why should I lie?

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Friday, April 28, 2023

E' vero. Da tanto tempo non siamo veri colonizzatori. Colonizzati?..forse

Se non sbaglio, tutto cominciò nel 1911 con re Vittorio Emanuele III, punta di diamante degli industriali piemontesi accesi promotori d'una industria capace di confrontarsi con quelle già sviluppate in Gran Bretagna e Francia. Seguendo un qualche ragionamento che si basava sull'analisi di eventi storici dei tempi dell'antica Roma, il re decise che l'Italia avrebbe dovuto riaffermarsi in Europa (Antica Roma, Dante, Galileo, Garibaldi etc.) entrando nel numero dei colonizzatori di turno e facendo valere il principio del "c'ero prima io" anche se con riferimento a quasi un paio di migliaia d'anni passati. Ed è così che la foto di mio padre, a me più cara, lo ritrae in uniforme di neosfornato ufficiale della finanza, anni 26, a bordo di una nave, inviato a fare un po' di guerra di conquista - o riconquista se proprio vogliamo considerare l'Antica Roma - di territori nel Nord Africa: in particolare Libia e vicinanze. Il nemico designato, in quel momento era il potentato turco. (che strane coincidenze!..aggiungerei) Non sono forte in storia. Però parlo qui di quella che per me è più cronaca che storia. Ricordo (avevo dai 0 ai 5 anni e siamo negli anni 30) che Mussolini, sfruttando le sue affermazioni politiche in Italia e in giro per l'Europa, avendo conquistato, se non il rispetto, per lo meno una forma di timore degli altri Paesi colonizzatori (Gran Bretagna e Francia in particolare) si era lanciato con successo in imprese parecchio più grandi di lui e dell'Italia stessa. Nel 1939 (confesso: protestando) ho indossato la mia prima uniforme: figlio della Lupa. Inizio 1944 (e si udivano in provenienza dai Castelli Romani, i colpi di mortaio con cui gli Americani sbarcati ad Anzio stavano liberando le vie d'accesso alla Capitale) stavo sparando pallottole di legno con il moschetto d'ordinanza - per un balilla dell'epoca - verso un bersaglio di cannuccia. Finalmente! Inizio Giugno: gli Americani entrano a Roma e io fumo la mia prima sigaretta: una State Express! Alla fine della guerra 39-45 il re d'Italia si era ritrovato ancora ben piazzato in Libia (grazie alle attività più costruttive che distruttive dei nostri coloni) ma anche impegnato in discorsi di pura colonizzazione, anche se avanzata, di Eritrea, Somalia etc. tanto da arrivare al culmine della sua carriera di conquistatore nelle vesti d'imperatore d'Etiopia (e dintorni, aggiungerei). Mohammar Gheddafi aveva scelto noi italiani come compagni di viaggio verso una Libia autonoma. benestante e tollerante: Sappiamo però come hanno reagito quei Paesi che, per antica tradizione "colonizzatori", non hanno accettato una scelta indipendentista. ...ma noi? un po' ingenui un po' mbriachi de gloria abbiamo ripiegato sulle posizioni puramente europeiste - e non credo che quelle a fianco dei Gheddafi non lo fossero - più idonee alla gloria storica dei nostri partner europei. Amen

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