why should I lie?

why should I lie?

Thursday, January 01, 2015

Leggo:

ROMA
- Via i «fannulloni» nella pubblica amministrazione. Matteo Renzi approfitta della polemica sorta all’interno del suo stesso governo sull’estensione o meno del nuovo contratto a tutele crescenti ai dipendenti pubblici per chiarire la sua posizione a riguardo e rilanciare uno dei suoi vecchi cavalli di battaglia: premiare il merito e punire chi ruba, non lavora o si assenta a lungo. «Ho deciso io di eliminare la precisazione che le norme del Jobs act non valessero per gli statali», ha chiarito il premier nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno. 


Commento:
Ma Brunetta con i suoi tornelli? Mossa semplice, anche se criticatissima, anticipava i tempi.
Ha funzionato...oh, se ha funzionato!..o forse, purtroppo, aveva funzionato.
Nei giorni immediatamente successivi all'introduzione dei tornelli in un certo ministero (che non menzionerò) molti dei passacarte cronici (che tra l'altro rallentavano lo stesso passaggio dei documenti) hanno preferito chiedere il trasferimento in altre organizzazioni statali, meno controllate.
Una certa pratica, che per regolamento doveva essere trattata ed evasa entro un massimo di 90 giorni richiedeva, prima dei vituperati tornelli, fino a 220 giorni. Le carte dormivano tranquille su alcune delle scrivanie del circuito o dentro qualche computer azionato con collaudata pigrizia.
Dopo l'introduzione dei tornelli le pratiche "miracolosamente" venivano trattate in 70-75 giorni. Ho sperimentato direttamente questo cambio di velocità di cui il responsabile di reparto, attivo e corretto, andava molto fiero. 

Il guaio principale dei nostri ministeri e altre organizzazioni statali, regionali, provinciali e comunali (si aggiungano le municipalizzate) consiste nel fatto che almeno un ottanta per cento delle cosiddette attività non serve ad una beata mazza. 
Basta pensare al fatto che continuano ad esistere e prosperare organizzazioni d'intermediazione tra cittadino e stato, comune, regioni o qualsiasi altro ente obblighi il cittadino stesso a produrre certificati, autorizzazioni, esoneri, etc. E tra queste organizzazioni dobbiamo "necessariamente" contare avvocati, notai, galoppini d'ogni genere.
In Europa le cose non funzionano così:
- leggo che in tutta la Francia ci sono meno avvocati che a Roma o a Milano.
- in alcuni Paesi, ad esempio la Danimarca, non esistono (o se esistono non sono richiesti nelle normali operazioni di compravendita immobili e simili) i famigerati notai.
- le leggi non sono costituite da quell'accozzaglia di norme che, se da un lato tentano di tutelare una struttura astratta chiamata 'stato', dall'altro rendono la vita complicata per i singoli cittadini, ovvero gli individui che detto stato costituiscono.

Tutti tacciono. La politica deve coincidere con "arruffianamento", normalmente definito "supporto popolare". Quindi, dichiarare che due terzi degli statali sarebbero superflui nel caso si riscrivessero leggi e procedure tenendo in dovuto conto quanto altri Paesi hanno fatto,  minerebbe alla base la posizione ottenuta con il consenso di persone che mirano a un "posto" piuttosto che a un "lavoro".
Di "Licenziamento per scarso rendimento" è praticamente proibito parlare.  Nel momento in cui tutto l'apparato si basa su procedure vecchie e farraginose il rendimento può solamente essere scarso.
Una soluzione?..la distruzione di codici e procedure obsoleti. 
Non sarebbe necessario ripartire con sedute estenuanti di camere - ovviamente senza vista - per creare nuove leggi. Sarebbe sufficiente prendere quanto già fatto e stabilito in un Paese simile al nostro e copiarlo tal quale. Scomparirebbero decine di migliaia di leggi in gran parte obsolete, si snellirebbero le procedure, si eliminerebbe una montagna di cartacce, si eviterebbe gran parte delle liti e discussioni tra cittadino e stato e tra stato e cittadino...ma, ovviamente, si eliminerebbe oltre la metà dei dipendenti o collaboranti statali.

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