why should I lie?

why should I lie?

Tuesday, April 21, 2015


"a" negazionale

E se nelle scuole di tutto il mondo ci fosse almeno un corso settimanale di areligione? Ovviamente con "a" negazionale.
Sarebbe augurabile che tutti i corsi scolastici  relativi all'insegnamento di filosofia, di cultura religiosa, di storia e di qualsivoglia materia contenente accenni, positivi o negativi che siano, a teorie, pratiche e personaggi specifici delle religioni, di qualsiasi marca o colore essi si tingano, vengano modificati introducendo una "a" negazionale. .
Mi spiego:  se proprio di quei personaggi si vuol parlare, in quanto esistiti in base a dati storici certi, sarebbe bene che, a fronte delle tante leggende apologetiche diffuse nel corso dei secoli,  venissero elencati e illustrati i danni e le complicazioni procurati dalle loro dottrine e azioni (crociate passate, presenti e future; persecuzioni di mis- o sim- credenti; divisioni e rivalità etico-economiche; etc.)
Tutto ciò per evitare la creazione di aprioristici schieramenti a difesa dei credi che, spesso per non dire sempre, sono in concorrenza tra di loro.
Ebraismo, cristianesimo con le sue divisioni, buddismo, islamismo con le sue divisioni, confucianesimo etc. dovrebbero essere considerati "optionals" nella vita degli uomini e lasciati perciò all'iniziativa del singolo individuo. 
Questo, l'individuo cioè, solo dopo essersi liberamente e volontariamente documentato sull'argomento, potrà prendere la sua decisione, positiva o negativa che sia. 
Si dirà che sono un illuso. 
- illuso perché un credo che perde adepti perde potere.
- illuso perché attaccati ai credi ci sono, molto spesso, interessi politici, economici e finanziari. 
- illuso perché  il singolo individuo si lascia quasi sempre influenzare dall'ambiente in cui vive.
- illuso perché le tradizioni sono tradizioni.
Si dirà anche che quanto suggerisco è blasfemo...ma questo non è vero!
Il Dio in cui eventualmente si crede è così grande che non glie ne può fregar di meno dei modi, dei riti, delle tradizioni che ogni singolo individuo desidera associargli. 
E se in Dio non si crede... l'argomento proprio non esiste.
Ricordiamoci che, in fondo, una cosa giusta Karl Marx l'ha detta: "La religione è l'oppio dei popoli". 
Ancora più giusta quando si pluralizzi la battuta.



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