why should I lie?

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Friday, October 01, 2004

ORRORE! ERRORE! TERRORE!


Oggi, 1° ottobre 2004, alle 8 circa del mattino La 7 trasmetteva uno di quei programmi d’approfondimento cui partecipavano, tra gli altri (stavo facendo colazione, dovevo smaltire ancora I postumi del sonno; per questo non ricordo tutti e me ne scuso) l’on De Michelis, il giornalista della Stampa con baffi grigi (credo si chiami Giulietto) e un volto per me nuovo, indicato come Magistrato che si occupa di reati di terrorismo o qualcosa del genere (non ne ricordo il nome).
Vorrei commentare proprio le dichiarazioni di questo signore. In sintesi: il terrorismo è quello che abbiamo registrato e registriamo in giro per l’ Occidente (vedi stragi della stazione di Madrid) non quanto avviene in Iraq poiché quegli avvenimenti sono da considerare azioni in un paese in guerra. Mi scuso per la non completa fedeltà di quanto qui riportato. Il senso comunque era quello. In ogni caso faccio notare che non ho usato virgolettati.
E questo a meno di ventiquattro ore dalla strage di 34 bambini a Bagdad!
Immagino che quei TDC dei Kamikaze che hanno provocato la strage conducessero un’azione di guerra, non di terrorismo. Meritano a pieno la definizione di guerriglieri, non di terroristi. L’Imam o gli Imam che li hanno indotti al suicidio eroico non sono dei grandissimi FDP, nò, sono dei capi che inducono le proprie milizie al sacrificio estremo per la gloria dell’Islam e per le famose 72 verginelle (ma ne è avanzata qualcuna?) che il sommo offre loro al posto del caffé Lavazza.
Il sullodato magistrato dimentica che il Vento Divino giapponese andava a colpire portaerei americane e non gente inerme. Dimentica che molti dei bombardamenti degli alleati durante la seconda guerra mondiale furono definiti (giustamente) terroristici, anche se in guerra c’eravamo. Terroristico è stato l’attacco a Dresda. Terroristico l’attacco a Zara. Terroristici Hiroshima e Nagasaki. E Guernica? Fu il primo bombardamento “terroristico” della storia moderna.
Signor magistrato (non so se Lei istruisca processi, giudichi o rappresenti l’accusa), il terrore è terrore. C’è stato quello dell’Inquisizione, quello della regina Vittoria (guerra dell’oppio e guerra dei Boeri insegnano), c’è stato quello di Hitler, in Germania e nei territori occupati, c’è stato quello di Stalin, secondo a nessuno, vuoi in pace che in guerra, c’è stato quello dei “combattenti” Ceceni in Ossezia. Abbiamo mai fatto distinguo?
Dimentichi la T, signor magistrato. Lo dica: ho parlato per errore di terrore. In tutti I casi è un orrore.

Franco

PS – Le sigle usate mi sembrano proprio self explaining.

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