why should I lie?

why should I lie?

Wednesday, September 11, 2019


Grazie di cuore Mike!

Caro Mike,

nel decimo anniversario della tua scomparsa, televisioni, giornali e riviste si sono dati tutti da fare per costruire un monumento alla tua arte comunicativa. 
Con ragione...sacrosanta ragione!
Non so però dire se per qualche ordine di scuderia o per insensibilità politica, tutti - e dico tutti - i tuoi ammiratori hanno dimenticato il contributo più importante che hai dato al nostro (aggiungo, anche tuo) Paese:
                        la libertà di pensare e comunicare
Fine anni '40 inizio anni '50...l'Italia era impegnata in una faticosa riconquista d'un sentimento che solo qualcuno ricordava aver vissuto, ovvero la libertà d'azione, di pensiero. d'espressione. Era un lavoro pesante, in alcune occasioni confinante con l'impossibile.
E' vero. L'esercito americano era presente. Ma, proprio al confine orientale, ancora non proprio definito, ci guardavano minacciose le divisioni del maresciallo Tito, punta di diamante dell'Unione Sovietica staliniana. E la minaccia era reale. Spettava a noi scegliere. comunisti, titini, stalinisti, oppure Santo Padre, politici pìi baciapile quali De Gasperi, Andreotti etc. e però, e però anche questo mago che della vita ci mostrava un'ALLEGRIA diversa, taumaturgica.
Ricordo che le sere del Lascia o Raddoppia ci ammucchiavamo in quei locali forniti di televisione dove facevamo la sfida con noi stessi e con i vicini di fila per arrivare a rispondere prima di altri a quelle domande che ci aprivano la mente al modo di ragionare di quelli che il programma avevano preparato e stavano realizzando.
E il numero 1 eri tu, Mike. Con la tua correttezza, la tua simpatia, quella vena costante d'allegria.
A te Mike la mia riconoscenza per aver protetto il nostro Paese e averlo reso migliore.




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