i Sardi chiederei da buon re che vengano esclusi da Italia ed Europa, e che qualora incrociassi un Sardo o una Sarda passerei sull'altro lato della strada.
UN PARROCO si presenta quale consulente di magistrati e investigatori. Dà indicazioni non richieste e, guarda caso, i suoi consigli vengono annunciati a fedeli e giornalisti. Attenzione: non in un commissariato di polizia o nell'ufficio d'un giudice.

Non parliamo di separazione delle carriere! Quella era una bestemmia berlusconiana che intendeva evitare che i PM possano essere anche giudici giudicanti.
Qui parliamo d'equiparazione delle carriere!
Una mamma viene praticamente condannata in pubblico. Un re mancato parla male d'una parte dei suoi mancati sudditi! Contribuisce o no a condannarlo a priori?
Ma forse c'è un rogo da qualche parte.
Se sì, mandiamoci di corsa chi dichiarazioni di sputtanamento le fornisce o le lascia fornire.
Se poi una mamma tanto fredda è coinvolta in una scomparsa di figli o se un re mancato applicava princìpi che richiamano lo jus primae noctis, (sempre, nel frattempo parlando male dei Sardi e ammesso che sia un reato), ce lo dovranno dire quelli che saranno incaricati di giudicarli. Certamente né un GIP ai giornali, radio e televisioni, né un Parroco a cani e porci (inclusi nelle due categorie ci siamo noi, popolo bue).
Nel caso del parroco, mi permetto di rubargli il mestiere per una volta. Gli do la penitenza: un intero rosario recitato in ginocchio sui ceci. Ma alla prossima che combina gli prometto un trattamento più idoneo alla sua mancanza di discrezione. Mi chiedo una cosa: un parroco può presentare le dimissioni?

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