why should I lie?

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Thursday, April 23, 2020



Maschere e mascherine

E' cominciato tutto nel 1939. 
Ogni domenica mattina, clima permettendo, venivo "passeggiato" a Villa Borghese (per la precisione al Pincio) dove potevo assistere allo spettacolo delle marionette.
Ricordo la solita battuta: "Pulcinella! Fai la biscia!" Per noi microbi spettatori, anche se il sullodato Pulcinella - munito ovviamente della sua mascherina - si sdraiava a mo di serpente, la battuta suonava  così come il copione voleva che noi la capissimo. 
E noi, i microbi, ridevamo soddisfatti.
Il discorso sulle mascherine è diventato di colpo più serio: era sempre il 1939. 
La mascherina si era materializzata in casa sotto forma di maschera antigas. L'istruzione ricevuta era: "Se senti puzzo d'aglio indossa di corsa la maschera."
Fortunatamente non ho mai avuto occasione di controllare se i gas in questione puzzassero veramente d'aglio.
L'incubo della maschera antigas è durato fino al 1945. 
Più tardi, però, l'incubo da maschera si è trasformato in incubo da mascherina. Giravano infatti nuovi germi, batteri o non so proprio che cavolo fossero. A scuola venivamo spesso invitati a presentarci con mascherina. In particolare quando andavamo a lezione di educazione fisica. Che io sappia, nessuno del mio corso si è ammalato per contagio. Forse anche grazie alla vituperata mascherina.
Le mascherine hanno svolto un compito completamente diverso negli anni cinquanta. Si manifestava per Trieste Italiana, pro o contro gli Americani, pro o contro Togliatti e compagni, per qualsiasi cosa ci invitasse a non andare a scuola.
La polizia (Celere) ispirata dall'allora ministro Scelba era attrezzatissima: Manganelli, Idranti, ma anche fotocamere. Per quest'ultima ragione conveniva manifestare coperti da mascherina. Era un po' da vigliacchi indossarla, è vero, ma ci ha salvato da tante rogne. Credo che la mascherina anti-identificazione continui ancora oggi a riscuotere un grande successo. Blackbloc, Parigi e i vari gilets insegnano.
Se poi, così come io stesso ho fatto, si sceglie un mestiere che comporta la familiarità con sostanze inquinanti, si torna all'impiego di mascherine, maschere e talora di respiratori.
Confesso: l'uso della mascherina imposto dal corona virus è più preoccupante che divertente. Certamente, non invita a far troppo casino. Anzi!


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