why should I lie?

why should I lie?

Friday, June 02, 2006

Caro Fausto,

Mi permetti di farti una domanda? Per favore, rispondimi in tutta sincerità.
Tu, che all'ultimo o penultimo (scusa, ho perso il conto da quando vivo all'estero) congresso del tuo partito (Piacenza?)hai dichiarato che verrà il giorno in cui la proprietà privata verrà abolita (scusami ancora: non uso il virgolettato perché le tue parole forse non erano proprio queste: ma il senso certamente sì) con che spirito presiedi i lavori della Camera dei Deputati d'un Paese che si auto-definisce democratico?
Sei andato ben oltre un Carlo Marx che si era limitato a dire che le risorse d'un paese devono essere un bene comune e non la proprietà esclusiva d'un privato.
Esempio: l'Italia (è solo un sogno) ha un mare di petrolio. Se l'AGIP è statale, tutto va bene. Se l'AGIP viene privatizzata, anatema! anatema! Miniere di carbone, acciaierie, fabbriche di stuzzicadenti. Tutte allo Stato. Porca d'una miseria!
Questo è chiaro. Ma degli individui più fegatosi, tipo Lenin o Stalin (by the way, classificato criminale in un certo congresso del partito), hanno estrapolato il concetto dicendo: togliamo la terra a quei fetenti di contadini, affamatori del popolo, e costringiamoli a lavorare per uno Stato, dolce, affettuoso, preoccupato solo del benessere di tutto il popolo.
"Certo" avrebbe detto Marx "Ma io i broccoletti dove vado a comprarli? Dallo Stato?"
Abbiamo voluto dare una risposta al nostro amico Karl. Siamo andati a fare la spesa in un supermercato di stato di Mosca, quando Mosca era Mosca, capitale cioè dell'URSS.No. Non tanti anni fa. Baffone era già morto e non rompeva più gli zebedei.
E tu, caro Fausto, certamente hai esperienze simili, dato che, se vogliamo rifondare il Comunismo, dobbiamo, innanzi tutto, conoscerlo.
"Broccoletti? Forse tra una settimana, forse due. Chissà? Oggi, se hai culo, compri verza, se non è esaurita. Sempre se hai culo!"
Nei negozi del Soviet, oltre ai broccoletti trovo anche le scarpe di Ferragamo!
Ma qui aggiustiamo le cose. Come? Facendo la prova mutanda! Certo, Fausto, tu la prova mutanda l'hai fatta, come noi. No?...
In che consiste?...Oh cavolo! E' semplice.
Entri in un negozio di stato e chiedi se hanno un paio di mutande per te. Cosa porti? L'equivalente d'un 46 o 48?
No. Sempre se hai culo trovi un Pavarotti. In alternativa: le mutande per il tuo nipotino di quattro anni.
E le mutande? Tutte rigorosamente marcate 'Romana Export'. Con ciò tu, il trinariciuto, fiero della cooperazione stabilita con il patto di Varsavia, pensi: "Oh come siamo forti! Importiamo le mutande dalla Romania!"
No. Guarda meglio! Trovi un'etichetta che dice "made in Italy".
Questa Romana Export ha sede alla Garbatella o al Quarticciolo.
Fausto! Cosa aspetti per dimetterti?

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