why should I lie?

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Friday, May 19, 2017


RIFLESSIONI SU QUANTO...

Wikipedia ci dice:

Intensificazione della lotta tra il potere esecutivo-legislativo (si parla di URSS)

Il programma di riforme economiche di Yeltsin entrò in vigore il 2 gennaio 1992. In poco tempo prezzi salirono alle stelle, la spesa pubblica fu ridotta e nuove tasse pesanti entrarono in vigore. Una profonda crisi del credito portò alla chiusura di molte industrie e provocò una prolungata depressione. Alcuni politici, rapidamente presero le distanze dal programma; con sempre maggiore tensione politica fra El'cin da un lato e l'opposizione al radicale riforma economica, divenne centrata in due branche del governo.
Real GDP percentuale cambio in Russia
19901991199219931994
−3.0%−5.0%−14.5%−8.7%−12.7%
Nel corso del 1992, l'opposizione alle riforme politiche di El'cin crebbe più forte e maggiormente intrattabile tra i burocrati preoccupati per le condizioni dell'industria russa e i leader regionali che volevano maggiore indipendenza da Mosca. Il vice presidente russo, Aleksandr Ruckoj, denunciò il programma di El'cin come "genocidio economico". Infatti, durante il primo semestre dell'anni 1992, il reddito medio della popolazione diminui di 2–2.5 volte. I leader delle repubbliche ricche di giacimenti petroliferi, come il Tatarstan e la Baškiria chiesero la piena indipendenza dalla Russia.

e, alla fine di semi-rivoluzioni, discussioni e ammutinamenti, cosa accade?

Nella vecchia URSS un gran casino.
Delle tante repubbliche molte si sfilano in gran fretta (anche e sopratutto in considerazione delle proprie risorse e dei torti subiti o considerati tali). Emblematica è la Georgia - patria di Stalin. Nascono tanti nuovi stati. Solo pochi collaborano ancora con i Russi e accettano di rimanere nella vecchia ammucchiata.
Le tre repubbliche baltiche si sfilano con una manifestazione storica e assolutamente fantastica.
Esiste il filmato (preso da aereo in volo) che mostra
"Allineate lungo la strada dorsale del lungo-Baltico centinaia di migliaia di persone dei tre Paesi si schierano, rispettando tra loro i propri confini di stato e sventolando le proprie bandiere. Ribadiscono così la  volontà d'indipendenza comune ai tre Paesi  e cercano con ogni mezzo di annullare il ricordo delle occupazioni (tedesca prima, russa poi)" 
Anche Ucraina e Bielorussia si staccheranno dall'impero. La Moldavia si diverte e crea uno stato commerciale all'interno del suo stesso stato.(credo si chiami Transnistria).
Resta russa l'ex-clave di Kaliningrad sul Baltico. Marinai e comandanti sopravvivono grazie alle ortiche che crescono in quell'area. Ottime zuppe.

In Italia, coscienti del fatto che il potere del Partito Comunista stava crollando in URSS, i papaveri del PCI hanno cominciato a cercare le  mutande del più resistente bandone pronte da indossare.
Quei personaggi che,  fino a quel momento, erano riusciti ad imbottire la testa di gran parte degli Italiani con slogan e programmi marziani ...pardon!..marxiani, una volta persi (in circostanze diverse) Togliatti, Pajetta, Berlinguer non sapevano più a chi rivolgersi. E' vero: c'erano i giovani rampanti. Tale D'Alema
si faceva strada. Tale Napolitano preferiva invece restare nell'ombra. Dovevano pure incastrare qualcuno per metterlo a capo d'una operazione di riciclaggio di quei princìpi!..sì è vero, caduti in disuso in URSS, ma che, per nessuna ragione avrebbero potuto essere rinnegati dal più grande Partito Comunista d'occidente.
E fu così che la croce...pardon! la falce e martello, cadde sulle spalle d'una povera e ignara vergine del partito: Achille Occhetto.
Non che non fosse bravo, ma avere a che fare con un manipolo di arrivisti esitanti (in quanto ci tenevano sopratutto a salvare le loro posizioni e i privilegi acquisiti) rendeva oltremodo complicato effettuare la manutenzione-con-sostituzione-del-motore d'un Partito Comunista Italiano rimasto orfano dei grandi nomi in cui tutti avevano creduto.
E in occasione delle elezioni del '94 crollò sotto i colpi, nuovi e originali, non contemplati in alcun manuale d'istruzione sportiva, assestati da  tale Silvio noto solo per i suoi successi nei settori dell'immobiliare, della comunicazione e dell'amicizia con Bettino Craxi.
(ricordo del 1992 - ero alla guida in auto e ascoltavo un qualche giornaleradio. 
In occasione d'una cerimonia ufficiale o semi-tale fu fatto il nome del costruttore Silvio
Berlusconi. Mi chiesi mentalmente: mo' questo chi cavolo è?)
L'ingresso in politica di Silvio Berlusconi, conosciuto anche come «discesa in campo», avvenne il 26 gennaio 1994, e fu reso noto attraverso un messaggio televisivo inviato a tutti i telegiornali delle reti televisive nazionali. Tuttavia Berlusconi lavorava a questo passo fin dall'estate 1992 ed era parte del dibattito politico fin dal luglio 1993.
In ogni caso, ad appena due mesi dall'annuncio della discesa in campo, alla guida di Forza Italia, Berlusconi vinse le elezioni politiche del 27 e 28 marzo 1994. Le parole "scendere in campo", tipiche d'una partita di calcio, usate da Berlusconi nel suo annuncio, rappresentavano una grossa novità per il linguaggio politico. 
Le motivazioni di questa scelta, la tipologia di campagna elettorale e le ragioni di questa fulminea vittoria sono in Italia ancora motivo di ampio dibattito politico.
Mia personale opinione: 
"a valle delle varie schifezze politiche registrate in quel periodo (Italia e Estero) era il meglio che ci potesse capitare."

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