why should I lie?

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Tuesday, June 20, 2006

IO CONSOLO, TU CONSOLI...CONSOLANDO, CONSOLATO...

A proposito di Consolato. Oggi 20 giugno, non avendo ricevuto pezzo di carta alcuno, ho telefonato al Consolato Italiano di Houston per sapere qualcosa in relazione al mio voto del 25 Giugno p.v.
Premetto:mi avevano d'autorità iscritto all'AIRE quando, circa tre o quattro mesi or sono, mi sono presentato al Consolato per chiedere un certificato d'esistenza in vita.
Per convincermi all'iscrizione, mi hanno spiegato quanto segue:


  • la legge (accento acuto sulla prima e) italiana impone al cittadino Italiano (maiuscola la prima i) di iscriversi all'AIRE (Anagrafe Italiana dei Residenti all'Estero) quando risieda (o si disponga a risiedere) per un anno o poco più, non ricordo come fu..., ma questa è un'altra cosa, in un paese diverso dall'Italia. In caso di non rispetto della direttiva, legge, o che cavolo sia, non c'è né multa né pena corporale. E' esattamente come quando imposero alle 500 d'andare in giro con un autoadesivo che diceva 90 (che, tradotto in gergo italico, significava: velocità massima 90 km/h). Si dimenticarono di dire le orrende pene (accento acuto sulla prima e) cui sarebbe stato sottoposto il trasgressore.
  • In so doing (così facendo) al Consolato (participio passato del verbo consolare) hanno dimenticato che i visti di lavoro gli USA (e chi dice "e getta" me lo faccio sul posto!) li rilasciano per un paio di mesi ("visto B" qualcosa) o per tre anni ("visto L" qualcosa). Concludendo, dico, "concludendo", secondo un ben noto teorema italico, essendo io provvisto d'un visto "L", sono stato immediatamente classificato "residente" per più d'un anno. Dio! E da novembre mi presento qui a gennaio, o giù di lì? Brutto porcone! E' chiaro che, per avere un certificato d'esistenza in vita il minimo che tu debba fare è iscriverti all'AIRE! Non possiamo condannarti, in quanto nessuna pena è prevista dalla legge (accento acuto sulla prima e), ma possiamo rifiutarti il certificato nel caso tu non ti iscriva e non senta rimorso per le tue colpe.
  • Al ché mi iscrivo, e chiedo: posso votare alle prossime politiche?
"Sragioni?" Prima di tutto la tua iscrizione "volontaria!!!" all'AIRE verrà inviata per corriere diplomatico (no, per favore, suona meglio 'diplomatique') al tuo comune di "residenza? domicilio fiscale? Insomma dove abiti quando ti capita". Poi...e chi ha seguito tutto il resto? Mi avete timbrato l'esistenza in vita? Se resto ancora là mi timbrate l'esistenza in morte. Chi consolate allora?
Oggi sì! Oggi tutto si è chiarito! Non voterò. Napolitano mi classificherà tra le maggiori schifezze nello stivale (accento sulla a, per favore) italiano. Perché?
Perché il sottoscritto, nato porcone, vissuto da porcone, e candidato a una morte da porcone, non si è peritato (bello! lo ripeto: peritato), di chiedere al comune di Sacrofano (ridente cittadina a qualche chilometro dal Campidoglio; risale al tempo degli Etruschi; nel medio evo vi risiedevano...etc.) di spedire (non ho capito a chi!!??) la registrazione del fatto che il sottoscritto fosse stato iscritto all'AIRE. Conseguenza immediata: forse rischio un ergastolo, la gogna, e mettiamoci anche una castrazione pubblica. Ma peggio del peggio: come ti permetti di venirci a chiedere la scheda (assumo che sia una scheda, una schedina, un gratta e vinci) per votare al referendum?
Ho finito qui. Ho presentato le mie condoglianze telefoniche alla persona con cui ho parlato in quanto continuerà a lavorare per uno stato che forse stato sarebbe stato se fosse stato uno stato di diritto e non di eredi d'un diritto romano che non significa più una mazza. Grazie Roma!

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