why should I lie?

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Friday, April 24, 2015

Africina
non è un frutto
non è una bevanda
non è un antibiotico
è un approccio alla soluzione dei problemi di due Paesi continenti.
La realizzazione d'un programma africina richiede innanzi tutto l'opera di persone intelligenti.
Continuando con l'adozione e l'uso di termini errati potremmo anche tirare in ballo una kinesiterapia.
Questo termine ha un minimo di relazione con l'argomento qui  trattato in quanto deriva da movimento, attività.
Uno dei due Paesi continenti dà inizio alle grandi manovre già negli anni 90 del secolo passato. Investe, con lo scopo di assicurarsi, controllandole, fonti di materie prime, industrie di trasformazione. Ed è così che tecnici cinesi hanno avviato un progetto di lungo respiro acquistando, con operazioni legittime e regolari, giacimenti di sali di litio in America Latina, forse anche in Afghanistan, nonché stabilimenti in produzione in giro per il mondo (esempio? Una raffineria di  petrolio in provincia di Siracusa). E fin qui, scherzando, si può parlare di kinesiterapia in generale.
Ma quando Cina continente si avvicina ad Africa continente si può cominciare a parlare di Kinesiterapia africina.
Semplice, si penserà, sono i nuovi colonialisti all'attacco. 
No. Non è così semplice. Nel loro modo primitivo i cinesi portano vita, amore per il lavoro e "training". E' chiaro. Qui entra in azione l'Africina. Ti do un po' di civiltà, ti aiuto a costruire strade e infrastrutture, ma un occhio di riguardo ce l'hai per il mio Paese quando trovo in giro qualche giacimento di rame, di ferro, di gas?
E così, già da una ventina d'anni questo nuovo tipo di colonizzazione "umana" è operativo. 
Nel 1997 mi trovavo per lavoro a Pechino. Nell'ufficio della ditta, presso cui svolgevo la mia attività, c'erano svariate segretarie sufficientemente familiari con l'inglese commerciale e tecnico. Ne conoscevo un paio e pensavo di poter contare sulla loro assistenza. Ma...sorpresa!
Arriva una ragazza di colore brunastro e senza occhi a mandorla. Si presenta e mi dice di essere arrivata dal Madagascar.  Si trova a Pechino per un periodo d'addestramento.
Nei giorni successivi vedo  in ufficio un paio d'altre persone di colore "in training".
Noi europei, con un certo disprezzo, parleremmo di colonizzazione. 
No. E' una manifestazione di Africina; la formazione cioè di quel continente di continenti che, certamente non per motivi umanitari né per colonialismo spinto, la Cina sta creando.
L'avessimo fatto noi europei quello che fanno i cinesi oggi! 
O almeno lo capissimo!






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