why should I lie?

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Monday, September 10, 2012

PERCHE' MERAVIGLIARCI? INCAZZIAMOCI PIUTTOSTO!

Siamo il paese dei colpi di stato. Nati un po' per caso, un po' per volere della massoneria inglese, abbiamo continuato sulla strada tracciata. Distrutta l'economia del mezzogiorno d'Italia - ché poi forse era uno degli scopi delle operazioni militari sabaude - sfruttando l'industrializzazione creata dagli austriaci, con l'appoggio un pò ricattatorio di tale Napoleone III, Cavour è riuscito a tirar fuori una parvenza di stato. Dico "parvenza di" in quanto i politici, che si sono succeduti nella gestione del neonato, hanno sempre brillato per la loro indecisione e, talora, per il loro doppiogiochismo. Basta infatti pensare al trattato di Londra in base al quale l'Italia ha venduto la vita di 600,000 cittadini in cambio della promessa di Trento e Trieste con territori annessi. Ancora oggi paghiamo le conseguenze di quel patto: le due regioni a statuto speciale sono infatti avanzatissime grazie al fatto che hanno (fortunatamente per loro) la possibilità di manovrare autonomamente gran parte delle loro finanze indipendentemente da quanto i bisogni del Paese imporrebbero.
Gli industriali piemontesi, compagni di loggia di Pippetto, hanno comunque continuato ad avere una grande influenza nella vita del Paese. Furono loro infatti a indicare in Mussolini il minore dei mali in un momento in cui i "possidenti" italiani e europei si cagavano sotto al pensiero del comunismo che avanzava.
E in fondo Mascellone molte cose buone le ha fatte. Firmando però, per sua convenienza... è ovvio, i Patti Lateranensi, ci ha rimesso tra le balle l'autorità religiosa.
Questa, ancora oggi, nonostante le varie toppate finanziarie, legali, morali, fa interamente i cavoli suoi. 
Nonostante la famosa unità, abbiamo continuato a discutere, a litigare tra di  noi, a parlare tanti diversi dialetti. Solo il miracolo Mike ci ha tirato fuori da un pasticcio del genere!
Purtroppo, chi di televisione ferisce di televisione perisce! La RAI, sin dalla sua fondazione monopolista, ci ha imposto per anni la voce di chi le santità del momento benedicevano. 
Se del Berlusca si vuol parlare male, lo si faccia! Riconosciamogli però il merito di aver fatto sorgere voci in alternativa a quelle ben collaudate "de gasperi-andreotti-fanfaniane".
E arriviamo ai famosi golpe tanto condannati dalle sinistre! Ci sono golpe golpe, stile sudamericano, golpe informatici, golpe giuridici, golpe fasulli.
Del SIFAR (1964) si è tanto parlato per poi provarlo inesistente.
Del golpe Borghese (1970) è difficile, se non impossibile, ritenerlo per lo meno tentato quello stesso giorno in cui il giornalista Giampaolo Pansa lo stava intervistando nel suo studio a Roma. Qualora lo avesse tentato in simultanea con l'intervista, il principe Borghese avrebbe dimostrato di avere un paio di sostentacoli così!!!
Il Golpe Bianco (1974) poi indicato come "non attuato". Pacciardi etc.?
Non so in tutto questo come si posizioni "Gladio" . Quella rogna se l'è grattata Cossiga.
Un tale Aldo Moro ci ha rimesso la pelle nel 1978, ma quelli che lo hanno fatto fuori non sono mai stati chiamati golpisti. Brigatisti Rossi sì. Forse è più onorevole! Tanto più che di brigate c'erano anche quelle Nere. 
Mani Pulite non è definito "golpe".  Qualche cadavere alle spalle se l'è lasciato anche quell'operazione. Ma già in quel caso c'era stata la divisione in buoni e cattivi. Questi ultimi ...dietro la lavagna!
E dietro la lavagna non ci hanno mandato quelli "buoni per ipotesi" di via delle Botteghe Oscure. Simbolicamente hanno indiziato solamente tal Primo Greganti. I pezzi grossi non sono stati neanche nominati.
Un vero golpe fu quello portato avanti da Oscar Luigi...e qui ci avviciniamo agli avvenimenti dei giorni nostri. 
Il Nostro odierno, avendo condannato, con oltre 50 anni di ritardo, l'intervento sovietico in Ungheria, ora si pensa effettivamente al di sopra delle parti. Pontifica. Adotta il classico "ghe pens' mi", più consono a un leghista che a un napoletano. Ci fa capire che, qualora non si partorisse una nuova legge elettorale, il "ghe pens' mi" diventerebbe di grande attualità.
Ma in quel caso  noi...anzi NOI dovremmo tutti incazzarci! E di brutto pure!

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