why should I lie?

why should I lie?

Friday, May 15, 2020



Professione?..
rompìno

7 gennaio 2020 - ovvero ben prima della messa sotto accusa di Wuhan

7 gennaio - "Ce n’est pas la grippe. Ce n’est pas la grippe aviaire.                      Ce n’est pas un rhume. La seule chose dont on peut                        être certain pour le moment, c’est qu’il s’agit d’une                        pneumonie grave causée par un virus inconnu." 
              C’est par ces lignes que débute un article du Standaard et du                                     Nieuwsblad datant du 7 janvier 2020. Le ton adopté par la journaliste                       Hilde Van den Eyde est sérieux mais mesuré. Son papier est annonciateur                 tout en se voulant rassurant.
Guarda caso! 7 gennaio: vado a mangiare una pizza nella pizzeria di Trastevere da me frequentata negli ultimi tanti anni". 
Ti trovo il personale con mascherina sul naso o appesa al collo. Ovviamente non so niente dell'articolo pubblicato in quel di Benelux (immagino che un Nieuwsblad possa essere pubblicato solo in uno di quei tre Paesi). 
Il mio amico del servizio al tavolo a domanda risponde: "ci dicono che c'è una strana influenza che gira e noi abbiamo istruzioni per proteggerci e proteggere i clienti dal possibile contagio." 
Tutto finisce lì. 

Ma il 28 gennaio
Nei giorni "del dopo pizza" cerco notizie sul famoso contagio: 
- sui giornali italiani...niente! E così via fino al giorno 28 gennaio, giorno in cui i famosi coniugi cinesi, ospiti dell'Hotel Palatino in via Cavour a Roma, vengono ricoverati allo Spallanzani. Solo allora si comincia a parlare di Wuhan, di coronavirus etc. 
Mia malignità: "Abbiamo perso almeno 3 settimane per evitare di parlare in senso negativo della Nuova Via della Seta?"
Pensierino della sera: Ancora una volta il famoso politico piemontese è venuto in aiuto di Roma. La prima volta ci ha tirato fuori dalla colomba del papato. Questa volta ci ha per lo meno segnalato il pericolo del pipistrello di Wuhan.
E siamo così arrivati al 28 gennaio.
Il 30 gennaio registriamo un panegirico in onore di Wuhan: città pulita e splendente, dove tutto funziona alla perfezione (anche i pipistrelli, aggiungerei).
Autore di detto elogio a tutto campo? Tale Diliberto, rifondante comunista e professore all'Università di Wuhan.
(Confesso: non conoscevo neanche la sua esistenza prima della lettura delle sue dichiarazioni relative alla città di Wuhan. Con l'occasione ho appreso che Diliberto è anche un pezzo grosso  della Sapienza di Roma)
Metà Maggio 2020
Dove ne siamo? Qualcuno, trascurando un pochino la famosa Via della Seta, ha per caso identificato le basi del famoso articolo beneluxiano del 7 gennaio scorso?
Certamente sì. Sia così gentile da comunicarle a TUTTI: comode o scomode che siano.



No comments: