why should I lie?

why should I lie?

Monday, December 02, 2019



              Una fotografia di Roma centro

Sempre Roma, quartiere Esquilino: piazza Vittorio e dintorni: non siamo mica in prossimità del Vaticano! Quindi non ci illudiamo. Ormai qui solo vecchietti, cinesi e bengalesi. 
Avevamo tutti posto le nostre speranze di rinascita nell'arrivo dei 007. Sono arrivati, sì, ma si tengono ben nell'ombra e distanti dal popolo ruspante. Niente di nuovo.
Portici inverecondi per lerciume. Negozi trascurati o in netto degrado. Nascoste le insegne di molti negozi per ragioni fiscali. L'aggiunta di vetrinette esaltanti i Kebab, vetrinette che fanno da corona all'unica antica gioielleria della piazza, rappresenta uno degli sconci più profondi mai registrati; ma tanto che-ce-frega! è quasi tutto dominato dall'organizzazione che sostiene minimarket cittadini e svariati altri commerci. 
Le bancarelle sembra ricevano dal comune l'autorizzazione all'esercizio solo se ubicate in prossimità dei grandi magazzini dei quali sono le concorrenti preferite e ai quali qualche disturbo possono portare. Ci si chiede: bancarelle sotto i portici? perché? Però non è vero che sono solo lì: ne mettiamo anche una proprio sull'approdo d'una zebra dalle parti del Russicum!
E anche lì ci sono grandi magazzini con cui interferire.
E i materassi pronti per l'uso sul gradino d'un qualche esercizio condannato? un po' lerci è vero, ma cosa  si può pretendere da un quartiere bed and breakfast? 
L'unico cenno di civiltà nell'area lo vediamo da parte delle famiglie cinesi: bambini bilingui che frequentano le migliori scuole E' un piacere vederli prelevati dai genitori all'uscita di asili ed elementari tra quelli più civili e puliti.
Sarò subito schedato come nostalgico fascista...ma mi ricordano esattamente le scene di quando io di anni ne avevo 5 o 6: di quando ordine e pulizia erano un obbligo.
Ma torniamo in piazza: lavori di ristrutturazione dei giardini in corso da oltre sei mesi. Spero che "lui" lo lascino al suo posto. Lui chi?
Come chi? Il grande! Il cantore di Roma...di piazza Vittorio! 
E' un albero...sagomato a forma di dio Priapo (un pisellone, per capirci) che si porge quale testimone di come andavano  le cose già a quei tempi. 
Ci racconta delle coppiette, dei recchioni, degli infelici che frequenta(va)no le notti della Piazza Vittorio di quel tempo.
Oggi il giardino della piazza è ancora così, anche se  in attesa della promessa sistemazione...
...ma un nuovo Orazio non lo abbiamo ancora trovato.


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